Irsutismo ovaio policistico
Buongiorno,
Vi scrivo per espormi il mio problema: io presento un irsutismo da sindrome dell'ovaio policistico nella regione del mento/collo e delle basette.
Agli esami ormonali, è risultato un valore di testosterone leggermente superiore ai range.
Un anno fa, dopo essermi rivolta a uno specialista competente, ho iniziato il trattamento di epilazione con elettrolisi, che inizialmente affiancavo anche alla pillola estroprogestinica ( prescritta dopo accurata visita ginecologica).
Nei primi 6/7 trattamenti ho avuto un miglioramento notevole del quadro. Nei mesi successivi ho interrotto l'assunzione della pillola siccome non mi serviva a scopo contraccettivo e mi era stato riferito dal medico curante che non condizionasse il trattamento che stavo seguendo ( a cui sapevo si sottoponessero anche molti uomini con la necessità di rimuovere la barba).
Dopo l'interruzzione della pillola, per un po' di tempo non ho avuto peggioramenti ( i peli continuavano a rispondere bene all'elettrolisi) ma negli ultimi 3 mesi ho osservato un peggioramento rispetto ai risultati che avevo ottenuto.
Se prima potevo anche saltare due mesi interi senza ripetere l'epilazione, ora resisto meno di un mese che già si vedono/sentono e si incarniscono parecchio.
Così questo mese ho ripetuto la visita ginecologica che ha riconfermato ovaio policistico e mi ha prescritto nuovamente la pillola (Yaz) da prendere in associazione all'eflornitina.
Ho fatto nella complessità da quando ho iniziato più di 12 sedute di elettrolisi (circa 1 al mese) e oggi sono preoccupata non solo per i soldi che sto continuando a spendere ( tra eflornitina ed elettrolisi) ma anche per il risultato, siccome dopo un netto miglioramento sto facendo dei passi indietro.
Siccome non presento solo peli neri, ma ho molti peli biondi e duri palpabili facilmente al tatto, mi è stato sconsigliato il laser. Mi è stato detto che l'alessandrite poteva essere una possibile soluzione, ma prima di investire tempo e denaro in una procedura diversa, volevo un consulto da un altro specialista che mi desse un secondo parere.
Attualmente non so se continuare l'elettrolisi ( siccome è già un anno che la sto ripetendo) portando pazienza e sperando in un nuovo miglioramento, oppure interrompere e rivolgermi verso tecnologie differenti.
La mia preoccupazione è: anche nel caso in cui ottenessi nuovamente dei miglioramenti grazie all'affiancamento della pomata e della pillola, terrei a bada il problema soltanto con questa terapia triplice? nel caso un giorno avessi necessità di interrompere la pillola sarei da capo come è successo questa volta? perchè in tal caso starei investendo un mucchio di soldi per risolvere il problema solo temporaneamente.
nell'attesa di una vostra gentile risposta (che spero tantissimo di ricevere),
vi porgo cordiali saluti
Vi scrivo per espormi il mio problema: io presento un irsutismo da sindrome dell'ovaio policistico nella regione del mento/collo e delle basette.
Agli esami ormonali, è risultato un valore di testosterone leggermente superiore ai range.
Un anno fa, dopo essermi rivolta a uno specialista competente, ho iniziato il trattamento di epilazione con elettrolisi, che inizialmente affiancavo anche alla pillola estroprogestinica ( prescritta dopo accurata visita ginecologica).
Nei primi 6/7 trattamenti ho avuto un miglioramento notevole del quadro. Nei mesi successivi ho interrotto l'assunzione della pillola siccome non mi serviva a scopo contraccettivo e mi era stato riferito dal medico curante che non condizionasse il trattamento che stavo seguendo ( a cui sapevo si sottoponessero anche molti uomini con la necessità di rimuovere la barba).
Dopo l'interruzzione della pillola, per un po' di tempo non ho avuto peggioramenti ( i peli continuavano a rispondere bene all'elettrolisi) ma negli ultimi 3 mesi ho osservato un peggioramento rispetto ai risultati che avevo ottenuto.
Se prima potevo anche saltare due mesi interi senza ripetere l'epilazione, ora resisto meno di un mese che già si vedono/sentono e si incarniscono parecchio.
Così questo mese ho ripetuto la visita ginecologica che ha riconfermato ovaio policistico e mi ha prescritto nuovamente la pillola (Yaz) da prendere in associazione all'eflornitina.
Ho fatto nella complessità da quando ho iniziato più di 12 sedute di elettrolisi (circa 1 al mese) e oggi sono preoccupata non solo per i soldi che sto continuando a spendere ( tra eflornitina ed elettrolisi) ma anche per il risultato, siccome dopo un netto miglioramento sto facendo dei passi indietro.
Siccome non presento solo peli neri, ma ho molti peli biondi e duri palpabili facilmente al tatto, mi è stato sconsigliato il laser. Mi è stato detto che l'alessandrite poteva essere una possibile soluzione, ma prima di investire tempo e denaro in una procedura diversa, volevo un consulto da un altro specialista che mi desse un secondo parere.
Attualmente non so se continuare l'elettrolisi ( siccome è già un anno che la sto ripetendo) portando pazienza e sperando in un nuovo miglioramento, oppure interrompere e rivolgermi verso tecnologie differenti.
La mia preoccupazione è: anche nel caso in cui ottenessi nuovamente dei miglioramenti grazie all'affiancamento della pomata e della pillola, terrei a bada il problema soltanto con questa terapia triplice? nel caso un giorno avessi necessità di interrompere la pillola sarei da capo come è successo questa volta? perchè in tal caso starei investendo un mucchio di soldi per risolvere il problema solo temporaneamente.
nell'attesa di una vostra gentile risposta (che spero tantissimo di ricevere),
vi porgo cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
è noto che problemi ormonali sottostanti all'irsutismo possano rendere meno efficaci i trattamenti con il laser, ma è altrettanto vero - nella mia personale esperienza - che miglioramenti si ottengono comunque.
Il problema è legato al colore dei peli: l'alessandrite è attualmente il metodo di epilazione laser più efficacie ma "legge" solo i peli scuri, non quelli biondi nemmeno se ad ampio fusto. Dove non arriva l'alessandrite non arriva nessun altro apparecchio in questo senso poiché i diodi e lo Yag hanno una affinità per il pigmento inferiore. Potrebbe accadere, trattando i peli fini e biondi con l'alessandrite, che questi ultimi subiscano una trasformazione da pelo vello a pelo terminale e che quindi si pigmentino. Naturalmente all'inizio della procedura vi è un peggioramento del quadro, ma successivamente i peli che si sono pigmentati divengono vulnerabili ai trattamenti successivi. Non è comunque un iter che possa essere dato per scontato e deve assolutamente rivolgersi ad un medico esperto in epilazione laser qualora decidesse di intraprendere questo percorso. L'alternativa è l'utilizzo dell'ago elettrico classico (elettrocoagulazione) che ha maggiori probabilità di dare esiti cicatriziali ma è l'unico metodo per estirpare i peli biondi in modo definitivo. Concordo infine a soprassedere al proseguimento delle sedute di elettrolisi perché 12 mi sembrano sufficienti a decretarne l'insuccesso qualora non abbia visto miglioramenti permanenti.
Cordiali saluti
è noto che problemi ormonali sottostanti all'irsutismo possano rendere meno efficaci i trattamenti con il laser, ma è altrettanto vero - nella mia personale esperienza - che miglioramenti si ottengono comunque.
Il problema è legato al colore dei peli: l'alessandrite è attualmente il metodo di epilazione laser più efficacie ma "legge" solo i peli scuri, non quelli biondi nemmeno se ad ampio fusto. Dove non arriva l'alessandrite non arriva nessun altro apparecchio in questo senso poiché i diodi e lo Yag hanno una affinità per il pigmento inferiore. Potrebbe accadere, trattando i peli fini e biondi con l'alessandrite, che questi ultimi subiscano una trasformazione da pelo vello a pelo terminale e che quindi si pigmentino. Naturalmente all'inizio della procedura vi è un peggioramento del quadro, ma successivamente i peli che si sono pigmentati divengono vulnerabili ai trattamenti successivi. Non è comunque un iter che possa essere dato per scontato e deve assolutamente rivolgersi ad un medico esperto in epilazione laser qualora decidesse di intraprendere questo percorso. L'alternativa è l'utilizzo dell'ago elettrico classico (elettrocoagulazione) che ha maggiori probabilità di dare esiti cicatriziali ma è l'unico metodo per estirpare i peli biondi in modo definitivo. Concordo infine a soprassedere al proseguimento delle sedute di elettrolisi perché 12 mi sembrano sufficienti a decretarne l'insuccesso qualora non abbia visto miglioramenti permanenti.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#2]
Ex utente
Buongiorno, innanzitutto la ringrazio moltissimo per la risposta.
Perdoni la mia ignoranza, il trattamento a cui mi sto sottoponendo è già l'elettrodepilazione (con ago pelo per pelo, con qualche crosticina a seguito della seduta che va bene per i peli biondi) per cui mi scusi se l'ho chiamata elettrolisi erroneamente, nel caso i due termini si riferiscano a procedimenti differenti!
il suo consiglio di sospendere il trattamento in quanto inefficiente vale ad ogni modo? (Magari stavamo facendo riferimento a due trattamenti diversi).
Siccome è l'unico che sembra estirpare anche i peli chiari in modo diretto, continuare puo' portare a dei miglioramenti con un numero superiore di sedute? Oppure ci possono essere persone (come me in questo caso) che non rispondono all'elettrodepilazione?
Lo chiedo perché in tal caso mi resterebbe da provare solo l'alessandrite! Per il momento grazie, attendo un suo ulteriore chiarimento se riesce a darmelo!
Cordiali saluti
Perdoni la mia ignoranza, il trattamento a cui mi sto sottoponendo è già l'elettrodepilazione (con ago pelo per pelo, con qualche crosticina a seguito della seduta che va bene per i peli biondi) per cui mi scusi se l'ho chiamata elettrolisi erroneamente, nel caso i due termini si riferiscano a procedimenti differenti!
il suo consiglio di sospendere il trattamento in quanto inefficiente vale ad ogni modo? (Magari stavamo facendo riferimento a due trattamenti diversi).
Siccome è l'unico che sembra estirpare anche i peli chiari in modo diretto, continuare puo' portare a dei miglioramenti con un numero superiore di sedute? Oppure ci possono essere persone (come me in questo caso) che non rispondono all'elettrodepilazione?
Lo chiedo perché in tal caso mi resterebbe da provare solo l'alessandrite! Per il momento grazie, attendo un suo ulteriore chiarimento se riesce a darmelo!
Cordiali saluti
[#3]
Premetto che non utilizzo queste metodiche quindi le rispondo in modo generico: l'elettrolisi galvanica dovrebbe essere differente dall'elettrocoagulazione. Quest'ultima utilizza un diatermocoagulatore a corrente alternata, quindi più potente. Magari potrà chiedere chiarimenti al centro che le sta effettuando il trattamento. Vale il discorso che l'utilizzo del diatermocoagulatore è più rischioso in termini di possibili esiti.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#5]
No significa che con il diatermocoagulatore classico è più facile fare delle cicatrici, nella mia pratica clinica ne vedo molte. L'ago elettrico del diatermocoagulatore a corrente alternata classico è più difficile da maneggiare se non sei esperto in questa pratica. Tuttavia, come le dicevo, rimane la pratica epilatoria più efficacia per i peli biondi o bianchi che non risponderebbero a trattamento con la luce.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.7k visite dal 19/05/2015.
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