Lesione polpastrello pollice mano sinistra
buongiorno, ca. 5 mesi fa (il 16 aprile) mi sono tagliata il pollice della mano sinistra aprendo una scatoletta di tonno e riportando 6 PUNTI sul polpastrello.
Da allora ho cominciato un calvario che non si è ancora concluso. All'ospedale (s. Andrea di Roma) mi hanno subito messo i punti ma non hanno verificato che il tendine era stato lesionato, anche se non del tutto tagliato. Dopo tutto questo tempo la pelle si è ricucita ma mi rimane un fortissimo e acutissimo dolore sulla cicatrice, tanto da non poterla toccare neanche per sbaglio (provo come una spina che mi si conficca nel dito indolenzendo tutta la parte) e a tratti provo dei dolori come "reumatici" che credo sia possibile ricondurre al tendine non rimarginato.
Vorrei chiedere se è normale tutto questo dolore dopo tanto tempo e cosa posso fare per fare ulteriori verifiche, visto che fino ad oggi ho visto sempre i visi dei dottori molto perplessi davanti a questo caso... mi dicono sempre di aspettare, ma inizio ad essere scettica!
Grazie
Da allora ho cominciato un calvario che non si è ancora concluso. All'ospedale (s. Andrea di Roma) mi hanno subito messo i punti ma non hanno verificato che il tendine era stato lesionato, anche se non del tutto tagliato. Dopo tutto questo tempo la pelle si è ricucita ma mi rimane un fortissimo e acutissimo dolore sulla cicatrice, tanto da non poterla toccare neanche per sbaglio (provo come una spina che mi si conficca nel dito indolenzendo tutta la parte) e a tratti provo dei dolori come "reumatici" che credo sia possibile ricondurre al tendine non rimarginato.
Vorrei chiedere se è normale tutto questo dolore dopo tanto tempo e cosa posso fare per fare ulteriori verifiche, visto che fino ad oggi ho visto sempre i visi dei dottori molto perplessi davanti a questo caso... mi dicono sempre di aspettare, ma inizio ad essere scettica!
Grazie
[#1]
Gentile utente,
da quanto descrive sembra che il tendine flessore sia stato in parte lesionato dal taglio, ma questa lesione non sia stata identificata all'ospedale a cui si è rivolta, o comunque non sia stata suturata. Se, come dice, la lesione tendinea era effettivamente parziale, non avrebbe dovuto notare immediatamente deficit di movimento del pollice. Sarebbe utile sapere se invece a seguito del trauma o dell'intervento era effettivamente presente un ostacolo alla flessione del pollice, e se questo impedimento sia ancora presente, e se sia indotto dal dolore o meno. Non è facile poter dare un giudizio senza una visita specialistica. E' possibile che il dolore sia legato alla guarigione ritardata (cosiddetta "per seconda intenzione") del tendine lesionato, con conseguente formazione di una fibrosi cicatriziale infiammatoria in prossimità del tendine, responsabile di sintomatologia dolorosa ed impotenza funzionale, cioè difficoltà ai movimenti. Di solito queste condizioni trovano miglioramento con la terapia fisica riabilitativa associata all'assunzione di farmaci antiinfiammatori ed antiedemigeni. E' essenziale che si sottoponga ad una visita specialistica con un chirurgo della mano, che valuti il suo caso e stabilisca l'iter diagnostico-terapeutico più adatto.
Cordiali saluti.
da quanto descrive sembra che il tendine flessore sia stato in parte lesionato dal taglio, ma questa lesione non sia stata identificata all'ospedale a cui si è rivolta, o comunque non sia stata suturata. Se, come dice, la lesione tendinea era effettivamente parziale, non avrebbe dovuto notare immediatamente deficit di movimento del pollice. Sarebbe utile sapere se invece a seguito del trauma o dell'intervento era effettivamente presente un ostacolo alla flessione del pollice, e se questo impedimento sia ancora presente, e se sia indotto dal dolore o meno. Non è facile poter dare un giudizio senza una visita specialistica. E' possibile che il dolore sia legato alla guarigione ritardata (cosiddetta "per seconda intenzione") del tendine lesionato, con conseguente formazione di una fibrosi cicatriziale infiammatoria in prossimità del tendine, responsabile di sintomatologia dolorosa ed impotenza funzionale, cioè difficoltà ai movimenti. Di solito queste condizioni trovano miglioramento con la terapia fisica riabilitativa associata all'assunzione di farmaci antiinfiammatori ed antiedemigeni. E' essenziale che si sottoponga ad una visita specialistica con un chirurgo della mano, che valuti il suo caso e stabilisca l'iter diagnostico-terapeutico più adatto.
Cordiali saluti.
Dr. Massimiliano Tripoli
www.massimilianotripoli.it
Dirigente Medico, Policlinico "P. Giaccone", Palermo
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta.
in realtà il problema non è mai stato di movimento. Il pollice si è sempre mosso bene, tranne che nella fase d'inifiammazione acuto subito dopo il taglio. Il problema vero, oserei definirlo parzialmente invalidante, che ho ora è relativo proprio a tutto il tratto di superfice della cicatrice. Proprio su quella cicatrice, bianca un po in rilievo, anche se totalmente chiusa, mi è impossibile sfiorare qualunque oggetto. Mi fa male come se una spina entrasse dentro in maniera violenta. Mentre posso toccare ed utilizzare qualunque altra parte del polpastrello intorno alla cicatrice.
L'ecografia che ho fatto spontaneamente dopo un mese rilevava: "nella sede della ferita da taglio su piano volare della falange distale del I dito mano sx si apprezza un'area ipoecogena che interessa parzialmente il I tendine flessore come per lesione parziale da ferita da taglio del tendine. Si eseguono test dinamici di flesso estensione del dito ed il tendine appare integro nella sua funzionalitaà. Edema dei tessuti molli circostanti. Non calcificazioni nè raccolte fluide saccate".
Come le spiegavo dunque non credo si il tendine il problema perchè è localizzato proprio lunga la cicatrice. Spero di averle dato qualche indicazione in più per valutare meglio, anche se capisco che va visto. La ringrazio e la saluto
in realtà il problema non è mai stato di movimento. Il pollice si è sempre mosso bene, tranne che nella fase d'inifiammazione acuto subito dopo il taglio. Il problema vero, oserei definirlo parzialmente invalidante, che ho ora è relativo proprio a tutto il tratto di superfice della cicatrice. Proprio su quella cicatrice, bianca un po in rilievo, anche se totalmente chiusa, mi è impossibile sfiorare qualunque oggetto. Mi fa male come se una spina entrasse dentro in maniera violenta. Mentre posso toccare ed utilizzare qualunque altra parte del polpastrello intorno alla cicatrice.
L'ecografia che ho fatto spontaneamente dopo un mese rilevava: "nella sede della ferita da taglio su piano volare della falange distale del I dito mano sx si apprezza un'area ipoecogena che interessa parzialmente il I tendine flessore come per lesione parziale da ferita da taglio del tendine. Si eseguono test dinamici di flesso estensione del dito ed il tendine appare integro nella sua funzionalitaà. Edema dei tessuti molli circostanti. Non calcificazioni nè raccolte fluide saccate".
Come le spiegavo dunque non credo si il tendine il problema perchè è localizzato proprio lunga la cicatrice. Spero di averle dato qualche indicazione in più per valutare meglio, anche se capisco che va visto. La ringrazio e la saluto
[#3]
Gentile utente,
una sintomatologia dolorosa acuta persistente dopo 5 mesi, che si presenta al semplice sfioramento della cute sede del taglio, può far pensare ad un problema relativo ai nervi della sensibilità. Nelle zone laterali delle dita, più in prossimità della faccia palmare e meno della dorsale, si trovano i nervi laterodigitali che assicurano la sensibilità della pelle. Nelle ferite da taglio profonde, la sezione parziale o totale di uno di questi nervi, genera sul moncone, il "neuroma d'amputazione", un nodulo cicatriziale particolarmente doloroso, associato ad una sensazione pressocchè costante di "puntura di spillo" che diviene molto intensa anche con il solo sfioramento della cute. Tale sintomo può essere scatenato anche dalla formazione di cicatrice in vicinanza del nervo, in assenza di lesioni nervose. La visita specialistica con un chirurgo della mano rimane un elemento fondamentale per poter formulare la diagnosi. Mi consideri a disposizione per altri chiarimenti.
Saluti a lei.
una sintomatologia dolorosa acuta persistente dopo 5 mesi, che si presenta al semplice sfioramento della cute sede del taglio, può far pensare ad un problema relativo ai nervi della sensibilità. Nelle zone laterali delle dita, più in prossimità della faccia palmare e meno della dorsale, si trovano i nervi laterodigitali che assicurano la sensibilità della pelle. Nelle ferite da taglio profonde, la sezione parziale o totale di uno di questi nervi, genera sul moncone, il "neuroma d'amputazione", un nodulo cicatriziale particolarmente doloroso, associato ad una sensazione pressocchè costante di "puntura di spillo" che diviene molto intensa anche con il solo sfioramento della cute. Tale sintomo può essere scatenato anche dalla formazione di cicatrice in vicinanza del nervo, in assenza di lesioni nervose. La visita specialistica con un chirurgo della mano rimane un elemento fondamentale per poter formulare la diagnosi. Mi consideri a disposizione per altri chiarimenti.
Saluti a lei.
[#5]
gentile utente,
gli esami sono entrambi utili per la diagnosi di neuroma traumatico, anche se l'elettromigrafia è più specifica. In ogni caso la richiesta dell'uno o dell'altro deve sempre seguire alla visita specialistica. Mi tenga informato, se lo desidera.
Cordiali saluti
gli esami sono entrambi utili per la diagnosi di neuroma traumatico, anche se l'elettromigrafia è più specifica. In ogni caso la richiesta dell'uno o dell'altro deve sempre seguire alla visita specialistica. Mi tenga informato, se lo desidera.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.6k visite dal 30/08/2011.
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