Karen Horney – I tre caratteri amore/potere/indipendenza

alessandrodrago
Dr. Alessandro Drago Psicologo, Psicoterapeuta

Andare verso la gente: IL TIPO CONCILIANTE

Carattere centrato sull'amore (Caratteri area Emotiva)

In questo tipo di persona il forte desiderio di intimità umana e di appartenenza appare come il bisogno che domina su tutti gli altri (il bisogno coatto) e sotto la spinta del quale prendono forma comportamenti, sentimenti e azioni. Il tipo conciliante manifesta questo bisogno in tutte le sue declinazioni: bisogno di essere accolto, desiderato, amato, accettato. Bisogno di sentirsi approvato, apprezzato, di sentirsi necessario, importante, specie per una particolare persona. Bisogno di essere aiutato, protetto, curato, guidato. Con questo sistema di bisogni egli va verso la gente, fiducioso e speranzoso di trovare accoglienza, sopravvalutando molto spesso la comunanza di interessi con chi gli sta vicino, piuttosto che marcando le differenze.

Alla base di questa inclinazione relazionale, c'è il tentativo di confinare e controllare elementi e situazioni percepiti da sempre come aggressivi e potenzialmente minacciosi: le persone più aggressive, e quindi terrorizzanti, sono quelle il cui l'“affetto” diventa più necessario. Divenendo sensibile ai bisogni altrui, in special modo a quelli che gli permettono di rimanere in contatto con le persone (meno ai bisogni altrui di solitudine, autonomia etc.), il tipo conciliante costruisce le basi per assicurarsi legami pacifici. Egli cerca automaticamente di vivere sulle aspettative degli altri o su quelle che crede siano le loro aspettative, spesso fino a perdere il contatto con i propri sentimenti. Diventa “altruista”, si sacrifica, non esige, fatta eccezione per il suo sconfinato desiderio di affetto. Il tipo conciliante sembra guardare le persone attraverso lenti particolari che le mostrano tutte simpatiche, leali, potenzialmente piacevoli: questo auto-inganno provoca brucianti delusioni e aumenta la sua generale insicurezza.

Aumenta la dipendenza dagli altri. Il tipo conciliante è così pervaso da sentimenti di debolezza e di vulnerabilità. In lui, l'auto-annullamento e la “bontà”, percepiti sempre in modo ideale perché in funzione di bisogni più profondi di protezione e rassicurazione, invitano a farsi sottomettere e sfruttare. La dipendenza dagli altri alimenta la posizione, reale e percepita, di vulnerabilità, con la conseguenza di sentirsi trascurati, respinti e umiliati ogni volta che la gran quantità di affetto o approvazione richiesta non viene ottenuta.

L'amore sembra essere l’unico scopo per cui valga la pena di lottare e di vivere. Tutti gli sforzi inconsci di controllare le dinamiche aggressive non impediscono però ai bisogni repressi di operare e di affermarsi, tuttavia ciò si verifica in modo da adattarsi alla struttura. Dunque, la persona sarà esigente “perché è tanto infelice”, o dominerà in segreto sotto il paravento dell' “amore”. L'aggressività repressa accumulata da luogo ad esplosioni più o meno veementi, fino a veri e propri scoppi di rabbia. Il tipo conciliante è portato quindi a trasferire i suoi conflitti personali nel rapporto, e perciò a distruggerlo, non rendendosi conto che ciò che esige dagli altri è eccessivo ed egocentrico.

Andare contro la gente: IL TIPO AGGRESSIVO

Carattere centrato sul potere (Caratteri area Azione)

Il tipo aggressivo, al contrario di quello conciliante, dà per scontato che tutti siano nemici, rifiutandosi di ammettere il contrario. Per lui il mondo è un’arena dove sopravvive soltanto il più capace, e dove il forte sconfigge il debole. Quindi, il suo bisogno coatto, primario è esercitare il controllo sugli altri. La legge che domina nella sua vita è la ricerca spietata del proprio interesse.

Il suo atteggiamento, talvolta del tutto chiaro, è più spesso mascherato sotto una vernice di soave cortesia, equanimità e socievolezza; ma questa facciata può rappresentare una concessione machiavellica all’opportunismo. Si riscontrano, in questo tipo, dei tratti sadici, nel modo in cui procede usando gli altri per conseguire i propri scopi. Il tipo aggressivo è infatti dominato dal desiderio di sfruttare gli altri, di farli soffrire; per lui qualunque rapporto viene considerato dal punto di vista di “che cosa ne posso ricavare?”, sia che si tratti di denaro, prestigio, contatti, idee. È chiaro come in questo tipo di carattere l’amore abbia un ruolo trascurabile. L’opinione che l’aggressivo ha di sé è che è forte, onesto e realista, in quanto queste caratteristiche fanno parte della sua particolare logica, in cui la crudeltà è forza, la mancanza di riguardo per gli altri è onestà, e lo spietato perseguimento dei propri fini è realismo. Il tipo aggressivo reprime la pietà, la mitezza e la compiacenza. 

Allontanarsi dalla gente: IL TIPO DISTACCATO

Carattere centrato sull'indipendenza (Caratteri area Razionalità/Pensiero)

Per distacco non si intende il bisogno e la ricerca di solitudine, aspetti determinanti, al contrario, per mantenere viva ed equilibrata la propria vita permettendo il contatto con la profondità interiore. Il distacco in senso nevrotico si ha solo quando il desiderio di star soli diventa per la persona l'unico mezzo valido per evitare di associarsi agli altri, in quanto lo stare insieme e il condividere sono vissuti come troppo faticosi e problematici.

Nel tipo distaccato si possono avere vari gradi di distacco, fino alla totale alienazione dalla gente. Ciò che tutte le persone distaccate hanno in comune è la capacità di guardare a sé stesse, e alla vita in genere, con una specie di interesse obiettivo, come per esempio si può guardare un'opera d'arte: con l'atteggiamento di uno “spettatore”. Il bisogno centrale è quello di frapporre una distanza emozionale fra sé e gli altri, tracciando intorno a sé stessi una specie di cerchio magico che nessuno può attraversare, e che, quando invece è oltrepassato, genera ansia e paura. Fra gli altri bisogni evidenti e coatti, c'è quello dell'autosufficienza, che sottende la necessità di limitare, consciamente o meno, i propri bisogni. Meglio non avere niente che importi molto, non attaccarsi mai a qualcuno o a qualcosa, nella paura che diventino indispensabili e che quindi arrivino a minare l'isolamento. 

Data pubblicazione: 18 ottobre 2014

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