Tiroidite di Hashimoto - idoneità vigili del fuoco

Egregi e Stimabili Dottori,

come da titolo, vorrei porvi un quesito che mi toglie il sonno.

Ho da poco concluso un concorso pubblico per il reclutamento nei vigili del fuoco ( Decreto Ministeriale 676 del 2016), dove sono risultato idoneo a tutte le prove, con inserimento nella graduatoria nazionale.

Mi è stata diagnosticata nel 2012 la tiroidite di Hashimoto, che da allora e tutt’ora nel presente, i medici che mi seguono (ASL), hanno considerato in eutiroidismo e quindi senza bisogno di assunzione di ormone.

Nel bando di concorso si fa riferimento, per i parametri fisici da rispettare, a diversi decreti: D.lgs 78 del 2008 ; D.lgs 217 del 2005 ; Dpr 207 del 2015 etc.

Vorrei chiedervi se, secondo i provvedimenti citati, e quelli di cui non sono a conoscenza, questa mia condizione potrebbe causare causa di esclusione alle future visite mediche.

E se, il mio avere l’esenzione 056 presso l’ASL è, o potrebbe essere causa di conoscenza preventiva da parte del Ministero, del mio stato di salute.

E se ci sarebbero gli estremi per un ricorso, vista la mia situazione di eurotiroidismo, che non necessita per il momento di terapia farmacologica sostitutiva.

Vi ringrazio di cuore in anticipo.
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

per quanto è a mia conoscenza durante la procedura concorsuale per ammissione ai Vigili del Fuoco sui concorrenti che hanno superato la prova culturale e le prove fisiche vengono effettuati accertamenti psico-fisici e attitudinali mediante i quali la commissione esaminatrice valuta la condizione psico fisica dei candidati, oltre che le loro attitudini a ricoprire il ruolo per cui dovranno operare.
La commissione verifica quindi che ogni concorrente possieda un profilo sanitario base, per cui risulta idoneo e può essere avviato alle fasi successive del concorso.

Gli accertamenti sanitari consistono in analisi di laboratorio, visite mediche generiche e specialistiche, che servono a stabilire il profilo sanitario di ciascun concorrente, verificando ogni sua qualità anatomico-funzionale, fra le seguenti caratteristiche: psiche (PS); costituzione (CO); apparato cardio circolatorio (AC); apparato respiratorio (AR); apparati vari (AV); apparato osteo artro muscolare superiore (LS); apparato osteo artro muscolare inferiore (LI); vista (VS); udito (AU).
Per ogni qualità, vengono espressi dei coefficienti da 1 (condizioni perfette) a 4 (condizioni pessime); per essere idoneo e proseguire il concorso, il candidato deve ottenere in ogni qualità un coefficiente 1 o 2; altrimenti, se presenta un coefficiente 3 o 4, il candidato viene escluso.
Tale profilo psico-fisico deve essere conservato non solo per tutto il periodo di espletamento del concorso, ma anche per tutta la durata del corso di formazione preliminare all'inserimento nel corpo dei Vigili del Fuoco.

Se Lei ha superato tali fasi del concorso, senza essere escluso, significa che le condizioni psico-fisiche riscontrate dalla commissione esaminatrice non comportano la presenza di un profilo sanitario con coefficienti 3 oppure 4; le caratteristiche che eventualmente avrebbero portato all'esclusione riguardano la voce AV (apparati vari), fra cui viene compreso il sistema endocrino-ormonale.

Piuttosto, il problema che potrebbe insorgere è quello della mancata dichiarazione dell'infermità in qualcuno dei questionari per l'ammissione al concorso; in tale caso non potrebbe addursi nemmeno la buona fede della mancata conoscenza dell'infermità stessa, dal momento che Lei fruisce di un esenzione per patologia nel SSN, esenzione che viene rilasciata a domanda dell'interessato.

Per quanto è a mia conoscenza, il Ministero dell'Interno potrebbe acquisire informazioni, che attualmente sono riservate, soltanto in caso di inchiesta per ricorso di altri candidati esclusi o superati in graduatoria.

Per quanto attiene alla future visite mediche che sosterrà, l'aspetto che potrebbe incidere sulla non idoneità è la condizione clinica, non soltanto riguardante il quadro ormonale tiroideo, ma anche gli organi ed apparati che possono essere implicati (presenza di gozzo, oftalmopatia) ed eventuali co-morbilità (quali gastrite cronica atrofica, anemia perniciosa, anemia emolitica autoimmune, ipoparatiroidismo, vitiligine, diabete mellito tipo 1, morbo di Addison, miastenia gravis, celiachia).

Per quanto riguarda infine l'eventuale ricorso avverso un provvedimento di non idoneità, è mio parere che prima di ipotizzarlo è indispensabile avere conoscenza e lettura del provvedimento stesso.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Mascotti,

La ringrazio per la Sua celere risposta.

A fronte della sua replica, credo di dover integrare il mio primo intervento con ulteriori dettagli qui di seguito:
- ho superato le prove preselettive, le prove fisiche e il colloquio orale, e la graduatoria che è stata da poco approvata mi vede in una posizione per la quale, il mio tempo di attesa stimabile, per essere convocato a visita, è al'incirca 2-3 anni;

- l'unica certificazione medica che ho dovuto produrre è stata l'attestazione di idoneità all'attività sportiva agonistica, presentata nell'imminenza delle prove fisiche da svolgere; non mi è stato somministrato nessun questionario riguardo le mie condizioni generali di salute.

- (...) "ma anche gli organi ed apparati che possono essere implicati (presenza di gozzo, oftalmopatia) ed eventuali co-morbilità (quali gastrite cronica atrofica, anemia perniciosa, anemia emolitica autoimmune, ipoparatiroidismo, vitiligine, diabete mellito tipo 1, morbo di Addison, miastenia gravis, celiachia)" -> in 6 anni di visite, a parte il gozzo, nessun medico mi ha mai neanche menzionato una di queste patologie correlate; solo pochi mesi fa una nuova dottoressa dell'ASL mi ha prescritto analisi per la celiachia, di cui avrò i risultati lunedì (mi chiedo se già la cielachia da sola sia causa di esclusione;

- allo stato attuale delle cose, Lei ritiene opportuno evitare il rinnovo dell'esenzione per patologia cronica autoimmune 056 (di cui ho usufruito solo nell'arco 2016 -2017), uscire dal sistema SSN, e affidarmi ad un endocrinologo privato? E soprattutto, ritiene legittima la mia preoccupazione alla ricerca di un profilo di medico legale che mi accompagni in questo percorso d'attesa fino al giorno delle visite mediche?

Distinti saluti.
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

esprimo pareri personali soggettivi, ovviamente con un valore assai relativo (chiunque potrebbe sostenere il contrario, e magari avere ragione):
- il rinnovo dell'esenzione ticket non aggiunge nulla a quanto già fatto, poichè non significa compromissione psico-fisica;
- effettuare le visite e gli esami in privato secondo me non ha significato, perché oramai il Suo nome risulta nelle liste degli esenti ticket per patologia
- l'assistenza di un medico legale esperto nei giudizi di idoneità psico-fisica (magari un medico militare) può servirLe soltanto in un'ottica futura, ovvero se Le dovessero prospettare un'esclusione per non idoneità fisica.

In bocca al Lupo, ed ancora Distinti Saluti.
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