Risultati a lungo termine delle protesi bimonocompartimentali di ginocchio

gonartrosi
Autore/i: Biazzo A, Manzotti A, Confalonieri N
Editore: Acta Orthopaedica Bélgica
Prezzo: 0.00€

Link: http://www.actaorthopaedica.be/archive/volume-84/issue-3/original-studies/bi-unicompartmental-versus-total-knee-arthroplasty-long-term-results/

Descrizione

La gonartrosi, o artrosi del ginocchio, può colpire anche solo 2 dei 3 compartimenti del ginocchio, cioè quello femorotibiale mediale, laterale o femororotuleo. Quando ad essere colpiti sono il comparto femorotibiale mediale e laterale ed il legamento crociato anteriore è integro e funzionante, allora si può eseguire la protesi bimonocompartimentale, cioè una monocompartimentale nel comparto interno ed una in quello esterno.

Si tratta di una procedura chirurgica tecnicamente impegnativa e che necessita di molta esperienza in chirurgia del ginocchio.

Recentemente ho presentato nella rivista Acta Orthopaedica Belgica (Biazzo A, Manzotti A, Confalonieri N. Bi-unicompartmental versus total knee arthroplasty: long term results.Acta Orthop Belg. 2018 Sep;84(3):237-244)i risultati a lungo temine (con follow-up di circa 15 anni) di un gruppo di protesi bimonocompartimentali di ginocchio messe a confronto con un gruppo di protesi totali. Obiettivo dello studio era dimostrare che la bimonocompartimentale potesse offrire risultati a lungo termine equivalenti alla protesi totale, con il vantaggio di preservare il legamento crociato anteriore e consentire una chirurgia di primo impianto quando dovrà essere revisionata.

Un totale di 37 pazienti con artrosi femoro-tibiale mediale e laterale del ginocchio sono stati trattati tra il 1999 ed il 2005 e sottoposti a protesi bimono (19) o totale computer-assistita (18).

All'ultimo follow-up non sono state osservate differenze statisticamente significative tra i 2 gruppi di pazienti per quanto riguarda le scale di valutazione funzionale (KSS e WOMAC). I risultati di questo studio suggeriscono che la protesi bimono rappresenta una valida alternativa per trattare l'artrosi femoro-tibiale mediale e laterale e potrebbe rappresentare una nuova frontiera nella moderna chirurgia ricostruttiva del ginocchio.

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