Frenolotomia
Gent.mi Dottori,
A seguito della diagnosi di frenulo corto quattro mesi fa ho avuto un intervento di frenulotomia eseguito con il bisturi elettrico; la ferita è stata suturata con punti di seta che tuttavia non sono caduti spontaneamente ma sono stati rimossi dall'andrologo che mi ha operato dopo circa 50 giorni dall'intervento. In quell'occasione ho provato un dolore fortissimo, che da allora si manifesta ogniqualvolta esercito la minima pressione sulla parte interessata o provo ad avere rapporti.
L'andrologo ritiene che ciò sia dovuto a una piccola infezione e mi accusa di non essermi scrupolosamente attenuto alle indicazioni da lui date circa la pulizia, ma posso assicurarVi di essere stato invece molto diligente.
Come potrete ben immaginare tutto ciò mi crea non pochi disagi, soprattutto nell'apprendere di altre esperienze risoltesi in breve tempo o ripensando alle assicurazioni dell'andrologo, secondo cui dopo un mese dall'intervento avrei potuto riprendere la mia attività sessuale.
Vi chiedo perciò, certo del Vostro aiuto: è normale un decorso così lungo? E' possibile che la cicatrice, ad occhi nudo perfettamente rimarginata, possa essere infetta e quindi causare dolore? Se sì, potrebbe un'adeguata terapia antibiotica risolvere il problema?
Vi ringrazio in anticipo
Mario
A seguito della diagnosi di frenulo corto quattro mesi fa ho avuto un intervento di frenulotomia eseguito con il bisturi elettrico; la ferita è stata suturata con punti di seta che tuttavia non sono caduti spontaneamente ma sono stati rimossi dall'andrologo che mi ha operato dopo circa 50 giorni dall'intervento. In quell'occasione ho provato un dolore fortissimo, che da allora si manifesta ogniqualvolta esercito la minima pressione sulla parte interessata o provo ad avere rapporti.
L'andrologo ritiene che ciò sia dovuto a una piccola infezione e mi accusa di non essermi scrupolosamente attenuto alle indicazioni da lui date circa la pulizia, ma posso assicurarVi di essere stato invece molto diligente.
Come potrete ben immaginare tutto ciò mi crea non pochi disagi, soprattutto nell'apprendere di altre esperienze risoltesi in breve tempo o ripensando alle assicurazioni dell'andrologo, secondo cui dopo un mese dall'intervento avrei potuto riprendere la mia attività sessuale.
Vi chiedo perciò, certo del Vostro aiuto: è normale un decorso così lungo? E' possibile che la cicatrice, ad occhi nudo perfettamente rimarginata, possa essere infetta e quindi causare dolore? Se sì, potrebbe un'adeguata terapia antibiotica risolvere il problema?
Vi ringrazio in anticipo
Mario
Caro Utente,senza poter vedere,il nostro rimane un esercizio di fantasia.Sare più oprato a credere ad un problema legato a microaderenze fibrose cicatriziali che,però,vanno gestite da un medico reale.Delle due l'una,o contnua a seguire i consigli del chirurgo operatore o ne consulti un altro.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Utente
Gent.mo Dr. Izzo,
La ringrazio moltissimo per la tempestiva risposta. Nel caso si tratti, come da Lei ipotizzato, di microaderenze fibrose cicatriziali, quale terapia dovrei intraprendere e in quanto tempo crede possano guarire?
Granzie ancora!
Saluti
Mario
La ringrazio moltissimo per la tempestiva risposta. Nel caso si tratti, come da Lei ipotizzato, di microaderenze fibrose cicatriziali, quale terapia dovrei intraprendere e in quanto tempo crede possano guarire?
Granzie ancora!
Saluti
Mario
…accertiamo,preventivamente se si trata di aderenze.In tal caso,la terapia locale è banale e rapidamente risolutiva.Cordialità.
Utente
Grazie mille, La terrò aggiornato!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 03/11/2013.
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