Sciatalgia e deficit motorio al piede

Da circa 4 giorni sto soffrendo di una forte sciatalgia.
Il dolore è comparso improvvisamente la notte, corre lungo la gamba sinistra e sin da subito è stato accompagnato da una sensazione di formicolio al piede.
Dopo nemmeno 24 ore dall'insorgenza del disturbo, ho perso parte della mobilità del piede sinistro: riesco a muovere la punta delle dita ma non riesco a sollevare il piede.
A seguito di questo problema, su consiglio del medico curante mi sono recato al pronto soccorso dove sono stato visitato prima da un ortopedico e poi da un neurologo che hanno ipotizzato la presenza di un'arnia discale e mi hanno prescritto una RMN (che ho già prenotato e dovrò eseguire la prossima settimana).
Dopo la terapia antidolore iniziata al pronto soccorso e proseguita a casa (a base di Lyrica e iniezioni di Voltaren) il dolore si è molto attenuato ma la mobilità del piede è sempre compromessa tanto che fatico a camminare. Il neurologo mi ha anche prescritto una terapia a base di cortisone ma per adesso non la posso iniziare perchè ho in corso anche un episodio di herpes zoster (alla spalla sinistra).

Volevo chiedere due cose: ho letto che in caso di deficit motorio è necessario intervenire, anche chirurgicamente, con una certa urgenza. Volevo chiedere cosa si intende con urgenza; la RMN l'ho già prenotata e la farò a giorni, ma in questo periodo di feste natalizie prima di potermi sottoporre ad una eventuale visita neurochirurgica potrebbero passare anche un ventina di giorni. Ho paura che nel frattempo si instauri un danno neurologico che mi porti a un deficit motorio permanente al piede.

Eppoi, è possibile che questo episodio improvviso si sciatalgia sia in qualche modo legato all'herpes zoster in corso da circa 15 giorni? L'herpes si è manifestato sulla spalla, non mi ha dato particolari disturbi se non un pò di dolore in loco e la tipica eruzione cutanea. Prima d'ora non ho mai sofferto di schiena e questa improvvisa insorgenza delle sciatalgia proprio dopo una ventina di giorni passati con l'herpes mi pare una coincidenza strana.

Grazie sin da ora a chi mi risponderà.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
l'intervento chirurgico per un'ernia discale lombare riveste carattere d'urgenza allorchè è presente un deficit motorio.
Per tale motivo mi appare strano che in Pronto Soccorso i colleghi non abbiano effettuato una TC in urgenza, se non era disponibile la RM, dato che con la TC avrebbero confermato o no il loro sospetto diagnostico.

Non credo che la verosimile ernia abbia un nesso di causa con l'herpes e comunque l'urgenza è tale a prescindere.
Se per effettuare la RM è questione di pochi giorni, può attendere.
Se la RM mostrerà la presenza dell'ernia, verosimilmente espulsa in L4-L5, dovrà poi contattare il neurochirurgo per concordare ricovero e intervento prima possibile.

Nel frattempo sarà utile evitare sollecitazioni alla colonna vertebrale come sollevare pesi, assumere posture non corrette ecc.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali slauti



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Utente
Utente
Dott. Migliaccio la ringrazio per la pronta risposta.

La RMN è già prenotata e la farò tra tre giorni. Per l'eventuale visita neurochirurgica (a questo punto privata) nella migliore delle ipotesi dovrò aspettare dopo le feste natalizie, quindi almeno 7-8 giorni da oggi.

Per quanto riguarda il pronto soccorso, in realtà ci sono stato due volte nella stessa giornata. Nella prima struttura mi han consigliato di rivolgermi ad un ospedale più grande perchè non c'era la possibilità di farmi visitare da uno specialista. Mi sono rivolto allora ad una struttura più grande, e lì son stato visitato sia dall'ortopedico che dal neurologo. Però non dal neurochirurgo, che in quella struttura non c'era. In nessun caso mi han comunque proposto l'esecuzione in urgenza di TAC o altro, mi hanno solo praticato una terapia per il dolore e rimandato a casa con l'indicazione di stare a riposo e sottopormi prima possibile ad una RMN.

Spero proprio che la cosa non mi crei problemi.
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Utente
Utente
Volevo aggiornare la mia situazione.

Sono riuscito ad eseguire in pochi giorni sia una RMN vertebrale che una visita dal neurochirurgo.
L'esame ha evidenziato una piccola ernia L5-S1 ma a detta dello specialista questa ernia è troppo piccola per giustificare il deficit motorio al piede, a suo giudizio dovrebbe al massimo dare qualche dolore lombare.
A questo punto il neurochirurgo mi ha paventato la possibilità di una neuropatia provocata dall'herpes zoster e mi ha prescritto una terapia con Liometacen fiale per sette giorni, Trofigard una compressa al dì per 30 giorni e in caso di persistenza del dolore 2 compresse al giorno di Lyrica.
Mi ha anche prescritto l'esecuzione di una elettromiografia invitandomi a ritornare per una nuova visita una volta eseguito l'esame.
Inoltre secondo lo specialista c'è la possibilità che il nervo sia stato danneggiato e di conseguenza mi debba rassegnare a tenermi il piede in queste condizioni. Fino a quando non avrò fatto l'esame non ne avrò la certezza ma il solo pensiero di dover passare il resto dei miei giorni con un piede bloccato mi getta nel panico visto che fatico a deambulare e pure a guidare l'auto e non so proprio come potrò lavorare in queste condizioni.

Ma davvero è possibile perdere la funzionalità di un arto in così poco tempo? In fin dei conti il dolore alla gamba e il deficit motorio c'è l'ho da nemmeno 10 giorni e non è che ci abbia dormito su visto che in questo lasso di tempo sono stato visto da un ortopedico, un neurologo e un neurochirurgo, ho fatto la risonanza ed ho seguito alla lettera tutte le terapie che mi sono state prescritte, a partire da quelle per l'herpes.

Scusate per lo sfogo ma sono davvero molto preoccupato.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non posso pronunciarmi più di tanto senza vedere la RM e senza un esame clinico obiettivo.
Sembra poco probabile che l'herpes possa provocare un deficit così preciso con sofferenza della sola radice L5 (impossibilità a sollevare il piede).
L'elettromiografia serve a poco, dato che il deficit è chiaramente riferibile alla sofferenza di L5.

Le dimensioni dell'ernia sono anch'esse poco signicative perché non solo un'ernia voluminosa può dare un deficit motorio, ma anche una molto piccola, a seconda del rapporto con la radice.

Per quanto riguarda la prognosi per il recupero della funzionalità del piede, dovrebbe essere buona se il deficit è comparso da qualche settimana, a patto che si rimuova la causa che lo sostiene.

Cordialmente
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Utente
Grazie dott. Migliaccio, proverò a sentire anche un secondo parere. Spero proprio di poter risolvere in modo positivo il mio problema.
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Utente
Utente
Volevo aggiornare la mia situazione (e sfogarmi un pò...)..

L'esito dell'elettromiografia richiesta dal neurochirurgo parla di sofferenza allo SPE di probabile origine L5-S1. Il nervo mantiene la conduzione se sollecitato per via anteriore. Nonostante l'esito dell'esame, il neurochirurgo rimane fedele alla sua prima diagnosi e ribadisce che una protusione vertebrale di quelle dimensioni non è di sicuro sufficiente a giustificare il problema. Mi prescrive una terapia a base di cortisone e mi invita a sentire un fisiatra per pianificare un piano di riabilitazione.

Dietro consiglio del medico curante mi sono allora rivolto ad un ortopedico, specializzato in problemi lombari. Anche questo specialista concorda con la diagnosi del neurochirurgo e sospettando un possibile problema locale (cisti o artrosi) richiede l'esecuzione di una RMN al ginocchio e alla gamba

Eseguo anche questa RMN che però non evidenzia nulla di anomalo. Visto l'esame, l'ortopedico mi invia nuovamente da un neurologo (avevo già fatto una visita appena sorto il problema) per valutare la possibilità di eventuali "cause neurologiche centrali" (non ho ben capito cosa intendesse con questa cosa).

Proprio oggi sono stato dal neurologo consigliatomi dall'ortopedico e questi invece mi dice che è inutile cercare da altre parti, una sofferenza neurologica specifica di questo tipo è per forza originata dalla piccola protusione L5-S1. In pratica dissente in toto dal parere del neurochirurgo e dell'ortopedico e mi invita a tornare nuovamente da un neurochirurgo, ovviamente diverso da quello che mi visto in precedenza.

Praticamente dopo un mese di esami e visite (che mi sono costate una piccola fortuna) sono tornato al punto di partenza, senza ancora sapere cos'è che mi sta provocando il problema al piede. L'unica certezza è che intanto il piede continuo a non alzarlo, come il primo giorno e intanto un mese è passato.

Inutile dire che sono abbastanza demoralizzato da questa situazione.

E a questo punto non so nemmeno cosa fare.

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Cosa vuole che Le dica. Più tempo passa più il deficit del piede si aggraverà.Credo che si stia perdendo tempo.