Integrazione con vitamina d

Gentilissimi,

mi scuso se questa richiesta di consulto potrà apparire meno prioritaria rispetto ad altre maggiormente urgenti, ma provo comunque a porvi questa domanda:

recentemente l'AIFA ha dichiarato, in base alle ultime ricerche scientifiche riportate da fonti autorevoli, che gli integratori di vitamina D non servirebbero a nulla.


Io non capisco: in che senso?
Com'è possibile?


Sono alcuni anni che, nonostante l'esposizione solare in estate (per quel che è possibile - considerato che è necessario anche tutelare la propria pelle ed evitare le ore più calde del giorno), ho carenza cronica di vitamina D ematica, in genere arrivo in pieno inverno a soli 10 ng/ml.
Insomma, molto bassa!
In sintesi, io mi sentivo sicuro assumendo l'integratore prescritto dalla mia dottoressa, tant'è che ogni anno arrivo serenamente anche a 90-100 ng/ml, un miracolo praticamente.


Però ora, dopo aver letto questa strana notizia, mi sono spaventato: gli integratori servono o no?
Non riescono a sostituirsi alla produzione endocrina naturale di vitamina D?
Sono molto confuso.


Grazie a chi potrà, eventualmente, rispondermi anche con poche o minime rassicurazioni.

Un saluto
[#1]
Prof. Bruno Silvestrini Farmacologo 152 5 37
Paziente 283523
Caro Signore, la Nota 96 dell’AIFA non dice che gli integratori di vitamina D non servono. Riafferma il principio generale che le vitamine servono nella prevenzione e trattamento delle malattie causate dalla loro carenza . Una carenza che si manifesta e si rivela primariamente a carico di particolari tessuti e organi (D ossa, A occhio, B sistema nervoso, ecc.), ma poi coinvolge tutto l’organismo. Per esempio, la vitamina D è coinvolta anche nei processi mentali, con particolare riguardo al tono dell’umore e alla depressione.
Ciò premesso, le vitamine non servono e possono essere velenose se usate in dosi abnormi in affezioni o condizioni non legate alla loro mancanza. Dosis facit venenum. Questo pericolo è particolarmente elevato con le vitamine liposolubili, che tendono ad accumularsi. Un caso classico è l’azione teratogena e cancerogena della vitamina A.
Questo ci dicono i documenti AIFA, ma vanno letti con attenzione, spremendone il significato. Io ho trattato la materia diverse volte anche su MedicitaliA, ma evidentemente lei non mi legge.
Cordiali saluti

Medico, Prof. On. Farmacologia, Univ. Sapienza, Roma
Pres. RIPRO, Impresa del Farmaco Naturale
www.irimedidelprofessore.com/prodotto/riprosnello/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della gentile e chiara risposta.
In realtà non avevo trovato alcun suo articolo in merito, ora cercherò meglio.
Per tutto il resto: sì, è che quando si è confusi o in preda all'ansia si fa più fatica ad analizzare correttamente le fonti.
Questa notizia mi aveva mandato in shock, tutto qua!
Cordiali saluti a lei e ancora grazie
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