Impianto cocleare per curare infezione interna orecchio
Buonasera Dottori,
Gentilmente vorrei chiedervi un consulto per un problema che nell'ultimo anno si ripresenta spesso a mia madre di 66 anni.
Fin dall'età di 35 anni, per cause congenite mia madre utilizza apparecchi acustici ambo lati riuscendo a recuperare il minimo indispensabile per essere autosufficiente nella vita quotidiana.
Situazione che bene o male peggiora sensibilmente di anno in anno.
Da circa un anno e mezzo è sorta un'infezione interna all'orecchio medio che al momento (esami alla mano) risulta circoscritta e non ha portato a nessuna erosione interna con conseguente rischio espansione di questa infezione.
In più episodi questa infezione è stata curata con gocce di penicillina e antibiotici.
Cercando di risolvere questo problema in maniera definitiva abbiamo consultato diversi dottori e ricevuto ad oggi tre possibili scenari da valutare.
Qualcuno dice di non toccare nulla, in quanto l'infezione è contenuta e al momento non da segni di erosione.
Un altro parere è quello di intervenire assolutamente sull'infezione e inserire un tubicino all'interno dell'orecchio (non mi è ben chiaro tecnicamente dove) in modo da favorire l'areazione dell'orecchio e la fuoriuscita degli eventuali liquidi ad oggi fermi che potrebbero essere causa di questa infezione.
La terza ipotesi (in una clinica privata foniatrica fortemente specializzata) è quella di pulire chirurgicamente l'intera infezione e procedere con una timpano plastica, nello stesso tempo installando un impianto cocleare.
In questo caso l'orecchio andrebbe isolato internamente prelevando del grasso dal corpo di mia madre.
Mia madre davanti alle tre opzioni è molto indecisa. Della terza ipotesi è un pò preoccupata, propenderebbe per la seconda ma visto che comunque utilizza apparecchi acustici esterni credo che l'areazione dell'orecchio sarebbe sempre compromessa e non vorrei che per questo suo timore personale scartasse la soluzione più efficace.
Allo stesso tempo non vorrei spingere mia madre a fare un intervento troppo invasivo di cui dopo potrei pentirmi.
Ci sono secondo voi controindicazioni nel scegliere l'intervento chirurgico in timpano plastica con l'innesto dell'apparecchio cocleare ?
Cosa potreste consigliare in questo caso ?
Grazie infinite, saluti
Gentilmente vorrei chiedervi un consulto per un problema che nell'ultimo anno si ripresenta spesso a mia madre di 66 anni.
Fin dall'età di 35 anni, per cause congenite mia madre utilizza apparecchi acustici ambo lati riuscendo a recuperare il minimo indispensabile per essere autosufficiente nella vita quotidiana.
Situazione che bene o male peggiora sensibilmente di anno in anno.
Da circa un anno e mezzo è sorta un'infezione interna all'orecchio medio che al momento (esami alla mano) risulta circoscritta e non ha portato a nessuna erosione interna con conseguente rischio espansione di questa infezione.
In più episodi questa infezione è stata curata con gocce di penicillina e antibiotici.
Cercando di risolvere questo problema in maniera definitiva abbiamo consultato diversi dottori e ricevuto ad oggi tre possibili scenari da valutare.
Qualcuno dice di non toccare nulla, in quanto l'infezione è contenuta e al momento non da segni di erosione.
Un altro parere è quello di intervenire assolutamente sull'infezione e inserire un tubicino all'interno dell'orecchio (non mi è ben chiaro tecnicamente dove) in modo da favorire l'areazione dell'orecchio e la fuoriuscita degli eventuali liquidi ad oggi fermi che potrebbero essere causa di questa infezione.
La terza ipotesi (in una clinica privata foniatrica fortemente specializzata) è quella di pulire chirurgicamente l'intera infezione e procedere con una timpano plastica, nello stesso tempo installando un impianto cocleare.
In questo caso l'orecchio andrebbe isolato internamente prelevando del grasso dal corpo di mia madre.
Mia madre davanti alle tre opzioni è molto indecisa. Della terza ipotesi è un pò preoccupata, propenderebbe per la seconda ma visto che comunque utilizza apparecchi acustici esterni credo che l'areazione dell'orecchio sarebbe sempre compromessa e non vorrei che per questo suo timore personale scartasse la soluzione più efficace.
Allo stesso tempo non vorrei spingere mia madre a fare un intervento troppo invasivo di cui dopo potrei pentirmi.
Ci sono secondo voi controindicazioni nel scegliere l'intervento chirurgico in timpano plastica con l'innesto dell'apparecchio cocleare ?
Cosa potreste consigliare in questo caso ?
Grazie infinite, saluti
[#1]
Buongiorno,
non conosco a fondo la situazione quindi il mio parere non è vangelo...
Comunque a logica le posso dire che è saggio lasciare le ipotesi più invasive come ultima chance e partire gradualmente usando trattamenti più "leggeri".
Se non vi sono risultati passare allo step successivo.
Questo tuttavia è solo un ragionamento logico...
Buona giornata
non conosco a fondo la situazione quindi il mio parere non è vangelo...
Comunque a logica le posso dire che è saggio lasciare le ipotesi più invasive come ultima chance e partire gradualmente usando trattamenti più "leggeri".
Se non vi sono risultati passare allo step successivo.
Questo tuttavia è solo un ragionamento logico...
Buona giornata
Dr. GIANCARLO CASSANI
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Cassani,
La ringrazio molto per la risposta, è da circa due anni che mia madre è costretta a arginare l'infezione con gocce di penicillina ma questa soluzione sembra non stia risolvendo il suo problema in modo duraturo e si ripresenta poi a distanza di qualche mese con le relative preoccupazioni e disagi legati all'equilibrio.
La nostra ricerca era finalizzata a trovare, se possibile, una soluzione definitiva ma volevamo capire i rischi legati ad un intervento più invasivo come quello dell'impianto cocleare.
Se mi permette vorrei provare a farle un'altra domanda che potrebbe esserci utile.
A seguito dell'intervento per l'impianto cocleare, l'infezione nell'orecchio medio potrebbe ripresentarsi nuovamente oppure in virtù a questo tipo di intervento l'orecchio viene messo in sicurezza ?
Non parlo dal punto di vista della funzione udita che cmq sarebbe in parte recuperata dall'impianto ma dal punto di vista dell'igiene stesso dell'apparato uditivo.
Le porgo cordiali saluti.
Grazie.
La ringrazio molto per la risposta, è da circa due anni che mia madre è costretta a arginare l'infezione con gocce di penicillina ma questa soluzione sembra non stia risolvendo il suo problema in modo duraturo e si ripresenta poi a distanza di qualche mese con le relative preoccupazioni e disagi legati all'equilibrio.
La nostra ricerca era finalizzata a trovare, se possibile, una soluzione definitiva ma volevamo capire i rischi legati ad un intervento più invasivo come quello dell'impianto cocleare.
Se mi permette vorrei provare a farle un'altra domanda che potrebbe esserci utile.
A seguito dell'intervento per l'impianto cocleare, l'infezione nell'orecchio medio potrebbe ripresentarsi nuovamente oppure in virtù a questo tipo di intervento l'orecchio viene messo in sicurezza ?
Non parlo dal punto di vista della funzione udita che cmq sarebbe in parte recuperata dall'impianto ma dal punto di vista dell'igiene stesso dell'apparato uditivo.
Le porgo cordiali saluti.
Grazie.
[#3]
Buonasera,
in linea generale un impianto cocleare va fatto quando vi sia sicurezza di non avere infetto l'orecchio medio. Poi le vere valutazioni si possono fare solo caso per caso
Sicuramente mette a "riposo", per così dire, il condotto uditivo e l'orecchio esterno che, da quanto capisco, sono "macerati" e da processi infettivi e dall'uso di antibiotici locali (gocce antibiotiche) che alla lunga possono causare allergia locale della cute del condotto e facili reinfezioni (un ciclo continuo, che si automantiene).
I rischi di un impianto cocleare sono legati all'atto chirurgico, all'anestesia ecc., come qualsiasi intervento delicato.
Nel suo caso occorre anche che la eradicazione di infezioni dell'orecchio medio sia totale, onde evitare propagazioni dell'infezione a strutture molto delicate. .
Di più non è lecito che mi azzardi a dire, poso parlare solo in linea generale; toccherà ai suoi specialisti la parola definitiva.
Cordialità vivissime
in linea generale un impianto cocleare va fatto quando vi sia sicurezza di non avere infetto l'orecchio medio. Poi le vere valutazioni si possono fare solo caso per caso
Sicuramente mette a "riposo", per così dire, il condotto uditivo e l'orecchio esterno che, da quanto capisco, sono "macerati" e da processi infettivi e dall'uso di antibiotici locali (gocce antibiotiche) che alla lunga possono causare allergia locale della cute del condotto e facili reinfezioni (un ciclo continuo, che si automantiene).
I rischi di un impianto cocleare sono legati all'atto chirurgico, all'anestesia ecc., come qualsiasi intervento delicato.
Nel suo caso occorre anche che la eradicazione di infezioni dell'orecchio medio sia totale, onde evitare propagazioni dell'infezione a strutture molto delicate. .
Di più non è lecito che mi azzardi a dire, poso parlare solo in linea generale; toccherà ai suoi specialisti la parola definitiva.
Cordialità vivissime
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.4k visite dal 27/12/2015.
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