Nevralgia del trigemino
Salve avrei bisogno di un consiglio. Dopo esame rm viene diagnosticato conflitto neurovascolare tra arteria cerebellare inferiore e tronco comune del trigemino di dx.
In cura con farmaci elettivi dal 2012 riscontro efficacia per un po'...
L'anno scorso -2016- il calvario: i farmaci cessano di svolgere la loro funzione e arrivo in condizioni estreme all'intervento per me "salvavita" denominato termorizotomia percutanea a radiofrequenza.
Il peggioramento è stato talmente repentino che non riuscivo nemmeno a deglutire senza avere scariche elettriche di intensità fortissima.
L'intervento mi ha salvato letteralmente!!!
Sono trascorsi 10 mesi e incomincio di nuovo lentamente a riprendere sensibilità facciale
Le branche interessate sono la prima e la seconda.
Questa è la premessa, ora le domande.
- Devo incominciare a preoccuparmi nuovamente? Non appena avrò completamente riacquistato la sensibilità facciale, le scosse torneranno immediatamente a rovinarmi la vita?
- Il neurochirurgo mi ha consigliato l'intervento di decompressione neuro-vascolare a ragion veduta ovviamente...ma se ho capito bene non è detto che nel tempo la patologia non recidivi ancora. Sinceramente ho un po' paura e quindi dico: ha senso sottopormi a questo tipo di intervento (con tutti i rischi che ne conseguono) se poi il rischio che il dolore si ripresenti esiste? Non sarebbe meglio l'intervento percutaneo ogni qualvolta il problema si ripresenti?
- Esiste la possibilità che la patologia regredisca spontaneamente come per miracolo? Il conflitto neuro-vascolare si determina alla nascita e poi si estrinseca in un dato momento della vita o è un fenomeno che può accadere all'improvviso nei cambiamenti del corpo umano?
- E soprattutto...io tra pochi giorni parto in ferie....posso partire tranquillo? :) Sdrammatizzo....
In attesa di risposta porgo i miei più sinceri saluti.
In cura con farmaci elettivi dal 2012 riscontro efficacia per un po'...
L'anno scorso -2016- il calvario: i farmaci cessano di svolgere la loro funzione e arrivo in condizioni estreme all'intervento per me "salvavita" denominato termorizotomia percutanea a radiofrequenza.
Il peggioramento è stato talmente repentino che non riuscivo nemmeno a deglutire senza avere scariche elettriche di intensità fortissima.
L'intervento mi ha salvato letteralmente!!!
Sono trascorsi 10 mesi e incomincio di nuovo lentamente a riprendere sensibilità facciale
Le branche interessate sono la prima e la seconda.
Questa è la premessa, ora le domande.
- Devo incominciare a preoccuparmi nuovamente? Non appena avrò completamente riacquistato la sensibilità facciale, le scosse torneranno immediatamente a rovinarmi la vita?
- Il neurochirurgo mi ha consigliato l'intervento di decompressione neuro-vascolare a ragion veduta ovviamente...ma se ho capito bene non è detto che nel tempo la patologia non recidivi ancora. Sinceramente ho un po' paura e quindi dico: ha senso sottopormi a questo tipo di intervento (con tutti i rischi che ne conseguono) se poi il rischio che il dolore si ripresenti esiste? Non sarebbe meglio l'intervento percutaneo ogni qualvolta il problema si ripresenti?
- Esiste la possibilità che la patologia regredisca spontaneamente come per miracolo? Il conflitto neuro-vascolare si determina alla nascita e poi si estrinseca in un dato momento della vita o è un fenomeno che può accadere all'improvviso nei cambiamenti del corpo umano?
- E soprattutto...io tra pochi giorni parto in ferie....posso partire tranquillo? :) Sdrammatizzo....
In attesa di risposta porgo i miei più sinceri saluti.
[#1]
Buongiorno,
Rispondo per punti...
- Devo incominciare a preoccuparmi nuovamente? Non appena avrò completamente riacquistato la sensibilità facciale, le scosse torneranno immediatamente a rovinarmi la vita?
Benchè il tasso di recidive possa essere abbastanza sostenuto per il tipo di patologia non è assolutamente detto che torni la nevralgia.
- Il neurochirurgo mi ha consigliato l'intervento di decompressione neuro-vascolare a ragion veduta ovviamente...ma se ho capito bene non è detto che nel tempo la patologia non recidivi ancora. Sinceramente ho un po' paura e quindi dico: ha senso sottopormi a questo tipo di intervento (con tutti i rischi che ne conseguono) se poi il rischio che il dolore si ripresenti esiste? Non sarebbe meglio l'intervento percutaneo ogni qualvolta il problema si ripresenti?
Concordo con il neurochirurgo a cui ha fatto riferimento. L' intervento in un paziente giovane quanto lei garantisce migliori risultati con rischi accettabili e con tassi di recidiva inferiori a quelli del trattamento percutaneo che comunque non è esente da rischi e non si può ripetere ogni qual volta compare il sintomo.
- Esiste la possibilità che la patologia regredisca spontaneamente come per miracolo? Il conflitto neuro-vascolare si determina alla nascita e poi si estrinseca in un dato momento della vita o è un fenomeno che può accadere all'improvviso nei cambiamenti del corpo umano?
E' alquanto improbabile; finchè il conflitto sarà presente difficilmente si disinnescherà spontaneamente questo cortocircuito nevralgico. Ciò che è possibile ed augurabile è che si riduca la frequenza degli episodi.
- E soprattutto...io tra pochi giorni parto in ferie....posso partire tranquillo?
PARTA TRANQUILLO, LE FERIE NON POSSONO CHE FARLE BENE
Cordialmente,
NM
Rispondo per punti...
- Devo incominciare a preoccuparmi nuovamente? Non appena avrò completamente riacquistato la sensibilità facciale, le scosse torneranno immediatamente a rovinarmi la vita?
Benchè il tasso di recidive possa essere abbastanza sostenuto per il tipo di patologia non è assolutamente detto che torni la nevralgia.
- Il neurochirurgo mi ha consigliato l'intervento di decompressione neuro-vascolare a ragion veduta ovviamente...ma se ho capito bene non è detto che nel tempo la patologia non recidivi ancora. Sinceramente ho un po' paura e quindi dico: ha senso sottopormi a questo tipo di intervento (con tutti i rischi che ne conseguono) se poi il rischio che il dolore si ripresenti esiste? Non sarebbe meglio l'intervento percutaneo ogni qualvolta il problema si ripresenti?
Concordo con il neurochirurgo a cui ha fatto riferimento. L' intervento in un paziente giovane quanto lei garantisce migliori risultati con rischi accettabili e con tassi di recidiva inferiori a quelli del trattamento percutaneo che comunque non è esente da rischi e non si può ripetere ogni qual volta compare il sintomo.
- Esiste la possibilità che la patologia regredisca spontaneamente come per miracolo? Il conflitto neuro-vascolare si determina alla nascita e poi si estrinseca in un dato momento della vita o è un fenomeno che può accadere all'improvviso nei cambiamenti del corpo umano?
E' alquanto improbabile; finchè il conflitto sarà presente difficilmente si disinnescherà spontaneamente questo cortocircuito nevralgico. Ciò che è possibile ed augurabile è che si riduca la frequenza degli episodi.
- E soprattutto...io tra pochi giorni parto in ferie....posso partire tranquillo?
PARTA TRANQUILLO, LE FERIE NON POSSONO CHE FARLE BENE
Cordialmente,
NM
Dr. Nicola Marengo
nicolamarengo@icloud.com
AOU Cittá della Salute e della Scienza di Torino
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta! La mia preoccupazione maggiore, torno a ribadire, è legata essenzialmente al fatto che inizio ad avvertire un ritorno della sensibilità facciale.
Ma chi mi ha operato mi ha detto che è normale e che il dolore se si ripresenterà, non lo farà subito e con quella intensità...anche se non è che ne sia particolarmente convinto.
Ho paura!
Tenterò di godermi le ferie....
Ma chi mi ha operato mi ha detto che è normale e che il dolore se si ripresenterà, non lo farà subito e con quella intensità...anche se non è che ne sia particolarmente convinto.
Ho paura!
Tenterò di godermi le ferie....
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 21/07/2017.
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