Opinione x tesi di laurea specialistica
Buongiorno a tutti! Sono una studentessa della Bocconi e per la mia tesi di laurea sto svolgendo una ricerca empirica riguardo l'introduzione di sistemi di Pay for Performance basati sull' uso sistematico di indicatori per monitorare la performance a vari livelli dei medici di famiglia, al posto dell'attuale sistema retributivo basato sulla quota capitaria.. Mi piacerebbe ricevere da parte di qualche medico un'opinione a riguardo. Ritenete fattibile l'introduzione di un tale sistema in Italia considerato il nostro contesto politico-sanitario? Quali potrebbero essere a vostro avviso i potenziali rischi o vantaggi? Ringrazio fin da ora quanti vorranno lasciarmi un prezioso commento!
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Gentilissima Utente
l'oggetto della sua tesi è decisamente interessante!
Credo che tale sistema di compensi, basato sull'effettiva performance dei medici di medicina generale, sarebbe duramente osteggiato dai sindacati di categoria in quanto rappresenterebbe il primo passo verso la "vera" riforma del settore.
Come Lei senz'altro saprà il sistema con cui si arriva ad essere medici massimalisti non prevede alcun meccanismo meritocratico. la "libera scelta" del cittadino è illusoria... in effetti, ammesso che si operi una scelta, lo si fa all'interno di una rosa di nomi spesso molto ristretta. Quindi vedo la riforma come auspicabile in quanto "cavallo di troia" per modificare il sistema nel suo complesso e credo che la mia opinione sia condivisa dai medici più giovani. Il sindacato e qualche vecchio mutualista che fa fatica ad adattarsi all'informatizzazione certamente non sarebbero entusiasti! Immaginare che qualcuno proponga loro l'uso di indicatori... magari rimettendoci pure sul piano economico!!! E con ciò credo di aver risposto al suo quesito in merito all'applicabilità oggi in Italia!
Altro scenario si presenterebbe se la professione fosse liberalizzata... i medici avrebbero tutto l'interesse ad utilizzare gli indicatori che monitorizzano l'attività. Ma mi rendo conto che questa è utopia!
Cordiali saluti e un sincero "in bocca al lupo" per la sua tesi!
l'oggetto della sua tesi è decisamente interessante!
Credo che tale sistema di compensi, basato sull'effettiva performance dei medici di medicina generale, sarebbe duramente osteggiato dai sindacati di categoria in quanto rappresenterebbe il primo passo verso la "vera" riforma del settore.
Come Lei senz'altro saprà il sistema con cui si arriva ad essere medici massimalisti non prevede alcun meccanismo meritocratico. la "libera scelta" del cittadino è illusoria... in effetti, ammesso che si operi una scelta, lo si fa all'interno di una rosa di nomi spesso molto ristretta. Quindi vedo la riforma come auspicabile in quanto "cavallo di troia" per modificare il sistema nel suo complesso e credo che la mia opinione sia condivisa dai medici più giovani. Il sindacato e qualche vecchio mutualista che fa fatica ad adattarsi all'informatizzazione certamente non sarebbero entusiasti! Immaginare che qualcuno proponga loro l'uso di indicatori... magari rimettendoci pure sul piano economico!!! E con ciò credo di aver risposto al suo quesito in merito all'applicabilità oggi in Italia!
Altro scenario si presenterebbe se la professione fosse liberalizzata... i medici avrebbero tutto l'interesse ad utilizzare gli indicatori che monitorizzano l'attività. Ma mi rendo conto che questa è utopia!
Cordiali saluti e un sincero "in bocca al lupo" per la sua tesi!
Dr.ssa Lucia Battaglia MMG
Specialista in Psicoterapia Cognitiva
Perfezionata in Sessuologia Clinica-EMDR-Omeopata
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 10/07/2012.
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