Mozzarella di Bufala Campana DOP: un sano alimento in gravidanza

Storicamente la vera mozzarella è quella ottenuta esclusivamente dal latte di bufala, identificabile dagli specifici e distintivi sapore e aroma.

Il più tipico dei latticini campani si conferma oggi parte integrante della dieta di tipo mediterraneo, dove cultura, tradizione e sapiente lavoro artigianale si fondono in un mix di sapori autentici e ineguagliabili. Facilmente digeribile, con un ridotto contenuto di zuccheri, colesterolo e lattosio, la mozzarella di bufala campana è anche un’ottima fonte di proteine a elevato valore biologico e, a differenza di altre tipologie di formaggio, si caratterizza per un basso contenuto di acidi grassi saturi presentando un ottimo bilanciamento delle varie frazioni lipidiche, con un apporto di apprezzabili quantità di acidi grassi insaturi.

La ricchezza di contenuto in vitamine del gruppo B la rende particolarmente indicata in gravidanza, così come in condizioni di stress ossidativo come l’iperomocisteinemia.

Il quantitativo decisamente basso di sodio la rende preferibile alla mozzarella di vacca e ad altri tipi di formaggio in tutte le situazioni patologiche che implicano la restrizione di questo elemento, pertanto è utile per contrastare la ritenzione idrica e condizioni patologiche come la gestosi edemigena e/o ipertensiva.

Dall’analisi del prodotto di un rinomato caseificio di Aversa risulta che il consumo di 100 g di mozzarella di bufala campana DOP corrisponde all’ingestione di circa: 23 g di grasso, 17 g di proteine, 2 g di carboidrati e 210 mg di calcio con un apporto calorico di 280 Cal. Questa mozzarella è un alimento molto ricco di proteine animali di alto valore biologico, cioè facilmente assimilabili dall’ organismo, per questo motivo rappresenta una valida alternativa alla carne o al pesce. Il contenuto di lattosio, inoltre, è del tutto simile a quello presente nel latte usato dagli intolleranti a tale disaccaride. Questa mozzarella mostra un’ottima percentuale di grassi insaturi che, rallentando il passaggio gastro-intestinale del lattosio, rende completamente digeribile il prelibato latticino.

 

Data pubblicazione: 05 ottobre 2012

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