Può una diagnosi psichiatrica non specialistica influire sulla patente?

Salve, ho seguito un percorso di cura in privato secondo una diagnosi e una prescrizione fatta da un pediatra abilitato alla psicoterapia e che ha seguito corsi di perfezionamento e convegni in psichiatria, quindi non specialista, consigliatomi da una psicologa indicatami dal medico di base.
Dopo approfondite ricerche ho scoperto che ho diritto alla cancellazione dei dati sanitari che derivano dalla richiesta della pensione di invalidità per trattamento illecito e assenza di base giuridica in quanto un certificato per pensione di invalidità può essere stilato solo da specialisti in psichiatria presso i CIM.
Inoltre non c'è mai stata una presa in carico presso il CIM ma è stato stilato lì il certificato dal pediatra che operava sia nel pubblico come dirigente sia nel privato come psichiatra.

A parte questo, che è materia di diritto alla privacy, e competenza di un avvocato, a meno che non si voglia gestire la richiesta di cancellazione autonomamente precisando i punti del GDPR, dovrei dichiarare il disturbo mentale al rinnovo patente.
Dunque c'è e c'è stata una condizione medica?
Non basta la mancata specializzazione del medico, e l'operare abbastanza anomalo, ad escludere una condizione medica?
È attendibile la diagnosi del pediatra?
Ho pensato a una cancellazione dei dati, se può essere totale, anche dai sistemi tecnici, perchè prendere una misura di contestazione a quella che può essere un'irregolarità, ad esempio con un nuovo certificato di assenza di disturbi mentali, mi sembra un po' "inutile".
So che per il codice della strada condizioni patologiche non attuali possono essere omesse.
Sicuramente, cosa che è materia vostra, questa irregolarità è un problema propriamente medico-legale perchè a livello giuridico un medico non specialista in psichiatria non può stilare un certificato ai fini di pensione di invalidità ma a livello medico, quindi relativamente alla valutazione dell'idoneità alla guida?