Infortunio sul lavoro e grado di menomazione

Buonasera Dottore,
nel gennaio 2018 in seguito ad un infortunio sul lavoro (schiacciamento polso sx) mi viene diagnosticata un’infrazione della base del 1 metacarpo su sfondo di avanzate manifestazioni di rizoartrosi.
Un mese dopo le cure del caso ( doccia gessata, ultrasuoni, ect) l' Inail ha chiuso la pratica e sono rientrata al lavoro ( sono dipendente pubblica) in quanto guarita dal trauma ma non dalla rizoartrosi che rimane affar mio.
Dal giorno del trauma a tutt’oggi la base del pollice è sempre rimasta gonfia (a volte più a volte meno ) e se faccio alcuni movimenti ho fitte di dolore acuto che migliorano mettendo il tutore.
Tutta la problematica nasce dal fatto che prima del trauma non avevo nessun sintomo ed è come se la frattura mi avesse scatenato la sintomatologia della rizoartrosi che, secondo uno specialista della mano che mi ha visitato, sarebbe da operare visto lo stadio avanzato !
Dietro ad un vostro precedente e prezioso consulto/consiglio mi sono rivolta ad un patronato per il riconoscimento del danno biologico e lo scorso novembre l’Inail tramite lettera mi ha comunicato quanto segue:

SI COMUNICA CHE E’STATA ACCERTATA UNA MENOMAZIONE DELL’INTEGRITA’ PSICO-FISICA CHE NON DA DIRITTO AD INDENNIZZO IN CAPITALE NE A COSTITUZIONE DI RENDITA PERCHE’ NON RAGGIUNGE IL GRADO MINIMO INDENNIZZABILE PREVISTO DAL DGL 38 DEL 23/02/2000.
LA MENOMAZIONE ACCERTATA E’ LA SEGUENTE:
TUMEFAZIONE DOLOROSA DELLA TRAPEZIOMETACARPALE SINISTRA IN RIZOARTROSI
Grado accertato 003% Grado complessivo 003%

IL PRESENTE PROVVEDIMENTO VIENE EMESSO A SEGUITO DI COLLEGIALE MEDICA

E quindi? Cosa significa? Capisco che non ho diritto a nessun indennizzo economico ma a cosa mi serve questo grado di menomazione? E se la mia situazione clinica peggiorasse? Si può riaprire l’infortunio? E a che pro?
Grazie se potrà aiutarmi a capire meglio.
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Dr. Pietro Rinella Medico legale 249 21
Se la situazione clinica peggiorasse, ma solo per gli esiti del trauma, è possibile riaprire la pratica, ma sarà assai difficile dimostrarlo

Dott. Pietro Rinella