Recidiva adenoma pleomorfo parotide dx
salve mi chiamo antonio e ho 54 anni, scrivo dalla citta di torino sono stato operato di adenoma pleomorfo alla ghiandola salivare destra 2 volte: la prima nel 1985 hanno asportato la massa piu grossa ma non la ghiandola. nel 1991 si e ripresentato di nuovo un nodulo che mi e stato asportato in anestesia locale. ora a distanza di 6 anni si e ripresentato faccio delle ecografie una volta all anno con una crescita lentissima e mi e stato sempre consigliato di non toccarlo. ora volevo chiedervi a quali rischi vado incontro se non dovessi operarmi piu e se eventualmente volessi operarmi se e possibile farlo in anestesia locale e se questo tipo di adenoma puo provacare del mal di testa. ed vorrei conoscere qualche bravo specialista nella mia citta(torino) saluti
[#1]
ll tumore benigno di gran lunga più frequente delle ghiandole salivari è l'adenoma pleomorfo, meglio noto come "Tumore misto".
Colpisce più frequentemente la parotide, ma può svilupparsi in ogni ghiandola salivare non escluse le ghiandole salivari minori che si trovano nella mucosa delle labbra, delle guancie e del palato molle.
Si presenta come una massa tondeggiante di consistenza dura non aderente alla cute, ma intimamente adesa al parenchima ghiandolare.
La neoplasia può essere pluricentrica (svilupparsi in più zone della stessa ghiandola). Cresce molto lentamente e non determina mai danni alla mimica del volto (paralisi facciale).
Prognosi:
• Buona dopo asportazione chirurgica.
• Recidive possibili anche dopo molti anni (fino a 30-40 anni).
• Se non trattati: possibilità (rara) di trasformazione maligna.
Può trovare indicazioni delle sedi e degli specialisti sui siti delle rispettive società scientifiche (http://www.sioechcf.it/; http://www.sicmf.org/).
Colpisce più frequentemente la parotide, ma può svilupparsi in ogni ghiandola salivare non escluse le ghiandole salivari minori che si trovano nella mucosa delle labbra, delle guancie e del palato molle.
Si presenta come una massa tondeggiante di consistenza dura non aderente alla cute, ma intimamente adesa al parenchima ghiandolare.
La neoplasia può essere pluricentrica (svilupparsi in più zone della stessa ghiandola). Cresce molto lentamente e non determina mai danni alla mimica del volto (paralisi facciale).
Prognosi:
• Buona dopo asportazione chirurgica.
• Recidive possibili anche dopo molti anni (fino a 30-40 anni).
• Se non trattati: possibilità (rara) di trasformazione maligna.
Può trovare indicazioni delle sedi e degli specialisti sui siti delle rispettive società scientifiche (http://www.sioechcf.it/; http://www.sicmf.org/).
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Gent.mo Sig Antonio,
condivido quanto affermato dal Dr. D'Angelo.
A mio avviso è indicata l'asportazione chirurgica in quanto, seppure lentamente, tale recidiva è destinata ad aumentare progressivamente di dimensione. Inoltre confermo che vi è la possibilità, peraltro rara, di trasformazione maligna.
E' assolutamente indicata una RNM per un migliore inquadramento.
Per quanto riguarda la cittò di Torino può rivolgersi tranquillamente al Prof Sid Berrone, direttore della U.O. di Chirurgia Maxillo-Facciale e Presidente in carica della SICMF (Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale).
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento Le invio cordiali saluti
condivido quanto affermato dal Dr. D'Angelo.
A mio avviso è indicata l'asportazione chirurgica in quanto, seppure lentamente, tale recidiva è destinata ad aumentare progressivamente di dimensione. Inoltre confermo che vi è la possibilità, peraltro rara, di trasformazione maligna.
E' assolutamente indicata una RNM per un migliore inquadramento.
Per quanto riguarda la cittò di Torino può rivolgersi tranquillamente al Prof Sid Berrone, direttore della U.O. di Chirurgia Maxillo-Facciale e Presidente in carica della SICMF (Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale).
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento Le invio cordiali saluti
Dott. Stefano Stea
[#3]
Ex utente
buongiorno, volevo inanzitutto ringraziare i due dottori che mi hanno risposto avrei da farvi un altro po di domande:nel caso volessi operarmi,quali sono i rischi che correrei facendo una paretitoctomia (togliere totalmente la ghiandola) e e tale intervento puo essere fatto in anestesia locale oppure con altri metodi che non sia l anestesia totale. inoltre vorrei sapere se il rpofessore che mi avete consigliato lavora in quanche ospedale di torino saluti
[#4]
Concordo pienamente con i colleghi.
Vorrei aggiungere che poichè nel contesto della ghiandola parotide decorronno le branche nervose del nervo facciale è consigliabile operare le lesioni quando sono di dimensioni più limitate e facilmente clivabili (separabili) dal nervo. La necessità di una parotidectomia è dovuta al fatto che eliminando il parenchima parotideo si annulla quasi completamente il rischio di recidiva della neoformazione.
Possiamo dire che anche se è un tumore benigno ha una crescita locale che altera o disloca le strutture adiacenti e pertanto è meglio asportarlo quando le dimensioni rimangono contenute. La parotide è più facilmente asportabile, senza aderenze cicatriziali.
Spero di essere stato utile.
Vorrei aggiungere che poichè nel contesto della ghiandola parotide decorronno le branche nervose del nervo facciale è consigliabile operare le lesioni quando sono di dimensioni più limitate e facilmente clivabili (separabili) dal nervo. La necessità di una parotidectomia è dovuta al fatto che eliminando il parenchima parotideo si annulla quasi completamente il rischio di recidiva della neoformazione.
Possiamo dire che anche se è un tumore benigno ha una crescita locale che altera o disloca le strutture adiacenti e pertanto è meglio asportarlo quando le dimensioni rimangono contenute. La parotide è più facilmente asportabile, senza aderenze cicatriziali.
Spero di essere stato utile.
Dott. Alfredo Balestreri
Specialista Chirurgia Maxillo-Facciale
www.medicine-surgery-psyche.com
Dirigente Medico IRCCS Galeazzi Milano
[#5]
Gent.mo Sig. Antonio,
il Prof Berrone lavora presso AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA (MOLINETTE) - TORINO.
Per quanto riguarda l'intervento, io preferisco intervenire in anestesia generale in quanto in anestesia locale è impossibile usare il neurostimolatore, strumento utile per potere evidenziare e quindi evitare le branche nervose del nervo faciale.
Cordiali saluti
il Prof Berrone lavora presso AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA (MOLINETTE) - TORINO.
Per quanto riguarda l'intervento, io preferisco intervenire in anestesia generale in quanto in anestesia locale è impossibile usare il neurostimolatore, strumento utile per potere evidenziare e quindi evitare le branche nervose del nervo faciale.
Cordiali saluti
[#6]
GENT.MO UTENTE
Condivido appieno quanto detto dai colleghi.Consiglio anch'io l'intervento in narcosi in quanto è più facilmente gestibile il repertamento del facciale. Per il resto si rivolga con fiducia al prof. Berrone.
Cordialmente
Dott. Roberto Manco
Condivido appieno quanto detto dai colleghi.Consiglio anch'io l'intervento in narcosi in quanto è più facilmente gestibile il repertamento del facciale. Per il resto si rivolga con fiducia al prof. Berrone.
Cordialmente
Dott. Roberto Manco
Dott. Manco Roberto
[#7]
Gent.mo utente,
ho appena letto la sua email e le risposte autorevoli date dai miei colleghi.
Concordo con loro, ovviamente,
l'intervento va eseguito in anetsesia generale per la sua sicurezza e per poter "gestire" meglio il nervo facciale e le sue branche che decorrono nella parotide. Quando si asporta la parotide per un adenoma pleomorfo si esegue una enucleoresezione allargata, termine abbastanza complicato per indicare il fatto che si asporta il tumore e il tessuto circostante mantenendosi abbastanza larghi, visto che spesso lo stesso si presenta plurilobulato; questo uno dei motivi di eventuali recidive.
a disposizione per ogni ulteriore eventuale precisazione le porgo i miei più cordiali saluti.
NB: si affidi tranqillamente al prof. Berrone.
massimo marasco
ho appena letto la sua email e le risposte autorevoli date dai miei colleghi.
Concordo con loro, ovviamente,
l'intervento va eseguito in anetsesia generale per la sua sicurezza e per poter "gestire" meglio il nervo facciale e le sue branche che decorrono nella parotide. Quando si asporta la parotide per un adenoma pleomorfo si esegue una enucleoresezione allargata, termine abbastanza complicato per indicare il fatto che si asporta il tumore e il tessuto circostante mantenendosi abbastanza larghi, visto che spesso lo stesso si presenta plurilobulato; questo uno dei motivi di eventuali recidive.
a disposizione per ogni ulteriore eventuale precisazione le porgo i miei più cordiali saluti.
NB: si affidi tranqillamente al prof. Berrone.
massimo marasco
dr massimo marasco
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 35k visite dal 23/02/2008.
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