Ospedalizzazione a seguito di polmonite e depressione

Buon pomeriggio, scrivo da parte di mia mamma (82 anni). Recentemente ho dovuto far ricoverare mia madre per una polmonite batterica (pneumococco). Respirava davvero a fatica e la polmonite aveva già preso tutto un polmone. Fin da subito in ospedale con l'ossigeno e gli antibiotici ha iniziato a star meglio. Purtroppo ho notato che dopo qualche giorno in ospedale ha iniziato ad avere allucinazioni e spesso la trovavo con lo sguardo perso nel vuoto. Mia mamma è sempre stata una persona molto attiva, ma dopo essere entrata in ospedale era diventata apatica, mangiava e beveva poco e non si alzava praticamente mai dal letto. I dottori mi hanno detto che è normale soprattutto con una malattia come la polmonite che ti butta fisicamente giù. Le hanno anche dato una terapia antipsicotica con Aloperidolo per 5 giorni. Dopo 10 giorni in ospedale è stata dimessa e adesso è a casa però la situazione non sembra cambiare. Non ha più allucinazioni, ma non riusciamo a farle fare niente. Non ha appetito e nonostante non abbia più dolori e il respiro sia migliorato non riesce ad uscire da questa totale apatia, dice che è come se si sentisse stordita. Ho letto che l'ospedalizzazione può avere questi effetti depressivi sulle persone anziane, ma c'è qualcosa che possiamo fare? Grazie per l'aiuto che potrete dare.
Dr. Giovanni Aisa Geriatra 110 10
Il quadro clinico descritto probabilmente è da attribuire ad una forma di delirium ipoattivo, frequente negli anziani soprattutto se con deterioramento cognitivo. Se non ci sono problemi di tipo ematochimico, come alterazioni della funzionalità renale o degli elettroliti Seri i, che altrimenti andrebbero corretti, potrebbe essere utile un intervento antidepressivo da attuare dopo accurata valutazione geriatrica.

Dr. Giovanni Aisa

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