Alta frequenza

Salve, sono una ragazza di 30 anni che gode di ottima salute generale.
ciò premesso il problema che espogno riguarda la frequenza cardiaca che supererebbe i 140 battiti a riposo se non fosse che prendo il betabloccante che lo riporta a 110-120 a riposo.
ho eseguito ogni sorta di esame cardiologico, indagato su tiroide ed ormoni, esami al sangue: sono perfetti.
cosa posso fare? in passato ho sofferto di ansia e fame d'aria.
la terapia costante farmacologica è salutare o non è alla lunga sostenibile senza rischi?
grazie per l'attenzione.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Anche se in ritardo il mio parere è che lei possa presentare una tachicardia sinusale inappropriata. Normalmente il nostro cuore batte svelto solo in risposta a determinate circostanze e quindi in maniera motivata. Se batte svelto in maniera immotivata ed è sinusale, cioè l'origine del battito è quella fisiologica, l'esclusione di cause cardiache ed anche extracardiache di accelerazione del battito, come nel suo caso, permette di formulare la diagnosi che le ho menzionato. Il betabloccante che utilizza, se come sembra da la risposta voluta, è il farmaco più indicato.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
Buon giorno,
Adesso, sono in Gravidanza.
per tenere sotto controllo la tachicardia prendevo il beta-bloccante atenololo, sospeso all'istante (per fortuna senza conseguenze anzi la frequenza cardiaca è diminuita scendendo sui 90 battiti/minuto) dopo 2 settimane dal concepimento.
con mio marito leggiamo però, e il medico lo conferma, i gravi rischi per il feto se il farmaco viene assunto al concepimento e nelle prime settimane.
i Rischi sarebbero per la malformazione del cuore e/o dell'aorta.
ma in che percentuale e che tipo di malformazioni considerato il dosaggio di 3/4 di pillola da 50mg ?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Da quanto mi risulta l'atenololo e anche gli altri betabloccanti non hanno un effetto teratogeno (quindi non sono responsabili di malformazioni dirette del feto), ma può dar luogo, anche in maniera importante, a riduzione del peso corporeo neonatale e può predisporre il feto a un ritardo nello sviluppo e per questo và evitata la sua assunzione al momento del concepimento e/o durante il primo trimestre e comunque in gravidanza. 3/4 di cpr da 50 mg di atenololo equivalgono a 37.5 mg che, seppur pochi, possono comunque dar luogo agli effetti descritti.
Saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta


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dopo
Attivo dal 2009 al 2018
Ex utente
Scusi dott.re avrei ancora dei dubbi.
lei accenna alla "possibilità" di "ritardi nello sviluppo".
vorrei approfondire al riguardo, se possibile, due aspetti :
1) La Gravità e tipologia di ritardi
2) Quanto aumenta la possibilità che si verifichino.
potrebbe delucidarmi su questi 2 punti o indicarmi del materiale o articoli che ne parlano?

grazie ancora