La vegetoterapia

fabionardelli
Dr. Fabio Nardelli Psicologo, Psicoterapeuta

Ho letto casualmente le risposte di alcuni colleghi psicologi ad una domanda posta da un'utente...il link.... https://www.google.com/url?q=https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/437043-psicoterapia-vegetoterapia.html 

il quale chiedeva spiegazioni sulla vegetoterapia (terapia corporea reichiana, cioè inventata da Wilhelm Reich) e se prevedesse la nudità del paziente durante l'esecuzione degli actings.... Allora, vista la scarsa conoscenza sulla terapia in questione, provo a fare un po' di chiarezza, avendo appena pubblicato un libro sull'argomento...La vegetoterapia intanto esiste e cosi realmente si chiama, (o anche analisi del carattere, o orgonomia a seconda del paese in cui viene praticata...non ha a che fare con l'alimentazione vegetariana ma con il sistema neurovegetativo...), esiste anche in Italia almeno una scuola (forse diverse fra le varie fondate inizialmente da Federico Navarro, neuropsichiatra e analista, attualmente non lo so con precisione..) riconosciuta dal Miur (la SIAR), ed è la prima psicoterapia che prevedeva nel setting anche il lavoro sul corpo del paziente,inventata da W. Reich negli anni '20 / 30 allievo diretto di Freud stesso. (la Bioenergetica di Lowen sicuramente piu famosa al grande pubblico, prende spunto e in parte "pesca a mani basse" seppur citando l'autore di cui Lowen fu allievo per un breve periodo senza terminare il percorso formativo) dalla terapia di Reich, anche se la modifica notevolmente a livello tecnico e metodologico e la svuota dei suoi contenuti innovativi, critici e sociali...... si lavora oltre che con il verbo, l' analisi del transfert, delle resistenze eccc.. e con specifici e codificati esercizi (actings) che si fanno su un lettino, comodo e largo. La nudità del paziente era preferita da Reich, per due motivi: uno pratico, per fare certi actings serve libertà di movimento o comunque abiti larghi e molto comodi che non ne impediscano l'esecuzione...e anche perchè il terapeuta deve osservare le reazioni o irrigidimenti muscolari in zone eventuelmente contratte nel corpo del paziente, che se completamente vestito non si osserverebbero. Secondo motivo perchè il vestirsi "troppo"in seduta puo rappresentare un meccanismo difensivo in alcuni casi, dove il rapporto con il proprio corpo è vissuto male o non accettato, ed essendo una terapia anche Corporea è chiaro che il problema va affrontato...Ovviamente non si impone la nudità se il paziente non si trova a suo agio...può lasciare dei vestiti corti e comodi (maglietta e pantaloncini tipo palestra) che permettano comunque i movimenti nell'esecuzione degli actings... credo che anche un fisioterapista od osteopata difficilmente accetterebbe di fare manipolazioni vertebrali ad esempio ad un paziente col cappotto invernale addosso... e gli chiederebbe di portare indumenti ai minimi termini proprio per poter lavorare agevolmente sul suo corpo...un particolare.. Reich fu perseguitato prima dal regime Nazista e in seguito dalla FDA Americana che lo mise addirittura in carcere, dove mori nel 1957, sia per le sue idee sociopolitiche e militanza nei partiti comunisti, ma anche perchè in quegli anni propugnare la libertà sessuale, l'uguaglianza tra i sessi, svelare il carattere coercitivo ed oppressivo della vecchia psichiatria manicomiale, parlare della sessualità infantile (problema per altro in cui era già incappato Freud prima di lui con la teoria della libido) veniva ritenuto e "giudicato " scandaloso dalla societa e dalla morale vittoriana dell'epoca, come lui la definiva sessuofobica...diciamo che era un po' troppo in anticipo con i tempi in cui viveva. Le idee innovative di Reich suscitarono ampio interesse ed ispirarono, una decina di anni dopo la sua morte, molti psichiatri e filosofi (Horney, Sullivan, Sartre, Pearl...) che contribuirono ad un cambio di paradigma e di vedute in particolare nel campo della psichiatria sociale.

Data pubblicazione: 16 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 24 aprile 2017

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