Protusione discale spazio intersomatico l5-s1

Salve, mi è stata riscontrata a livello dello spazio intersomatico L5-S1, protusione discale posteriore mediana che impronta il sacco durale.
Cono midollare e segnale nella norma.
Canale vertebrale di ampiezza ridotta.
Non visibilità di lesioni focali ossee.
Questo è il risultato della RM, che ho effettuato in luglio di quest'anno, dopo essere rimasto "bloccato" con la schiena, probabilmente a causa di sforzo, freddo e altri stress subiti nel periodo.
Premetto che il mio lavoro mi fa stare a lungo in piedi e a camminare, andavo in palestra due volte la settimana e apnea subacquea una volta la settimana per 3/4 ore.
Sono anni che a causa dell'altezza (185cm) raggiunta in giovanissima età (13 anni)ho una postura scorretta e fastidi alla zona lombare (ho avuto un blocco della schiena alcuni anni fa ma poi più niente).
IL dolore del fenomeno acuto era intenso e si propagava lungo la gamba sx come nella sciadalgia, era tale da non poter effettuare quasi nessun movimento.
Sono stato trattato con fans e miorilassanti per ben 10gg ma il dolore non è completamente scomparso.
Ho cessato la palestra e alleggerito il lavoro ma sono mesi che, nonostante l'osteopata e un inizio di fisioterapia consigliatami dal fisiatra, continuo ad essere sul punto di bloccarmi.
Ho avuto altri due eventi, da luglio, di riacutizzazione del fenomeno ma con dolore più concentrato sulla zona lombare che sulla gamba.
Ho necessità di trovare una soluzione al problema e non so neanche a chi rivolgermi, ortopedico o neurochirurgo o altro (il mio medico di base è totalmente incompetente nel suo lavoro) né come affrontare il problema (se con operazione, ozonoterapia, agopuntura o qualunque altro metodo esistente).
Vi prego di rispondermi, non riesco ad uscire da questa situazione!
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,

lo studio RM ha rilevato una protrusione mediana, che non costituisce un'ernia discale. Premesso che senza visionare l'esame è difficile darle un parere, sembra che al momento l'intervento chirurgico non sia la prima opzione. Tuttavia credo che sarebbe opportuno che si sottoponesse ad una valutazione clinica per verificare se sono presenti segni clinici di irritazione radicolare. Qualora tali segni siano assenti, le cure fisiche (FKT, ginnastica posturale) e la terapia antinfiammatoria sono le opzioni di scelta.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la concisione e la solerzia della risposta, volevo a questo punto solo chiederle a quale tipo di specialista rivolgermi per la valutazione clinica, se ad un neurochirurgo, ad un ortopedico o altro.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Un neurochirurgo o un ortopedico specialista in chirurgia vertebrale sono idonei al suo problema.
Cordialità,
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo, la ringrazio di tutto.