Influenza: gli anziani sono la categoria più a rischio, il vaccino può difenderli

Vaccinazione antinfluenzale

L’influenza è una patologia infettiva delle vie respiratorie, di origine virale, che causa migliaia di vittime nel nostro Paese. In Italia si stima che ogni anno questa malattia provochi circa 8000 morti e 40.000 ricoveri ospedalieri.

L’influenza ha un impatto notevole soprattutto sulla popolazione anziana: il 90% dei decessi [1], e tra il 50% e il 70% delle ospedalizzazioni, riguarda persone sopra i 65 anni di età [2]. Per la maggior parte si tratta di soggetti affetti da condizioni morbose croniche, come malattie cardiovascolari, diabete mellito, malattie immunitarie o respiratoriei.

L’influenza non causa solo i sintomi classici come febbre, secrezione nasale, tosse, mal di gola e spossatezza ma, come è stato ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica, può provocare polmoniti e alti livelli di infiammazione vascolare che portano a infarto, ictus e altre patologie cardiovascolari [3].

Perché l’influenza colpisce soprattutto gli anziani?

Le persone di età pari o superiore a 65 anni hanno un rischio maggiore di sviluppare gravi complicanze da influenza rispetto agli adulti giovani e sani perché hanno un sistema immunitario più debole [2]. A causa delle complicazioni dell’influenza, una persona anziana su dieci perde la propria indipendenza [3]. In alcuni studi è stato dimostrato che tra gli anziani che perdono funzionalità in seguito al ricovero ospedaliero per malattie gravi (come può essere l’influenza) il recupero funzionale è molto difficile [4].

Le conseguenze sulla società

Questo rischio della popolazione anziana può avere impatti pesanti per tutti: se nel 2019 una persona su 11 nel mondo aveva più di 65 anni, questo rapporto nel 2050 sarà di una ogni 6 [3].

Gli anziani svolgono un ruolo fondamentale nella società, sostenendo le famiglie nella gestione dei figli e contribuendo anche alla produttività generale: secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD), infatti, il 22% delle persone tra i 65 e i 69 anni lavora attivamente.
L’influenza quindi può ostacolare i soggetti più anziani nel continuare a giocare un ruolo fondamentale nella comunità.

 

Il ruolo dei vaccini

In questo senso il vaccino antinfluenzale può rappresentare un’arma potente per difendere la popolazione anziana dall’influenza e dalle sue complicazioni.

In uno studio che ha incluso 6.735 pazienti, con età media di 67 anni e coronaropatia nel 36.2% dei casi, sottoposti ad un follow-up di quasi 8 anni, è stato dimostrato come il vaccino antinfluenzale riduca del 36% il rischio di eventi cardiovascolari.

Oggi, inoltre, sono disponibili vaccini su misura per la popolazione più anziana che prevedono dosi superiori rispetto alle vaccinazioni standard e che hanno dimostrato di poter generare una risposta immunitaria e una protezione migliore contro l’influenza rispetto ai vaccini tradizionali [5].

Quest’anno sarà ancora più importante sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale non solo per proteggersi dall’influenza, ma anche per distinguere meglio l’infezione da quella da Covid-19, di cui al momento non esiste un vaccino e che, secondo le evidenze scientifiche di cui disponiamo, si manifesta maggiormente nei mesi di gennaio e febbraio.

Per questo motivo, la campagna di vaccinazioni sarà prolungata fino a gennaio 2021, consentendo quindi una finestra temporale per effettuare il vaccino più lunga del consueto.

La Circolare Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, elaborata dalla Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della salute, in linea con gli obbiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, consente la vaccinazione antinfluenzale gratuita per i soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (malattie croniche dell’apparato respiratorio e dell’apparato cardiovascolare, per citarne alcune), donne in gravidanza o nel periodo post partum, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (medici, infermieri, poliziotti, etc..), personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero trasmettere il virus (macellatori, veterinari, allevatori, etc) e donatori di sangue [6].

L’obbiettivo di queste raccomandazioni è raggiungere una copertura vaccinale tra il 75% e il 95% della popolazione interessata.

Per questa campagna di vaccinazione 2020-2021 il Ministero della Salute, a causa dell’emergenza COVID-19, ha esteso la possibilità di vaccinarsi gratuitamente anche per i soggetti sani tra i 60 e i 64 anni.

Nonostante gli sforzi istituzionali e le campagne di comunicazione, il numero di soggetti che si sottopone alla vaccinazione è ancora inadeguato.

Tra le spiegazioni per questa scarsa adesione vi è la poca consapevolezza generale sui rischi e sulle complicanze legate alle infezioni respiratorie, la mancata percezione di far parte di una categoria a rischio, il timore di effetti collaterali e, da ultimo, una consulenza medica spesso inadeguata.   

 

Riferimenti:

  1. I vantaggi della vaccinazione antinfluenzale nel paziente cardiopatico e diabetico, Documento di consenso Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare SIPREC, Società Italiana di Medicina Interna SIMI, Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica SItI
  2. CDC. (2019). People 65 years and older & influenza. Retrieved from: https://www.cdc.gov/flu/highrisk/65over.htm.
  3. The impact of influenza on older adults (65+), Sanofi Pasteur
  4. Cynthia M. Boyd, MD, MPH, et al, Recovery in Activities of Daily Living Among Older Adults Following Hospitalization for Acute Medical Illness, J Am Geriatr Soc. 2008 December ; 56(12): 2171–2179. doi:10.1111/j.1532-5415.2008.02023.x
  5. DiazGranados CA, et al. (2014). Efficacy of High-Dose versus Standard-Dose influenza vaccine in older adults. New England Journal of Medicine, 371(7):635-645. doi: 10.1056/NEJMoa1315727
  6. Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021, Ministero della Salute, https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=74451&parte=1&serie=null

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