Angiografia con inserimento di stent, ulcera diabetica e dolori

Buongiorno. Avrei bisogno di un parere sul mio caso. Ho 78 anni, e ho subito recentemente (15 gg fa) un'angiografia, con l'inserimento di stent all'altezza del ginocchio. Soffro di diabete ma non necessito di insulina, nè di altri farmaci, semplicemente controllo la dieta. Però ho un'ulcera al terzo dito del piede, che nonostante tutte le cure (anche antibiotici) non si riesce a far guarire da almeno 6 mesi. L'intervento dell'angiologo è stato affrontato proprio nella speranza che ponesse un rimedio all'insufficienza venosa di cui soffro, che è sicuramente una delle cause della mancata guarigione dell'ulcera. Successivamente all'intervento però, le cose non sono affatto migliorate. Ci sono infatti altre ostruzioni nei vasi del piede che, seppure non impediscano completamente l'afflusso di sangue, lo limitano molto e lo rendono faticoso e doloroso, e non sono operabili. Soffro moltissimo di dolori alla gamba e al piede, che non mi lasciano quasi tregua. A complicare la situazione c'è il fatto che ho subito 13 anni fa un trapianto cardiaco, (molto ben riuscito), perciò assumo regolarmente farmaci antirigetto, che mi hanno compromesso i reni (insufficienza renale al 4° stadio) e che remano contro la guarigione spontanea delle infezioni. Attualmente assumo anche Ascriptin, diuretici, Lyrica (per i dolori neuropatici, sempre alle gambe), Aranesp (per i reni), Totalip, Ferrograd, Zyloric. Capisco che la situazione sia più che complessa e difficile da trattare, peggio che mai a distanza. Ma se possibile vorrei un parere su alcune questioni specifiche: esiste qualche possibile rimedio per agevolare lo scorrere del sangue in modo meno doloroso? parlo anche di rimedi naturali (vite rossa, carciofo, o altre cose simili) o anche da questi devo temere possibili controindicazioni o effetti collaterali? Posso trarre beneficio da un massaggiatore a vibrazioni per i piedi oppure peggiorerebbe la situazione? Ci sono comportamenti che posso assumere (a parte il camminare per evitare un'ulteriore peggioramento della calcificazione delle vene, cosa che cerco di fare, ma che mi riesce poco, visti i dolori insopportabili)? Ancora, esiste qualche particolare presidio medico da utilizzare per la postura a letto o seduto, che possano darmi sollievo?
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Dr. Stefano Senatore Chirurgo vascolare, Perfezionato in medicine non convenzionali 65 1
Bisognerebbe capire bene, prima di dare consigli, l'origine della sua ulcera (l'insufficienza venosa e l'arteriopatia diabetica sono due cose ben distinte) e il corretto trattamento. Anche se le lesioni alle arterie sono sonno al ginocchio possono essere riaperte con una PTA (palloncino) o almeno si potrebbe tentare.
Le consiglio comunque, data complessità del caso, un consulto da chi si occupa in modo specifico di piede diabetico e in un centro con una buona radiologia interventistica.

Dr. Stefano Senatore

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per la sua risposta, Dottor Senatore. Le ostruzioni all'altezza del ginocchio sono state già trattate, anche se non sembro trarne beneficio, e inoltre vengo seguito regolarmente da anni da chi si occupa di piede diabetico. La mia ulcera è stata sempre trattata da questi medici con varie terapie, ma purtroppo con scarsi risultati, probabilmente a causa della complessità del mio caso. Recentemente un conoscente mi ha parlato della terapia in camera iperbarica come un approccio molto efficace contro le ulcere diabetiche. E' esatto?
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