Anestesia gassosa o endovenosa
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Gentile signore l'uso di gas anestetici che per lo più erano costituiti da protossido d’azoto, che è un gas che ha un lieve effetto euforizzante, ansiolitico e analgesico, mentre oggi vengono impiegati altri gas più sicuri e controllabili. Sono farmaci liquidi che si trasformano in vapore al passaggio dell'ossigeno: sono il Sevoflurano - il più recente, rapido e maneggevole dei gas anestetici; Il Isoflurano
Desflurano - tra i più impiegati, specie per risveglio veloce e una rapida dimissione del paziente. Il Enflurano. Questo tipo di anestesia
L’anestesia generale o narcosi è uno stato farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile, di ipnosi, analgesia e rilassamento muscolare attraverso l'infusione di farmaci per via venosa. Il fine dell'anestesia è indurre temporaneamente la perdita totale della coscienza, con soppressione di ogni tipo di sensibilità; le sue maggiori applicazioni riguardano la chirurgia. Propofol - utilizzato soprattutto per l'induzione, ma anche per il mantenimento dell'anestesia generale. L'induzione del paziente prevede l'infusione di Propofol in bolo generalmente a 2 mg/kg; il mantenimento dell'anestesia generale si realizza mediante infusione continua con pompa siringa. L'uso della anestesia con gas o per via endovenosa dipende essenzialmente dal tipo di intervento che si deve fare, dalla durata dell'intervento, dalla necessità di aprire lì'addome o il torace. Non so se sono stato esauriente. cari saluti
Desflurano - tra i più impiegati, specie per risveglio veloce e una rapida dimissione del paziente. Il Enflurano. Questo tipo di anestesia
L’anestesia generale o narcosi è uno stato farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile, di ipnosi, analgesia e rilassamento muscolare attraverso l'infusione di farmaci per via venosa. Il fine dell'anestesia è indurre temporaneamente la perdita totale della coscienza, con soppressione di ogni tipo di sensibilità; le sue maggiori applicazioni riguardano la chirurgia. Propofol - utilizzato soprattutto per l'induzione, ma anche per il mantenimento dell'anestesia generale. L'induzione del paziente prevede l'infusione di Propofol in bolo generalmente a 2 mg/kg; il mantenimento dell'anestesia generale si realizza mediante infusione continua con pompa siringa. L'uso della anestesia con gas o per via endovenosa dipende essenzialmente dal tipo di intervento che si deve fare, dalla durata dell'intervento, dalla necessità di aprire lì'addome o il torace. Non so se sono stato esauriente. cari saluti
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
[#3]
Buon giorno, premesso che per dare una risposta esauriente ai suoi quesiti è necessario essere per forza tecnici e quindi forse non perfettamente comprensibili, tento di essere più esauriente possibile.
Innanzi tutto la giusta divisione è tra anestesia inalatoria (non gassosa) e anestesia endovenosa. Nel primo caso, tranne i curari che sono sempre somministrati e.v., i farmaci vengono respirati, nel secondo somministrati solo per via e.v.. E' giusto anche aggiungere che spessissimo si praticano anestesie bilanciate, ossia miscelando le due tecniche suddette.
Nella anestesia inalatoria, l'induzione (fase iniziale) della anestesia non viene, specie nell'adulto, praticata facendo respirare in una maschera ma solo per via e.v., quindi per il paziente non fa alcuna differenza. L'induzione in maschera è riservata a pochi casi, specie nei bambini.
La profondità di una anestesia dipende dal tipo di intervento non dai farmaci che si usano. Ovvero quanto più un intervento è lungo ed impegnativo tanto più l'anestesia anche deve esserlo. I farmaci di oggi sono stabili e molto più sicuri (inalatori ed endovenosi) quindi non ci sono sostanziali differenze in termini di rischi, anche se ogni anestesista ha le sue preferenze in base alla sua esperienza:
Spero di essere stata chiara, saluti
Innanzi tutto la giusta divisione è tra anestesia inalatoria (non gassosa) e anestesia endovenosa. Nel primo caso, tranne i curari che sono sempre somministrati e.v., i farmaci vengono respirati, nel secondo somministrati solo per via e.v.. E' giusto anche aggiungere che spessissimo si praticano anestesie bilanciate, ossia miscelando le due tecniche suddette.
Nella anestesia inalatoria, l'induzione (fase iniziale) della anestesia non viene, specie nell'adulto, praticata facendo respirare in una maschera ma solo per via e.v., quindi per il paziente non fa alcuna differenza. L'induzione in maschera è riservata a pochi casi, specie nei bambini.
La profondità di una anestesia dipende dal tipo di intervento non dai farmaci che si usano. Ovvero quanto più un intervento è lungo ed impegnativo tanto più l'anestesia anche deve esserlo. I farmaci di oggi sono stabili e molto più sicuri (inalatori ed endovenosi) quindi non ci sono sostanziali differenze in termini di rischi, anche se ogni anestesista ha le sue preferenze in base alla sua esperienza:
Spero di essere stata chiara, saluti
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
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Gentile signore, premesso che noi non sappiamo per quale motivo deve fare questa anestesia, io non posso sapere cosa le abbiano detto, anche perchè potrebbe trattarsi di una semplificazione generica per informarla senza scendere in tanti particolari come invece ho fatto io.
Quello che è certo è che il paziente non può scegliere il tipo di anestesia come se scegliesse un taglio di capelli. Può, anzi deve chiedere di essere informato dall'anestesista su quanto gli verrà praticato, esprimendo i suoi dubbi e/o timori, anche perchè deve firmare un consenso informato. Se possibile e giustificato in genere noi veniamo incontro ai desideri del paziente, ma poi la scelta finale come la responsabilità sta in capo all'anestesista.
Saluti
Quello che è certo è che il paziente non può scegliere il tipo di anestesia come se scegliesse un taglio di capelli. Può, anzi deve chiedere di essere informato dall'anestesista su quanto gli verrà praticato, esprimendo i suoi dubbi e/o timori, anche perchè deve firmare un consenso informato. Se possibile e giustificato in genere noi veniamo incontro ai desideri del paziente, ma poi la scelta finale come la responsabilità sta in capo all'anestesista.
Saluti
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Ex utente
Certo capisco.
Diciamo che a prescindere dal tipo di anestesia che mi verrà praticata, e sulla quale comprendo di non poter scegliere, vorrei sapere se la mia paura di essere addormentato con una mascherina posta sulla faccia, può legittimare un trattamento diverso, almeno per l'induzione.
Diciamo che a prescindere dal tipo di anestesia che mi verrà praticata, e sulla quale comprendo di non poter scegliere, vorrei sapere se la mia paura di essere addormentato con una mascherina posta sulla faccia, può legittimare un trattamento diverso, almeno per l'induzione.
[#7]
Gentile signore nella maggior parte dei casi l’anestesia comincia con dei farmaci assunti per via endovenosa dal braccio, ma in certi casi può essere avviata con un gas che viene inalato da una maschera. Per esempio i bambini che hanno paura degli aghi possono senz’altro preferire la maschera. Una volta che il paziente si è addormentato viene inserito un tubo nella bocca e attraverso la trachea per essere sicuri di garantire abbastanza ossigeno e per proteggere i polmoni da secrezioni ecc. Quindi il fatto che si cominci con la mascherina può essere solo una fase del processo anestesiologico che prelude all'anestesia vera e propria.
cari saluti
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 21.3k visite dal 23/09/2016.
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