Non sempre bisogna addossare le colpe alla malasanità.

Ultimo aggiornamento: 28.10.2009

 

Sono un uomo di 45 anni con una aneurisma trattata chirurgicamente negli USA.

Non sto a raccontarvi il mio calvario e perchè ho scelto gli USA.

Prima di essere operato chirurgicamente facevo dei controlli periodici all'Ospedale Maggiore di Milano esattamente in neuroradiologia dove mi sottoponevo ad una RM cerebrale.

L'esame veniva controllato e diagnosticato da un medico molto preparato nel Suo genere che si chiama Dr. Vincenzo Branca "medico affidabile" essendo Siciliano e che periodicamente si spostava per i controlli medici, devo riconoscere che l'organizzazione delle Segreteria e lo Staff medico che mi assistiva, era perfetto.

Dall'Ospedale Siciliano ero stato mandato nel reparto di cui sopra per effettuare un intervento angiografico così disposto; dovevano collocare uno stent nell'aneurisma, ma il problema era ben altro, il Dr. sopra citato aveva notato che la parte interessata formava una "s" quindi non si poteva collocarre lo stent perchè si rischiava che un embolo, formato nell'aneurisma, potesse andare in circolo e creare altro danno.

Con questo piccola sintesi del mio calvario voglio sottolineare che non sempre bisogna addossare le colpe alla malasanità, ma sperare che attraverso  degli esami specifici i medici facciano la diagnosi, anzichè dare diagnosi non corrette.

 

Lettera firmata.

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