Gocciolamento post-minzionale e sensazione di svuotamento incompleto della vescica
Salve.
Ho 35 anni e da un paio d'anni ho notato dei cambiamenti graduali a livello urogenitale: il getto minzionale si è ridotto (non drasticamente), e così anche quello eiaculatorio, che non avviene più a schizzo.
Inoltre, spesso mi capita di addormentarmi sul divano la sera, e quando mi sveglio per andare a letto, se ho bisogno di urinare, faccio un po' di fatica a cominciare la minzione: sento l'urina scorrere nel canale uretrale, ma ho come una sensazione di "incollamento" che impedisce per alcuni secondi la fuoriuscita dell'urina, che quindi sento accumularsi per poi uscire di getto insieme ad un leggero bruciore uretrale che dura solo alcuni minuti.
Non ho dato peso a questi sintomi per un po', ma un mese fa ho avuto un episodio forse infiammatorio, cominciato con un giorno di minzioni molto frequenti, gocciolamento post-minzionale anche 15-30 minuti dopo la minzione (soprattutto nel piegarmi o accovacciarmi), sensazione di svuotamento incompleto della vescica e di urina residuale nell'uretra, e nei giorni successivi si è aggiunta una sensazione di peso e leggero dolore perineale.
In seguito a ciò ho fatto esame delle urine ed urocoltura entrambi negativi, ed una visita dall'urologo.
Spiegatogli i sintomi, ha deciso di indagare tramite cistoscopia, durante la quale non ha rilevato alcuna anomalia: nessuna ostruzione uretrale, vescica nella norma, prostata di dimensioni normali.
Senza ulteriori accertamenti, sospetta sia un problema a carico del complesso muscolare a livello pelvico-vescicale-uretrale, per il quale mi ha consigliato fisioterapia ed esercizi per distendere o migliorare la funzionalità di quei muscoli.
Considerando che ora la sensazione di peso perineale è passata, ma gli altri sintomi di gocciolamento e svuotamento incompleto rimangono, mi domando: può essere una diagnosi troppo superficiale?
Potrebbe esserci comunque un'infiammazione prostatica nonostante le dimensioni normali?
Preciso che consumo alcol solo occasionalmente, ho una dieta all'80% vegetariana, ricca di fibre, e non ho particolari problemi di stitichezza.
Ho 35 anni e da un paio d'anni ho notato dei cambiamenti graduali a livello urogenitale: il getto minzionale si è ridotto (non drasticamente), e così anche quello eiaculatorio, che non avviene più a schizzo.
Inoltre, spesso mi capita di addormentarmi sul divano la sera, e quando mi sveglio per andare a letto, se ho bisogno di urinare, faccio un po' di fatica a cominciare la minzione: sento l'urina scorrere nel canale uretrale, ma ho come una sensazione di "incollamento" che impedisce per alcuni secondi la fuoriuscita dell'urina, che quindi sento accumularsi per poi uscire di getto insieme ad un leggero bruciore uretrale che dura solo alcuni minuti.
Non ho dato peso a questi sintomi per un po', ma un mese fa ho avuto un episodio forse infiammatorio, cominciato con un giorno di minzioni molto frequenti, gocciolamento post-minzionale anche 15-30 minuti dopo la minzione (soprattutto nel piegarmi o accovacciarmi), sensazione di svuotamento incompleto della vescica e di urina residuale nell'uretra, e nei giorni successivi si è aggiunta una sensazione di peso e leggero dolore perineale.
In seguito a ciò ho fatto esame delle urine ed urocoltura entrambi negativi, ed una visita dall'urologo.
Spiegatogli i sintomi, ha deciso di indagare tramite cistoscopia, durante la quale non ha rilevato alcuna anomalia: nessuna ostruzione uretrale, vescica nella norma, prostata di dimensioni normali.
Senza ulteriori accertamenti, sospetta sia un problema a carico del complesso muscolare a livello pelvico-vescicale-uretrale, per il quale mi ha consigliato fisioterapia ed esercizi per distendere o migliorare la funzionalità di quei muscoli.
Considerando che ora la sensazione di peso perineale è passata, ma gli altri sintomi di gocciolamento e svuotamento incompleto rimangono, mi domando: può essere una diagnosi troppo superficiale?
Potrebbe esserci comunque un'infiammazione prostatica nonostante le dimensioni normali?
Preciso che consumo alcol solo occasionalmente, ho una dieta all'80% vegetariana, ricca di fibre, e non ho particolari problemi di stitichezza.
La persistenza di sintomi funzionali a fronte di un quadro anatomico endoscopico normale fa giustamente sospettare un problema neuro-muscolare che deve però essere necessaiamente giudicato con l'esecuzione di una indagine urodinamica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
La ringrazio Dottore per la risposta e per il suo consiglio. L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso riguardo la diagnosi dell'urologo, è che non ha effettuato alcuna valutazione sulla prostata tramite esplorazione rettale, nè tantomeno ha considerato di indagare eventuali infiammazioni prostatiche tramite spermiocoltura o esame dei tre bicchieri. So che potenziali prostatiti croniche sono difficili da rilevare, ma al tempo stesso, se la prostata è di dimensioni normali ma comunque infiammata, non capisco come l'urologo abbia potuto liquidare velocemente il mio caso come una condizione muscolare. Non so se possa avere questa certezza, se le uniche indagini effettuate sono state esame urine, urocoltura e cistoscopia. Le chiedo, sono sospetti fondati?
La cistoscopia è un’indagine di secondo livello assai più precisa e predittiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
La ringrazio per la risposta Dottore. Le rispondo per darle un breve aggiornamento sul mio caso. Nelle ultime 3 settimane ero in viaggio, quindi non ho ancora avuto modo di approfondire la mia situazione con ulteriori esami diagnostici. Nel frattempo, comunque, ho notato che mentre ero in vacanza i sintomi urinari sono lentamente sfumati (anche se non del tutto scomparsi), ma al mio ritorno alla quotidianità tra lavoro sedentario e casa, questi sono ritornati (gocciolamento post-minzionale, sensazione di urina in uretra soprattutto), uniti ad altri sintomi legati all'eiaculazione: calo della libido, sensazione di orgasmo diminuita in fase di eiaculazione, che risulta comunque di volume normale, ma più lenta e con sperma giallastro molto denso e con qualche grumo (ciò che tipicamente mi succede se non eiaculo da più di una settimana, mentre invece avevo avuto un rapporto con mia moglie 3 giorni prima). Pensa che questi sintomi possano essere riconducibili all'ipotesi di una disfunzione dei muscoli del pavimento pelvico da approfondire con indagine urodinamica, oppure potrebbero indicare qualcos'altro? Ancora grazie per il suo tempo.
Senz’altro questi sintomi paiono assai meno funzionali e assai più facilmente collegabili ad una congestione della prostata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 662 visite dal 03/04/2025.
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