Prolasso mucoso

Buongiorno,
sono a chiedere un Vostro consulto in quanto nella giornata di ieri mi sono sottoposto ad una visita proctologica.
Il medico che mi ha visitato, senza fare nessuna anamnesi, ha riscontrato quanto segue (riporto testuali parole): "Ho visitato il paziente e con l'anoscopio ho riscontrato la presenza di un prolasso mucoso con pliche iperemiche e facilmente sanguinanti a contatto con lo strumento. A domicilio consiglio si seguire un ciclo di terapia con Flebinec bustine 1x2 al giorno per tre settimane e poi una sola bustina al giorno per altre tre settimane. A domicilio consiglio una dieta ricca di scorie, abbondante assunzione di liquidi ed eventuali mucillagini. Cordiali Saluti"
Mio malgrado, non mi è stato possibile porre domande al medico in quanto ad ogni mia richiesta rispondeva in maniera sibillina sino a dirmi: "troverà tutto scritto sulla lettera che dovrà consegnare al suo medico di base".
Tale atteggiamento mi ha spinto ad omettere un informazione importante ovvero che sono omosessuale e che pratico sesso anale.
Spero di trovare in Voi maggiore disponibilità e umanità e pertanto sono a porVi i seguenti quesiti:
1) Il prolasso mucoso può regredire e migliorare o è destinato a peggiorarare e/o a evolcersi in un'altra patologia?
2) Cosa sono le pliche iperemiche e da cosa sono causate?
3) Potrò ancora praticare sesso anale che ho interrotto con il mio compagno in quanto l'ultima volta, circa 3 settimane fa, ho provato dolore e perdita di sangue? ( ho anche notato un notevole restringimento dell'ano, tanto che pensavo fossero emorroidi).
4) Posso sottopormi ad un eventuale intervento?
La diagnosi mi ha notevolmente scosso in quanto oltre a dover afffrontare la patologia, influisce negativamente sulla mia vita sessuale. Il comportamento del medico si commenta da sè.
Spero possiate aiutarmi con i vostri gentili pareri sulla base di quanto sopra riportato.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Provo a risponderle punto per punto:
1) In genere non regredisce, resta come e' o peggiora. Puo' essere pero' piu' o meno sintomatico

2) Un' espressione di infiammazione del tessuto

3) Si, certo, possibilmente pero' dopo aver risolto il problema in modo da non avere i sintomi riferiti

4) Si, ricordi tuttavia che dopo alcune procedure sono controindicati i rapporti anali per alcuni mesi

Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Favara per aver sciolto ogni mio dubbio con le sue esaurienti risposte.

Cari Saluti