Ateromasia carotidea non emodinamica
A mia madre (età 70) nel 2006 gli sono state riscontrate mediante ecodoppler piccole placche non emodinamiche bilateralmente nel lume della Carotide ed interne. Conclusione : Vasculopatia oterosclerotico. Un ulteriore eco-color-doppler dei tronchi epiaortici dell'aprile 2008, ha evidenziato:
carotide Sx: spessore intimale al limite. Iniziale infiltrazione fibrolipidica alla biforcazone. segnali doppler nella norma.
carotide dx: spessore intimale al limite. Placca fibrolipidica ulcerata all'origine della interna. segnali nella norma.
vertebrali: con flussi simmetrici e normodiretti
conclusioni: Ateromasia carotidea non emodinamica.
Ha eseguito anche degli esami del sangue dove riportava solamente un eccesso di glucosio leggermente sopra i valori massimi. Il resto nella norma compreso il colesterolo ed i trigliceridi.
soffre di ipertensione e periodicamente fa degli elettrocardiogrammi per tenere sotto controllo il cuore. Assume periodicamente 2 compresse di norvasc 5 mg al dì ed una di atenololo clortalidone 50+12.5 mg, 2 di chiaro 250 mg ed in fine una compressa di sivastin 40 mg. a quanto ho capito la quantità delle placche (credo sia il 30%) non è preoccupante ma è la particolarità. Il cardiologo è stato un pò vago forse per non spaventare mia madre ma io credo di aver capito di una certa gravità per il serio rischio che questa placca si stacchi. Il cardiologo ha prescrito questa cura, gli ha consigliato di fare una dieta e di monitorare periodicamente l'andamento delle placche. Invece il medico di base ritiene che debba essere operata ma ha consigliato di andare da un buon cardiovascolare per avere un altro parere.
Qual'è il quadro clinico di mia madre secondo voi? Cosa rischia? e se la placca si staccasse? essendo di napoli potreste consigliarmi un buono specialista o un centro?
Ringrazio anticipatamente tutti i dottori e anche lo staff che permette questo importante servizio e chiedo scusa se qualcosa è poco chiaro ma non mi intendo tanto di medicina.
carotide Sx: spessore intimale al limite. Iniziale infiltrazione fibrolipidica alla biforcazone. segnali doppler nella norma.
carotide dx: spessore intimale al limite. Placca fibrolipidica ulcerata all'origine della interna. segnali nella norma.
vertebrali: con flussi simmetrici e normodiretti
conclusioni: Ateromasia carotidea non emodinamica.
Ha eseguito anche degli esami del sangue dove riportava solamente un eccesso di glucosio leggermente sopra i valori massimi. Il resto nella norma compreso il colesterolo ed i trigliceridi.
soffre di ipertensione e periodicamente fa degli elettrocardiogrammi per tenere sotto controllo il cuore. Assume periodicamente 2 compresse di norvasc 5 mg al dì ed una di atenololo clortalidone 50+12.5 mg, 2 di chiaro 250 mg ed in fine una compressa di sivastin 40 mg. a quanto ho capito la quantità delle placche (credo sia il 30%) non è preoccupante ma è la particolarità. Il cardiologo è stato un pò vago forse per non spaventare mia madre ma io credo di aver capito di una certa gravità per il serio rischio che questa placca si stacchi. Il cardiologo ha prescrito questa cura, gli ha consigliato di fare una dieta e di monitorare periodicamente l'andamento delle placche. Invece il medico di base ritiene che debba essere operata ma ha consigliato di andare da un buon cardiovascolare per avere un altro parere.
Qual'è il quadro clinico di mia madre secondo voi? Cosa rischia? e se la placca si staccasse? essendo di napoli potreste consigliarmi un buono specialista o un centro?
Ringrazio anticipatamente tutti i dottori e anche lo staff che permette questo importante servizio e chiedo scusa se qualcosa è poco chiaro ma non mi intendo tanto di medicina.
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Gentile Utente,
concordo perfettamente con il mio collega nel rassicurarla che la situazione non è preoccupante e che deve continuare a curarla come sta già facendo.
Il quadro descritto non è indicativo di un rischio elevato ed è stata impostato un buon controllo farmacologico dei fattori di rischio; continui a tenerlo controllato annualmente.
Saluti.
concordo perfettamente con il mio collega nel rassicurarla che la situazione non è preoccupante e che deve continuare a curarla come sta già facendo.
Il quadro descritto non è indicativo di un rischio elevato ed è stata impostato un buon controllo farmacologico dei fattori di rischio; continui a tenerlo controllato annualmente.
Saluti.
Dott. Simone Carulli
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 27.5k visite dal 15/05/2008.
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