Bipolarismo e uso di cannabis
Salve,
ho 24 anni e da poco mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare di II tipo, caratterizzato da prevalenza della componente depressiva.
Ho cominciato in questi giorni la terapia farmacologica con un antidepressivo, lo Xeristar, e uno stabilizzatore dell'umore, il Lamictal.
Il problema è che da più di 3 anni faccio uso regolare di cannabis, senza esagerare, sono solita fumare una canna prima di andare a letto perchè ho problemi ad addormentarmi e l'effetto mi rilassa.
Vorrei sapere in che modo quest'ultima interagisce con la terapia che mi è stata prescritta e se rischio, continuando a fumare, di non migliorare la mia situazione ma anzi di annullare gli effetti dei farmaci.
Grazie
ho 24 anni e da poco mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare di II tipo, caratterizzato da prevalenza della componente depressiva.
Ho cominciato in questi giorni la terapia farmacologica con un antidepressivo, lo Xeristar, e uno stabilizzatore dell'umore, il Lamictal.
Il problema è che da più di 3 anni faccio uso regolare di cannabis, senza esagerare, sono solita fumare una canna prima di andare a letto perchè ho problemi ad addormentarmi e l'effetto mi rilassa.
Vorrei sapere in che modo quest'ultima interagisce con la terapia che mi è stata prescritta e se rischio, continuando a fumare, di non migliorare la mia situazione ma anzi di annullare gli effetti dei farmaci.
Grazie
Gentile utente
oltre ad influire sulla terapia la cannabis influisce anche sull'evoluzione del suo disturbo (tenga presente che la cannabis rientra nella categoria di sostanze allucinogene)considerato che come tutte le droghe da dipendenza (si astenga da leggende metropolitane che non hanno nessuna base scientifica per ciò che riguarda i cannabinoidi)
oltre ad influire sulla terapia la cannabis influisce anche sull'evoluzione del suo disturbo (tenga presente che la cannabis rientra nella categoria di sostanze allucinogene)considerato che come tutte le droghe da dipendenza (si astenga da leggende metropolitane che non hanno nessuna base scientifica per ciò che riguarda i cannabinoidi)
Tommaso Vannucchi
Gentile utente,
l'uso di cannabis in un disturbo bipolare ostacola il funzionamento delle terapie e cronicizza una parte dei sintomi, in particolare quelli depressivi se si tratta di una forma attenuata (presumo dalla terapia), con conseguente produzione di quadri resistenti. Purtroppo, data l'assenza di farmaci che agiscano direttamente sul sistema cannabinoide alterato dall'uso di cannabis, questi quadri sono "sfuggenti" ai comuni ritrovati antidepressivi.
Non è raro inoltre osservare quadri psicotici, spesso come evoluzione di precedenti temi ossessivi o di idee prevalenti, che si sovrappongono ad un disturbo dell'umore di per sé attenuato, ciò che in natura non è previsto.
l'uso di cannabis in un disturbo bipolare ostacola il funzionamento delle terapie e cronicizza una parte dei sintomi, in particolare quelli depressivi se si tratta di una forma attenuata (presumo dalla terapia), con conseguente produzione di quadri resistenti. Purtroppo, data l'assenza di farmaci che agiscano direttamente sul sistema cannabinoide alterato dall'uso di cannabis, questi quadri sono "sfuggenti" ai comuni ritrovati antidepressivi.
Non è raro inoltre osservare quadri psicotici, spesso come evoluzione di precedenti temi ossessivi o di idee prevalenti, che si sovrappongono ad un disturbo dell'umore di per sé attenuato, ciò che in natura non è previsto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 14.6k visite dal 27/06/2009.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.