Infezione e trapianto cardiaco
Mio figlio di 16 anni a seguito di una grave forma di cardiopatia dilatativa, ha subito un trapianto cardiaco all' Ospedale S.Orsola di Bologna. Tutto è andato a meraviglia. Degno di nota è stata la professionalità e l'umanita dimostrata da tutto il personale a tutti i livelli. Quello che mi preocupa è che il donatore di Roma e della stessa età di mio figlio, è deceduto a seguito di meningite. Mi sono state date le più ampie assicurazioni ma la mia preocupazione è che la malattia del donatore possa trasferirsi su mio figlio. Esiste questo rischio? Mio figlio assume del BACTRIM.
Naturalmente non è permesso esprimere comunque la nostra riconoscenza ai genitori del donatore che non osiamo immaginare in quale stato di disperazione si trovano.
Grazie
Sauro
Naturalmente non è permesso esprimere comunque la nostra riconoscenza ai genitori del donatore che non osiamo immaginare in quale stato di disperazione si trovano.
Grazie
Sauro
Cardiochirurgo
gentile utente, non ha motivo di preoccuparsi. Se il cuore del donatore è stato ritenuto idoneo, vuol dire che non c'erano ovviamente riscontri di estensione del processo infettivo al miocardio. Vivete sereni.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 01/12/2009.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.