La ricerca della felicità

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Dr. Christian Brogna Neurochirurgo

Neuroscienze in pillole

Trascorrere ogni sera un quarto d’ora per il resto della tua vita bevendo qualcosa con un amico comprensivo e rilassandoti ti renderebbe più felice che vincere alla lotteria. Anche se ti sembra difficile crederlo, di certo è così.

Numerosi studi eseguiti sul cervello con la risonanza magnetica funzionale ci mostrano che abbiamo tutti un “punto fisso” individuale di felicità, il quale è moderatamente positivo. Possiamo quindi sentirci più felici per alcune ore o giorni dopo un avvenimento che ci gratifica, ma poi torniamo sempre indietro alla nostra percezione abituale di felicità. Perché la felicità è un obiettivo in movimento.

Possiamo però innalzare in modo duraturo quanto ci sentiamo felici, gratificandoci con maggiore frequenza anche con piccoli gesti quotidiani positivi, piuttosto che sperare in un unico grande avvenimento che ci cambi per sempre la vita.

Dobbiamo desiderare ciò che otteniamo. Questo è il segreto della felicità!

 

Data pubblicazione: 20 giugno 2012

2 commenti

#1

Il tuo è un saggio consiglio certamente, ma è anche vero che se la <nostra percezione abituale di felicità> è quella abituale, saremo felici ugualmente percependo tale felicità "abituale".
Infatti c'è gente che è felice con quello che ha, che non cerca una felicità aleatoria e quindi non ha necessità di "innalzare" quell'obiettivo.
Non mi è chiaro l'ultimo concetto,però! Cosa intendi dire? Io penso che semmai dobbiamo ottenere ciò che desideriamo (e non è detto che tutti desiderano tutto l'oro del mondo) perchè quello che otteniamo,nel desiderare qualcosa, può essere deludente o indesiderabile.
Ci si può accontentare di quello che si ottiene ed essere quindi felici di ciò che si è ottenuto,ma se si ottiene qualcosa che rende comunque infelici, è ben difficile che si possa desiderarlo e percepire una felicità gratificante.
Un caro saluto

#2
Foto profilo Dr. Fernando Bellizzi
Dr. Fernando Bellizzi

Il punto è proprio che la felicità è soggettiva ed è una sensazione e probabilmente uno stato.
Ma stimolando l'area del cervello, si crea felicità?
Ed una pillola crea la felicità?

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