Mancanza di orgasmo

salve. sono un ragazzo di 24 anni. prima di porvi la domanda è necessario che vi faccia un brevissimo iter: a 17/18 anni ho cominciato, sotto porescrizione medica specialistica, ad assumere, per via della mia eccessiva ansia e degli attacchi di panico, farmaci a base di benzodiazepine di vario tipo associati ad anti-depressivi (zoloft) e serenase. il problema dell'ansia generale sembra risolto ma sono tutt'ora in cura da un sessuologo perchè la fonte principale della mia ansia sono il sesso e le donne. per dare una svolta alla mia terapia mi è stata consigliata un'esperienza sessuale "forzata" che ho ripetuto varie volte per via del fatto di essermi accorto di un problema: non ho mancanza di erezione, nè di desiderio ma nel momento in cui eseguo la penetrazione, dopo pochi secondi torno in stato di flaccidità per via della mancanza di sensibilità con l'interno della vagina. nella masturbazione non ho problemi anche se i tempi per raggiungere un orgasmo sono davvero troppo lunghi. ciò può sembrare un problema banale ma vi assicuro che mi sta creando molta più angoscia di quel che immaginavo dato che, nonostante abbia una vita relazionale a dir poco disastrosa, ora mi sono accorto di non riuscire a godermi una vita sessuale serena. c'è qualcosa o prodotto che possa aiutarmi? quanta influenza hanno psicofarmaci, alcool, ansia e,soprattutto, fumo, sulla mia possibilità di riuscire ad avere un orgasmo internamente ad una vagina e un'accettabile sensazione di piacere?. vi ringrazio e mi scuso per la lunghezza del quesito da me posto. aspetto con ansia qualche vostraindicazione, anche solo per essere rasserenato. grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,come avrà già intuito,lo stile di vita non corretto (alcol,fumo etc.)e l'uso di psicofarmaci,uniti all'ansia da prestazione legata,tralaltro a rapporti sporadici e mercenari,hanno contribuito,e contribuiscono tuttora,a mantenere vivo il disagio sessuale riferito,sia in termini di erezione ipovalida,che di eiaculazione ritardata.A questo punto,prima di procedere ad alcun tipo di terapia farmacologica,ritengo che debba essere posta una rigorosa diagnosi andrologica,di cui non fa cenno nel post.Consulti,percò,un esperto andrologo.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro giovane, come si dice, da cosa nasce cosa. Se la Sua vita relazionale è - a Sua detta - disastrosa, è ovvio che anche l'espressione della sessualità ne risente negativamente. I problemi iniziano secondo me proprio da qui.
Entrando nello specifico dei Suoi quesiti, è indubbio che alcuni farmaci come gli SSRI (Zoloft per capirci) provocano come effetto collaterale un prolungamento dei tempi per raggiungere l'orgasmo. Questo effetto potrebbe riguardarLa. Relativamente alla scarsa sensibilità del pene in vagina, bè lì sembra vi possa essere un insieme di cause. Intanto nei rapporti "forzati" (Con le catene?) come da Lei definiti, il contesto erotico è di solito talmente debole da far facilmente perdere l'erezione e quindi non mi para che si possa affrontare l'argomento in termini di rinforzare l'erezione o accrescere le sensazioni genitali. Questi problemi esistono perchè il rapporto forzato è tale, tant'è vero che con la masturbazione tutto funziona. La strada migliore da percorrere è nel Suo caso, quella di un valido sostegno psicologico. Sperando di averLe utilmente risposto, cordilai saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio cordialmente per i vorti consigli. vorrei solo aggiungere che ho già fatto diverse visite andrologiche e non è apparso nessun problema se non quello di mancanza di erezioni in modo drastico dovuto all'entumin che mi era stato prescritto per i momenti di crisi di nervosismo molto alto, ma parlo di un paio d'anni fa. più che risolvere con una cura di cialis, risolsi eliminando l'entumin, appunto, e facendo forza su me stesso. le preoccupazioni e le angoscie rimangono ma sto cercando di seguire tre tipi di percorsi diversi per cercare di uscire da questo tunnel: uno sul piano della terapia psico-sessuologica, uno sul piano della farmacologia (che, finalmente dopo anni, siamo riusciti a ridurre al minimo indispensabile in termini di dosi e tipi di sostanze) e una che riguarda me stesso e la voglia di riuscire curando molto il mio aspetto esteriore, facendo sport e cercare di fare una vita più regolare, il tutto non solo fermandoci al campo delle relazioni con l'altro sesso ma considerando tutta la sfera dello stare bene con se stessi (cosa che mi manca da davvero troppo tempo). Vi ringrazio ancora.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
L'importante è che Lei non perda il contatto con le figure di riferimento (medici o psicologi) che la possono aiutare nella ricerca e nel mantenimento di questo equilibrio che Le costa caro mantenere. Ancora cari saluti e incoraggiamenti
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