L’aggressività distruttiva nel mondo del lavoro. Il mobbing e le altre forme di violenza organizzativa
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Descrizione
Il libro tratta delle molteplici forme in cui l'aggressività distruttiva può manifestarsi nelle realtà di lavoro, pubbliche e private, tra colleghi di pari livello, e tra capi e collaboratori.
Partendo da un'accurata analisi del fenomeno del mobbing - che è discusso e rivisto in una nuova ottica rispetto a studi e visioni precedenti - il testo apre ricordando la grande tematica dei vissuti organizzativi, ciò che è sotto la linea di galleggiamento, oltre la realtà visibile del mondo del lavoro, l’organizzazione (organigramma e funzionigramma, processi e strutture, ruoli e competenze professionali), passando ad analizzare – nei tre capitoli seguenti – lo sviluppo, la fenomenologia e la diagnosi di mobbing.
Segue il capitolo sui deragliamenti gestionali, cioè il tema della psicopatologia della leadership e del management, e della multiforme dimensione della leadership tossica.
Le forme nefaste di aggressività distruttiva sono discusse nel capitolo settimo in cui trovano spazio, tra l’altro, la leadership psicopatica, le violenze psicologiche “per procura”, la fisionomia del thanatoforo e la dark triad.
Con l’ottavo capitolo si discute il cosa fare, quindi come affrontare (e, prima di tutto, prevenire) la violenza psicologica nel lavoro. A questo capitolo si collega quello immediatamente successivo in cui si trattano il sostegno psicologico, le psicoterapie e le forme di intervento psicologico-organizzativo atte a prevenire e/o curare.
Il testo si conclude dando voce alle vittime, cioè riportando brani di colloqui intercorsi con le persone cha hanno subìto sopraffazioni, minacce e pressioni psicologiche (talvolta anche fisiche!) e con l’avvertenza che non tutto ciò che di negativo accade nel lavoro può essere ricondotto al mobbing.
Una Bibliografia di oltre venti pagine e l’Indice Analitico chiudono il testo.
Se è dunque illusorio pensare al mondo del lavoro come a un mondo di sani, soprattutto fenomeni di questo genere vanno esaminati e affrontati dal punto di vista psicologico clinico e dinamico, e non solo dal punto di vista della psicologia sociale, del lavoro, e delle teorie dell’organizzazione, dando spazio a quelle due attività che sono state, sono, e rimangono fondamentali per un vivere lavorativo sufficientemente salubre e che sono assessment & placement e training & development del capitale umano.
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