Riocclusione dopo intervento stenting

Gentili Dottori,
mia madre di età 74 anni ha oggi effettuato esame "eco-color-doppler arti inferiori" dopo aver subito intervento stent alla poplitea sinistra.
L'esito dell'esame eseguito oggi è il seguente:
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A SINISTRA rispetto al controllo precedente occlusione stent protesico posizionato sull'arteria poplitea. Marcata demodulazione del flusso sulle arterie tibiali. Circolo distale quantitativamente sufficiente e sostenuto da circoli collaterali di coscia. Pervietà arteria femorale comune e arteria iliaca.
A DESTRA si confermano le lesioni stenosanti vasali segmentarie sull'arteria femorale superficiale con discreta demodulazione del flusso sull'arteria poplitea e arterie distali di gamba. Lievissima riduizone dell'indice pressori distale sull'arteria tibiale anteriore. Arterie iliache comuni e iliache esterne pervie bilateralmente; diffusi segni di sclerosi vasali. Aorta sclerotica ed irregolare; lievi calcificazioni nel tratto sottorenale. Diametro 1.2 cm.
Vasi epiaortici: Invariati i rilievi eco-color-doppler sui vasi epiaortici. Modeste e piccole placche aterosclerotiche sulle origini delle arterie carotidi interne: stenosi di grado lieve sulle origini delle arterie carotidi interne valutabili intorno al 20%. Non alterazioni del flusso. Pervietà delle arterie succlavie.
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Quindi in buona sostanza lo stent applicato nel giugno 2000 ha terminato la sua efficacia ma, apparentemente, cicoli collaterali di coscia sostengono una sufficiente circolazione.
Mia madre utilizza i seguenti medicinali:
- Nexium (gastro protettivo)
- Ticlopidina (250mg 1 volta al giorno)
- Micardis 80mg
- Codareg 80mg
- Norvasc 10mg
- Almarytm 100mg (2 volte al giorno)
- Eutirox
Attualmente, il dottore che ha eseguito l'esame eco-doppler ha consigliato di aumentare la dose di Ticlopidina a 500mg al giorno ed, inoltre, ha introdotto il Trental da prendere all'inizio della stagione autunnale.

Premesso ciò, gradirei avere chiarimenti in merito alle seguenti domande:
- E' possibile ri-eseguire l'angioplastica (re-introduzione dello stent)?
- La prescrizione dei farmaci (incremento di Ticlopidina) e Trental è ragionevole o può avere effetti collaterali?
- Consigli od accorgimenti per limitare il peggioramento della situazione attuale? (Mia madre accusa dolore appena dopo 200m di passo sostenuto)

In attesa di un cortese riscontro porgo
Cordiali Saluti



[#1]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

durante la lettura mi sono venute in mente un paio di domande. alla prima lei ha già risposto indicando una claudicatio a 200 m, la seconda è la seguente: l'esame è stato autoproposto o è stato richiesto da uno specialista vascolare o angioradiologo?

qualunque sia la risposta alla domanda il consiglio, in relazione ance alla limitatezza di una valutazione a distanza, è quello di rivolgersi ad uno specialista, magari a colui che ha trattato la signora nel 2000.

in questo modo lo specialista potrebbe rispondere anche alla sua ultima richiesta (qualunque terapia può provocare delle complicanze anche se in questo caso potrebbe essere condivisibile la decisione).

mi tenga informato

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente,tenuto conto che ormai le maggiori Società Scientifiche (di Radiologia Interventistica e Chirurgia endovascolare) tendono a non proporre più lo Stenting dell'a poplitea poichè è stato osservato che qualsiasi endoprotesi metallica posizionata sulla rima articolare è destinata a subire una complicanza prima poi (occlusione ,rottura ecc),vorrei sottolineare alcuni aspetti già indicati d'altronde anche dal collega.
1)La ticlopidina ha evitato che la occlusione abbia un decorso diciamo "più drammatico" ; d'altronde una claudicazio a 200 metri significa buona collateralità grazie al farmaco
2) ricontatti se possibile l'operatore del 2000 e chieda se è possibile eseguire u nuovo ecodoppler da lui.
3) se la claudicatio peggiora (=< a 150 mt) allora si può proporre l'angioplastica dello stent.4) eventuale, se possibile, sostituzione della ticlopindia (buon farmaco ma "datato") col clopidogrel (più efficace e meno effetti collaterali).
Distinti saluti

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
ringrazio anzitutto per le vostre accurate e puntuali risposte.
Tuttavia, vi sono ancora alcuni punti sui quali gradirei maggiori informazioni:

1) Esiste un esame diagnostico (non invasivo) in grado di localizzare l'esatta posizione dell'occlusione? Questa domanda dipende dal fatto che, dall'esame eco-color doppler appena effettuato, si evince una occlusione dello stent ma ho dei dubbi circa il fatto che l'occlusione sia localizzata nello stent stesso ovvero in un'altra posizione a monte di quest'ultimo.

2) Inoltre, in relazione alla risposta dell'esame, ci è stato comunicato che lo stent non puo' essere né sostituito né sbloccato (poiché ormai parte integrante dell'arteria), quindi è per noi fondamentale sapere se tale affermazione è vera e cosa si intende quando si parla di "angioplastica dello stent" (io sono a conoscenza dell'angioplastica "con o tramite" lo stent).

Preciso, altresì, che il dottore che ha eseguito l'esame diagostico ora (Settembre 2009) è lo stesso che lo effettuò nel 2000 mentre l'intervento di stenting fu eseguito da un chirurgo dell'ospedale di Perugia.

Aggiungo, infine, che mia madre si è sottoposta a tale controllo di propria iniziativa in quanto accusava una riduzione nell'autonomia di deambulazione.

Ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti,
Marco
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
1) l'ecocolordoppler è un esame non invasivo e praticamente sostitutivo dell'angiografia diagnostica degli arti inferiori (assieme alla MS-TC),se è eseguito da personale esperto, (ma ci sono purtroppo molti "avventori").Esso è in grado di stabilire la esatta posizione della occlusione e se la occlusion stessa interessa il tratto a monte e a valle dello stent.
2)E' vero che lo stent non si può "estrarre" dall'arteria poplitea ma è altrettanto vero che con i nuovi materiali è possibile disostruire lo stent attraverso una PTA intra-stent (pervietà secondaria dello stent con % di successo tecnico immediato del 50-75%)
3) qualore Lei volesse rivolgersi presso il nostro centro di Lecce-Galatina (ASL/le), per eseguire la rivascolarizzazione, come Responsabile del Servizio di Radiologia Vascolare-Interventistica le anticipo che ci metteremo a Sua disposizione.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio nuovamente per la gentilezza e disponibilità.
A presto,
Marco