Se finisce un amore....

rossella.campigotto
Dr.ssa Rossella Campigotto Psicologo, Psicoterapeuta

L'amore è il più sublime degli autoinganni, guida la nostra vita, riveste un ruolo centrale nelle aspettative della maggior parte delle persone, ci permette di sognare.

Poiché è “autoinganno”, va gestito per non cadere nelle “pene d'amore” che tanto fanno soffrire. Sempre più spesso arrivano in studio pazienti dal cuore straziato, che soffrono pesantemente per la fine di un amore, o di quello che ritenevano fosse un vero e proprio idillio e che si è trasformato nella peggiore delle torture.

E' nell'idea che abbiamo dell'amore che si annidano i germi del dolore e della sofferenza, in quei miti di eternità, fedeltà, perfezione.

La fine di un amore può causare rabbia, delusione, disperazione, dolore ed anche ossessione. Questi sentimenti devono essere affrontati nell'immediato. Se, infatti, si cerca di scacciare il pensiero della storia passata, si evitano luoghi o persone che possano ricordarla, ci si iper-impegna pur di non pensarci,ecc.... non si creano le condizioni necessarie per una rielaborazione sana dell'esperienza passata.

In questi casi si può parlare di un vero e proprio lutto: tale è il dolore che determina la separazione.

Spesso il dolore è così acuto da non poterlo “guardare in faccia”. Si tende a scacciare qualsiasi pensiero doloroso. Ma pensare di non pensare è già pensare.....

In questi casi è utile affrontare immediatamente la rabbia canalizzandola, tirandola fuori, facendola defluire, per esempio, tramite un epistolario. Ciò permette di far in modo che si conservino i ricordi belli nella memoria come qualcosa che spinga la persona avanti, piuttosto che un qualcosa che ci tenga ancorati al passato ed incapaci di occuparci del presente e di vivere serenamente. Anche il guardare le vecchie foto della storia passata può aiutare. All'inizio questa modalità potrebbe essere troppo dolorosa da sopportare: la si può utilizzare in un secondo momento.

Mano a mano che la rabbia passa, emergerà sempre più il dolore che va fatto decantare, per esempio creando ogni sera una galleria di ricordi, creando cioè una serie di quadri con ricordi sia positivi che negativi e concentrandoci sempre sul far emergere una spetto comunque positivo da ogni quadro. In questo modo la cicatrice che si era creata al momento della separazione e che inizialmente, ogni volta che la si sfiorava, sanguinava, ora appare completamente cicatrizzata ed anche sfiorata o toccata non sanguinerà più.

Guardando l'amore per quello che è: “il più sublime degli autoinganni” saremo portati a viverlo meglio.

 

Data pubblicazione: 13 settembre 2012

2 commenti

#1
Utente 268XXX
Utente 268XXX

Quanto Lei afferma potrebbe in effetti rivelarsi efficace visto che la strategia contraria non ha funzionato,ma purtroppo suggerita da un suo collega di cui cito le testuali parole:"Il distacco totale è la migliore strategia da adottare nel caso in cui una relazione finisca, anche se rappresenta l'approccio più doloroso, perché tende a tagliare di netto qualsiasi contatto. Questo tipo di distacco è maggiormente utile se viene messe in atto da entrambi i componenti della coppia. Il distacco totale presuppone che non ci siano contatti di nessun genere, sia di persona che tramite terzi o tramite email, sms, telefonate, ecc…. Il distacco totale è la via migliore per superare il dolore del distacco, quando si è lasciati dal proprio partner, senza umiliarci pregandoli di tornare sui loro passi (in realtà allontanandoli ancora di più da noi). Ma soprattutto il distacco totale permette di poter effettivamente iniziare il processo d'elaborazione del lutto della fine della relazione. Qualsiasi distacco di tipo parziale è come se non mettesse un punto fermo per poter rielaborare la fine di un amore."Perchè queste discrepanze così opposte?

#2
Utente 268XXX
Utente 268XXX

Quanto Lei afferma potrebbe in effetti rivelarsi efficace visto che la strategia contraria non ha funzionato,ma purtroppo suggerita da un suo collega di cui cito le testuali parole:"Il distacco totale è la migliore strategia da adottare nel caso in cui una relazione finisca, anche se rappresenta l'approccio più doloroso, perché tende a tagliare di netto qualsiasi contatto. Questo tipo di distacco è maggiormente utile se viene messe in atto da entrambi i componenti della coppia. Il distacco totale presuppone che non ci siano contatti di nessun genere, sia di persona che tramite terzi o tramite email, sms, telefonate, ecc…. Il distacco totale è la via migliore per superare il dolore del distacco, quando si è lasciati dal proprio partner, senza umiliarci pregandoli di tornare sui loro passi (in realtà allontanandoli ancora di più da noi). Ma soprattutto il distacco totale permette di poter effettivamente iniziare il processo d'elaborazione del lutto della fine della relazione. Qualsiasi distacco di tipo parziale è come se non mettesse un punto fermo per poter rielaborare la fine di un amore."Perchè queste discrepanze così opposte?

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