Chirurgia ascesso perianale

Buongiorno gentili dottori,

Vorrei porre un quesito riguardo un ascesso perianale.
A novembre 2023 dopo più di un mese di forte infiammazione a livello perianale mi recai al pronto soccorso dove mi fu diagnosticato un ascesso perianale.
Il giorno feci un'operazione in sala operatoria sotto anestesia generale per incidere e drenare il pus.
La ferita fu zaffata una volta e il giorno dopo tornai a casa con una cura di Augmentin x 7 GG.
e indicazione di fare un'ecografia endoanale per valutare la situazione.

Ho fatto ben 2 ecografie, una a dicembre 2023 e una a gennaio 2024.
Dalle ecografie non veniva evidenziato il tramite fistoloso e dall'introduzione di acqua ossigenata non si mostrava un collegamento diretto con l'ano e gli sfinteri nella norma, quindi l'ecografista mi disse che era impossibile programmare un intervento prima che la situazione si cronicizzasse.
Siamo a maggio e sono passati 6 mesi dell'intervento e sono disperata, poiché il gonfiore persiste, devo sempre mettere garze e al bisogno ittiolo per fare maturare l'ascesso e drenare il pus.
Non ho il minimo dolore nell'evacuazione e sono regolare ogni mattina il che mi fa ben sperare che non sia coinvolto l'ano.
Dovrò operare una fistola inguinale dovuta ad idrosadenite con un chirurgo plastico, che mi ha detto che potrà operare anche a livello perianale se non è coinvolto l'ano.
Mi consigliereste di ripetere l'ennesima ecografia?
Sono in lista di attesa in ospedale, ma con il chirurgo colo proctologo è molto lunga l'attesa.
Non prima di 6 mesi e mi opererebbe con un'anestesia spinale per farmi una fistulotomia con applicazione di setone.
Questo mi terrorizza perché il mio stato di salute generale è molto compromesso da cure fatte ultimamente, antibiotici e sistema immunitario debole.
Il chirurgo plastico invece fra un paio di mesi mi opererebbe in regime ambulatoriale in anestesia locale e vedrei questa soluzione meno invasiva.

Non riesco più a continuare così e mi sento abbandonata, ho questo gonfiore con perduta di pus da 6 mesi e non posso credere che l'unica soluzione sia l'ittiolo.
Le cure antibiotiche di tetraciclina per l'idrosadenite mi hanno recentemente distrutta e mi chiedo se è possibile che non ci sia qualcosa da poter applicare localmente che non sia ittiolo.
Cosa devo fare?
Se la prossima ecografia esclude un collegamento con l'ano, è giusto affidarsi al chirurgo plastico e non colo proctologo?
La fistola non viene evidenziata ma quasi sicuramente c'è.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
La fistola anale è competenza del chirurgo proctologo, quindi si sottoponga a visita dal proctologo che le indicherà le indagini diagnostiche e la cura migliore per un problema, che se persiste da tanti mesi, sicuramente c’è.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Gentilissimo dott. Sforza la ringrazio per avermi risposto. Il chirurgo mi ha visto nuovamente e fatto un lavaggio con acqua ossigenata che ha un po' migliorato la situazione. A breve ripeterò l'ecografia, siccome dalle 2 precedenti non si vedeva assolutamente nulla.
Il chirurgo in ogni caso continua a dirmi che dovrò essere operata con una anestesia spinale, riconosco che questo mi terrorizza ma è un mio problema, dopodiché mi inserirà un setone che dovrò tenere per 2 o 3 mesi.
Quello che non capisco è perché a priori, cioè senza avere alcuna informazione dall'ecografia, ha già deciso la tecnica, magari basterebbe una fistolectomia senza il setone. In più esclude assolutamente che l'anestesia possa essere locale, ma solo spinale. Dall'esplorazione digitale lui dice di sentire "il cordoncino" interno, che non ho capito cosa sia. Aggiornerò le informazioni appena avrò l'esito dell'ecografia, ma è d'accordo con me che una decisione sul tipo di operazione si può prendere solo quando l'ecografia mostrerà chiaramente il tragitto e il tipo di fistola? Grazie ancora e buona giornata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
È la clinica che ci deve orientare principalmente e la clinica, da ciò che descrive, ci dice che qualcosa c’è visti i sintomi, quindi segua le indicazioni del proctologo che l’ha visitata e quindi meglio di altri le può dire cosa fare indipendentemente da ulteriori considerazioni. Sulle fistole anali l’anestesia locale non è consigliabile, perché spesso la zona da anestetizzare può essere più ampia di ciò che si crede inizialmente.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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