Disturbo della personalità?

Egregi Dottori di medicitalia innanzitutto complimentoni per il sito. Vorrei porvi un quesito che fin'ora non ho mai avuto il coraggio di chiedere a nessuno per la vergogna che provo anche solo a parlarne. è difficile sintetizzare in poco una situazione così ingarbugliata (per me ) ma tenterò comunque di essere il più chiaro e conciso possibile. Da tempo - in pratica dal primo anno delle superiori - mi capita di avere delle "perdite" di aria e di non accorgermene il tutto accompagnato da anosmia per certe tonalità di odore. Questo fatto mi capita nelle occasioni in cui non sto a mio agio, mentre scompare quasi del tutto quando sto a casa, o comunque in situazioni psicologicamente tranquille. Premetto che non ho mai fatto alcuna visita medica nè alcun esame per questo problema perchè mi vergogno troppo, oltre al fatto che a casa mia nessuno sa nè sospetta niente ( la difficoltà sta anche nel raccontarlo ai miei genitori ). Il motivo di questa richiesta fatta a voi sta proprio nel desiderio di conoscere di che si tratta ( è una malattia vero? ). E diventato un problema assillante per le prevedibili conseguenze sociali che ha e per il fatto che vengo spesso giudicato per quello che non sono, è come se esistesse una parte di me che sfugge al mio controllo e con la quale prima o poi, quando tutto sembra risolto, mi ritrovo a fare i conti. Ci tengo a dire che da fuori sembro un ragazzo normalissimo e persino simpatico ma ecco che imprevedibilmente si ripresenta il problema che mi espone ad un sacco di brutte figure.Desidererei sapere:come si chiama questa patologia, se esistono altri casi e se si quanti, la cura è psichiatrica oppure farmacologica oppure entrambe, è grave e se si quanto? Credo però di sapere la genesi di questo problema: il cattivissimo rapporto con i compagni di scuola del primo anno delle superiori, con un passaggio bruschissimo ( per me intendo ) da una situazione quale era quella delle medie in cui stavo benissimo, ad una alle superiori in cui sono stato malissimo all' inizio senza forse trovare mai una valvola di sfogo che mi si è alla fine aperta da sola nella maniera che ho raccontato su. Ringrazio anticipatamente tutti i Dottori che porranno attenzione a questo mio problema e spero che qualcuno mi sappia dare la risposta che io non sono mai stato in grado di trovare sui libri, enciclopedie internet ecc..Distinti saluti. Vi prego rispondete presto!
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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 463
Caro ragazzo,
i disturbi della sfera ansiosa, determinati da una disfunzione del controllo neurovegetativo (cioè di quella parte del sistema nervoso che controlla in automatico molte funzioni del nostro organismo, si manifestano moltissime volte in forme che non rispondono con esattezza ai criteri diagnostici riportati nei manuali classificativi. La caratteristica situazionale dei suoi problemi potrebbe pertanto indicare una situazione del genere. A questo punto è necessario consultare uno specialista psichiatra che possa aiutarla a correggere questa lieve disfunzione. Se può servirle, a Caserta visita il dr. Pasquale Perretta, clinico competente in terapia dei disturbi d'ansia.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
inannzitutto tranquilizzati pure, per quanto possa crearti un disagio intenso e clinicamente significativo il problema che descrivi, a meno che non ci siano altri fattori importanti che ometti, non sembra aver nulla a che vedere con i disturbi della personalità, in genere molto più pervasivi e che investono la sfera somatica solo marginalmente. Molto più probabile che si tratti,come già indicato dal collega, di un disturbo di tipo ansioso non esattamente classificabile. Se proprio volessi un "nome" da dare al tuo disagio diciamo che, se fosse corretta l'interpreatzione eziologica che tu stesso ne dai, potremmo forse ipotizzare la presenza di un disturbo Somatoforme di Conversione i cui sintomi motori sono spesso a carico di funzioni gastroenterologhe.Curabile sicuramente con una psicoterapia ( se ne occupano più o meno tutti gli indirizzi: psicodinamica, cognitivo-comportamentale, ipnotica)e farmacologicamente. Tieni però conto che per fare una psicodiagnosi clinicamente valida è comunqe necassaria una consultazione diretta con uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra, che si compone il più delle volte di pochi colloqui e talvolta di valutazioni testali molto utili. Consigiabile anche una vista medica al fine di escludere eventuali cause organiche, in tal caso farmaci appropriati sarebbero forse sufficienti. E' del tutto comprensibile l'imbarazzo che provi nelle situazioni in cui il tuo disagio si manifesta ma non dovresti farti problemi nel chiedere l'aiuto di uno specialista, questo tipo di diturbi è assolutamente molto frequente, certo possono assumere manifestazioni somatiche diverse ma sono davvero molto diffusi. Se la cosa ti crea davvero molto imbarazzo puoi eventualmente parlarne con i tuoi genitori dopo aver consultato l'esperto,ma resta comunque un passo importante.
Cari saluti
F. I. Passoni

studiopsicologia1@libero.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
Gentile Utente, il suo caso è veramente interessante, mi è capitato di osservare casi analoghi anche se non identici a quanto riportato. Per orientarsi utilemte circa il problema da Lei riportato, direi che è più utile focalizzarsi sull'ampio senso di vergogna e sul timore del giudizio altrui. Non a caso poi i sintomi insorgono in un periodo della vita molto delicato, in cui emergono problematiche di relazione con i compagni. Pertanto, più che cercare definizioni cliniche che difficilmente riuscità a trovare, sarebbe più utile cercare un bravo specialista con il quale pensare di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Comunque se proprio vogliamo cercare di dargli una definizione, l'ipotesi di un lieve e sottolineo lieve, disturbo di personalità potrebbe essere compatibile. Qualora decidesse di intraprendere una psicoterapia, per casi del genere l'indirizzo cognitivo-comportamentale è forse il più indicato.

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
egregi Dottori grazie tantissime della risposta fornitami, mi sono tolto un pensiero dalla testa. Vorrei chiedere Loro un'ultima cosa, cioè se questo problema potrebbe risultare dalle analisi del sangue ( tenendo per scontato naturalmente l'assenza di malattie organiche )e, andando da un dottore, in quanto tempo potrebbe risolversi. Grazie 1000 ancora.
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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
...dimenticavo di dire che non so come spiegarlo ai miei genitori, temo di causar loro un qualche shock ( non è una battuta ).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

il primo passo, a mio avviso, e' quello di rivolgersi al suo medico di famiglia. E' necessario capire se sono escludibili cause organiche responsabili di questo quadro. Inoltre, mi pare di capire che la situazione sia continuata nonostante lei abbia terminato le scuole superiori.
In ogni caso, se successivamente necessita di qualche nome di psichiatra (del Sistema Sanitario Nazionale) sono disponibile a fornirglielo per la zona di Caserta.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
Gentile Utente, I disturbi della sfera comportamentale non sono rilevabili da alcun esame ematologico. Per quanto riguarda la durata di un eventuale psicoterapia, tenga presente che sono in gioco diverse variabili così che non è possibile, dai dati al momento disponibili, stimarne la durata. Molto indicativamente, ma la prenda come una indicazione di massima, un disturbo di media entità, trattato con terapia cognitivo - comportamentale, può richiedere in media dalle 15 alle 30 sedute.
Cordiali Saluti
dr Gianni Ronzani
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile Dr. Ronzani,

sono in disaccordo con la tua affermazione che pone in essere una diagnosi certa rispetto a condizioni che potrebbero invece appartenere a quadri di tipo organico.
Fino a quando non viene esclusa una causa organica di qualunque problema non e' possibile fare una diagnosi psichiatrica.
A mio avviso, prima di parlare di un disturbo del comportamento provvederei ad escludere cause generali rispetto al problema.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
Gentile Dr. Ruggiero
Le suggerirei di rileggere con attenzione quanto ho scritto, dove nessuno pone diagnosi certe, anzi, si sottolinea come il caso ricada più verso quelle forme che tendono a non soddisfare adeguatamente criteri diagnostici della corrente nosografia tali da poter ascrivere il disturbo a singola entità. Il termine "IPOTESI" adottato, mi sembra sufficientemente chiaro a non indurre nessuno in errore.
[#10]
dopo
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
Gentile Dr. Ruggiero
Le suggerirei di rileggere con attenzione quanto ho scritto, dove nessuno pone diagnosi certe, anzi, si sottolinea come il caso ricada più verso quelle forme che tendono a non soddisfare adeguatamente criteri diagnostici della corrente nosografia tali da poter ascrivere il disturbo a singola entità. Il termine "IPOTESI" adottato, mi sembra sufficientemente chiaro a non indurre nessuno in errore.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Caro collega Ronzani,

se scrivi 'I disturbi della sfera comportamentale non sono rilevabili da alcun esame ematologico' e poi suggerisci una psicoterapia indicandone anche una durata approssimativa che tipo di operazione hai fatto se non quella che ti ho descritto nel mio intervento precedente? Inoltre, non compare il termine IPOTESI che tu dici di aver utilizzato, forse sono io a non vederlo?
Perdonami se fossi in errore ma da quello che hai scritto io ho capito in questo modo, figuriamoci altri che non sono della materia.

Cordiali Saluti

Dr. F.S. Ruggiero

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