Epatopatia cronica HCV relata. Triplice terapia con Interferone pegilato, Ribavirina e boceprevir

aurelio.atzeri
Dr. Aurelio Atzeri Infettivologo

Pazienti candidati al trattamento: epatite cronica C di genotipo 1 ,mai sottoposti prima ad alcun trattamento(pazienti naive), oppure pazienti gia sottoposti a uno o piu' trattamenti che hanno avuto una recidiva della malattia (relapser), che hanno risposto parzialmente(partial responder), o che non hanno risposto del tutto (null responder).

 

Studi di valutazione sulla efficacia di boceprevir ,comparati poi alla nostra esperienza nella U.O.C. di Malattie Infettive di Cagliari A.S.L. 8 ,hanno permesso di evidenziare un significativo aumento del tasso di guarigione (superiore al 30%) rispetto alla terapia standard (peg-interferone e ribavirina da soli), con una risposta virologica sostenuta (SVR),ovvero persistente negativita' di HCV-RNA a 24 settimane dalla conclusione del trattamento.

 

La differenza sostanziale tra boceprevir e i farmaci fino ad oggi usati per il trattamento dell'epatite C sta nel fatto che questo farmaco agisce direttamente contro il virus , bloccandone il processo di replicazione. L'interferone invece stimola la risposta del sistema immunitario contro il virus, mentre la ribavirina interferisce indirettamente sulla replicazione virale.

 

L'assunzione combinata dei tre farmaci incrementa la possibilita' di eradicazione definitiva del virus.

Cio' serva da spunto per approfondire le conoscenze sull'argomento

 

Data pubblicazione: 22 gennaio 2014

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