Il Piede Torto congenito

Il Piede Torto congenito e' un atteggiamento presnte alla nascita di deviazione permanente del piede; il trattamento puo' essere incruento con ausilio di ripetute manipolazioni e apparecchi gessati oppure chirurgico...

Definizione

Il Piede Torto congenito (PTC) e' un atteggiamento viziato presente alla nascita di deviazione permanente del piede,causato da alterazioni muscolari, tendinee, legamentose, capsulari ed ossee per le quali il piede non poggia al suolo come di norma.

Colpisce l'1% dei nati, spesso si associa alla displasia congenita dell'anca; interessa piu' frequentemente il sesso maschile con un rapporto di 3:1; frequente la bilateralita'.

 

Quali sono le cause?

Diversi sembrano gli agenti eziologici responsabili di tale deformita', tra questi ricordiamo l'alterazione genetica cromosomica che sembrerebbe la causa piu' frequente; influiscono le cause ambientali materne (scarsezza del liquido amniotico o malposizioni fetali come la presentazione podalica); la mancata detorsione del piede,che dalla posizione equino-vara-supinata non raggiungerebbe l'atteggiamento normale per un suo arresto di sviluppo.

 

Quali sono le forme cliniche?

Le forme cliniche piu' frequenti sono:

Piede equino-varo-addotto-supinato (70% dei casi);

- Piede talo-valgo-pronato (10% dei casi);

- Metatarso varo (15% dei casi);

- Piede piatto valgo o reflesso (5% dei casi).

 

Come si fa la diagnosi?

La diagnosi e' semplice, non e' necessario effettuare esami aggiuntivi: e' importante l'esame ispettivo, la palpazione, invece, ci dara' informazioni sulla correggibilita'. La diagnosi differenziale si pone con il piede torto paralitico o da spina bifida, da paralisi spastiche e da esiti di poliomielite.

 

Quale trattamento?

Il trattamento deve essere precoce,va iniziato da subito, consiste in ripetute manipolazioni correttive quotidiane, possono essere associati apparecchi gessati in correzione da rinnovare ogni 10 giorni circa; e' importante fare effettuare gli apparecchi gessati a mani esperte; in questo modo si possono trattare la maggior parte dei piedi torti.

I casi resistenti al trattamento incruento necessiteranno del trattamento chirurgico; diversi sono gli interventi descritti in letteratura, da effettuare intorno al III, IV mese di vita, tra questi ricordiamo l'intervento di Codivilla(1912) che prevede l'allungamento di tutti i tendini retratti, le aperture delle capsule articolari della tibio-tarsica, astragalo-calcaneare, astragalo-scafoidea.

Il trattamento chirurgico del piede torto non si esurisce nei primi anni di vita ma puo' essere ripreso in eta' adolescenziale a causa delle recidive che sono molto frequenti; in questi casi verranno effettuati degli interventi anche a livello delle parti osse.

Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di piu' il metodo Ponseti, che e' una metodica mininvasiva (allungamento del tendine di Achille percutaneo e confezionamento di apparecchi gessati in correzione), da affidare a mani esperte in quanto non privo di complicazioni.

Il PTC e' una deformita' difficile e insidiosa da trattare a causa delle sue numerose varianti e le elevate percentuali di recidive che possono richiedere nel tempo interventi chirurgici accessori e sulle parti ossee.

Data pubblicazione: 11 gennaio 2011

Autore

andreadarrigo
Dr. Andrea D'Arrigo Ortopedico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2000 presso Università di Catania.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Catania tesserino n° 12137.

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