Zolft ed eiaculazione precoce

Carissimi,
da sempre soffro di eiaculazione precoce. Il mio andrologo, dopo aver accertato che non c'erano particolari impedimenti genetici, mi ha prescritto Zoloft 50 mg per due mesi.

Fra 5 giorni finiranno i due mesi in questione. In questo periodo trascorso non ho però avuto modo di verificare "sul campo" l'efficacia del farmaco poichè non ho avuto nessun rapporto completo. Posso dunque affidarmi solo ai risultati percepibili con la masturbazione. A parte una certa risposta a circa quindici giorni dall'inizio del trattamento (in cui effettivamente riuscivo a distinguere in termini di differenza di tempo, un certo risultato positivo), col prosieguo della cura e fino ad oggi.. non mi pare che il tempo per l'eiaculazione sia aumentato di molto rispetto a prima, circa due minuti prima dello Zoloft, mezzo minuto in più (o poco più) dopo quasi due mesi di trattamento.

Fermo restando che consulterò il mio andorlogo come previsto alla fine della cura di due mesi, volevo un vostro parere a riguardo.

Grazie
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
se il suo andrologo le ha prescritto quel farmaco, direi che il suo è un problema psicogeno. Ora tuttio i farmaci per problemi psicogeni eiaculatori funzionano fino a che sono assunti, unja volta sospesi si tornma sempre daccapèo, efficaci o meno. Parli col collega se è opportuna psicotrerapia, franmcamente a 26 anni è la prima cosa che mi vien da pensare.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 223
Intervengo come psichiatra e psicoterapeuta.
La sertralina (*Zoloft) è un antidepressivo che ha come effetto collaterale l'inibizione del riflesso cremasterico, che è alla base dell'eiaculazione. Questo effetto collaterale, che si manifesta spesso ma non sempre, viene utilizzato per trattare l'eiaculazione precoce. La dose di 50 mg è probabilmente troppo bassa. Potrebbe provare con i 100 mg (previo consenso del suo medico); aggiungo che vi è un altro farmaco,la paroxetina (che appartiene alla stessa categoria della sertralina), che è probabilmente più efficace nel ritardare il riflesso cremasterico.
E' vero comunque quello che ha già scritto il collega andrologo, che il trattamento è sintomatico, almeno su tempi medio-brevi; ciò vuol dire che quando si interrompe, il problema ritorna.
Riguardo all'efficacia della psicoterapia in questo sintomo così preciso io ho qualche dubbio. Possono invece essere utili le ormai ben conosciute tecniche comportamentali, come quella dello "stop and go". Dovrebbe eventualmente consultare uno psicosessuologo.
Cordiali saluti

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
che smpre di area psicologioioca è...............
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie mille delle vostre risposte, ma a questo punto mi viene una domanda, forse dettata dalla mia ignoranza:

Se il problema è psicologico, dovrebbe avere a che fare con ansia da prestazione o con l'imbarazzo nei confronti della mia partner, giusto? E allora perchè anche nella masturbazione non ottengo risultati positivi?

(magari ho detto una stupidagine, ma è tanto per capire)
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
l' ansia è una scarpa stretta che se ne accorge quando se la cava.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Gentile utente,

E' appunto nel rapporto di coppia che l'ansia viene fuori, nella masturbazione sarebbe alquanto strano avere ansia da prestazione. Comunque il farmaco ha un effetto indipendente dal fatto che si abbia o meno di fondo un disturbo d'ansia o un disturbo cosiddetto psicogeno della sfera sessuale, è un effetto collaterale che compare anche in casi trattati con zoloft per tutt'altra ragione e senza che vi sia a monte un problema sessuale.
L'unica raccomandazione è che l'anamnesi psichiatrica minima sia raccolta, perché essendo un farmaco psicoattivo, pur a dose bassa, ha le sue controindicazioni (cioè diagnosi psichiatriche sulle quali può produrre effett indesiderati).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentile Dott. Pacini,
non capisco.. lei scrive "E' appunto nel rapporto di coppia che l'ansia viene fuori, nella masturbazione sarebbe alquanto strano avere ansia da prestazione". E' proprio per questo io non riesco a spiegarmi come mai ANCHE nella masturbazione la mia precocità non riesca a migliorare!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Scusi, avevo letto male.

In ogni caso vale il discorso, soltanto che a volte nella masturbazione le cose sono nei limiti e peggiorano solo nei rapporti. Non è il suo caso. Per quanto riguarda lo zoloft valgono i commenti di prima.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Già detto: vi sono le persone persone naturalmente ansiose anche senza pensare al rapporto e se ne accorgono quando l' ansia sparisce.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Dott. Cavallini,
ma in quel caso allora lo Zoloft avrebbe dovuto avere effetti positivi sulla mia ansia latente. E a quel punto se l'ansia è causa della mia precocità, ciò avrebbe a sua volta avuto effetti positivi anche su quella. Mi rendo conto che non è così semplice, ma a me sembra un vero rompicapo senza soluzione...

Ad ogni modo ringrazio tutti voi per i vostri interventi e per il vostro impegno in questo servizio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Gentile utente,

Lo zoloft alla dose di 50 mg è sottodosato rispetto ad un impiego anti-ansia, quindi non è detto che abbia notato niente di significativo in termini di riduzione dell'ansia. Le è stato somministrato per il problema eiaculatorio, e non per un disturbo d'ansia. Se invece è stato somministrato per correggere l'eiaculazione attraverso il miglioramento dell'ansia, questa dose è minima e solitamente non efficace nel controllare l'ansia di varia natura.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
E' un rompicapo fino a che LEI non accetta la causa psicologica del suo prtoblema. Scusi la franchezza.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La sua franchezza non può che essermi d'aiuto e di questo la ringrazio. Cosa mi consiglia di fare a livello pratico? Andare da uno psicologo?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
appunto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Psichiatra-psicoterapeuta, magari essendoci di mezzo una terapia che anche lo psichiatra è abituato a gestire può comunicare con il suo andrologo su questo punto.
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