La sindrome dello stretto toracico

Buongiorno gentili Dottori, sono una ragazza di 25 anni, circa 4 anni fa ho iniziato a provare un dolore alla spalla sx che è andato poi accentuandosi, ho fatto ecografie e la risonanza magnetica, ma era tutto a posto.Poi il dolore negli anni è diminuito e iniziando a fare nuoto stavo ancora meglio, diciamo che ci convivevo benissimo, avevo solo un po' di fastidio, così per scrupolo a giugno di quest'anno sono andata dal fisiatra, che è anche il primario di fisiatria dell'ospedale della mia città, e mi ha diagnosticato la sindrome dello stretto toracico. Mi ha fatto alzare le braccia in alto e chiudere le mani di seguito, non sentivo formicolii, ma solo male ai muscoli delle braccia. Infatti anche precedentemente ho sempre avuto solo dolore, ma mai intorpidimento o formicolìo. Mi ha prescritto il sirdalaud e il miotens per un paio di settimane e mi ha fatto fare 12 sedute di fisioterapia che mi hanno aiutata a rilassare i muscoli e devo dire che stavo ancora meglio. Tra l'altro mi ha detto che ho fatto grandi progressi in breve tempo. Ho fatto l'RX cervicale ed è risultato tutto a posto. Insomma sembrerebbe tutto un problema di muscolatura e mi ha spiegato che ciò che devo fare è cercare di allungare i muscoli del collo e farli contrarre il meno possibile. Mi ha detto che se il male dovesse diventare troppo forte mi farà fare delle iniezioni di muscoril, mentre l'ultima spiaggia sarebbero le iniezioni di botulino, ovvero 3 iniezioni che però durerebbero per sei mesi. Al ritorno dalle vacanze, dove era andato tutto bene e non avevo avuto dolori, ho cominciato a fare gli esercizi per l'allungamento insieme ad un ragazzo che è idrochinesiologo, chinesiologo e personal trainer suggeritomi dal dottore. Faccio esercizi con gli attrezzi della palestra e lui mi aiuta con gli allungamenti tramite sedute individuali e di gruppo, solo che inizio a sentire più dolore adesso. Lui mi dice che ora potrebbe essere il momento in cui mi sento peggio e che con il tempo e gli esercizi la situazione migliorerà, solo che io mi sento un po' demoralizzata, perchè prima avevo solo fastidio, ma ci convivevo e riuscivo a fare tutto, ora ho più dolore perchè tocca di qua tocca di là hanno stimolato il problema e tra l'altro mi hanno detto che per adesso non posso fare un sacco di cose (nuoto, correre, ma più di tutto andare in moto e quest'ultima non posso proprio accettarla).Tra l'altro un mio amico ha la stessa sindrome,però lui è dovuto essere operato perchè gli è presa una trombosi al braccio e gli hanno tolto un pezzo di muscolo e una piccola costa sovrannumeraria e mi dice che comunque non è guarito, quindi mi sono preoccupata, ma nel mio caso il dottore esclude totalmente l'operazione, perchè il problema è una compressione nervosa. Cosa ne pensate? Non sarebbe il caso di fare lo stesso un'esame per controllare la circolazione del sangue?
So che è una sindrome per cui non c'è soluzione, ma c'è un modo per poter migliorare oltre a ciò che già sto facendo? Grazie.
[#1]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

proprio per la complessità del caso e della patologia, in relazione al grosso limite di una valutazione a distanza, il consiglio quantomai scontato è quello di rivolgersi ad uno specialista in chirurgia vascolare.

il quale dopo una accurata raccola anamnestica ed una visita clinoca potrà proporle. se necessario, un programma diagnostico personalizzato. solo al termine di questo, sempre se necessario, arriveranno le proposte terapeutiche.

mi tenga imformato

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore. Per caso saprebbe indicarmi il nome di qualche bravo specialista nella zona di Novara o zone limitrofe?
[#3]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

in relazione alle sue sia pur limitate indicazioni e non essendo una zona, regione, di mia conoscenza, le consiglierei di rivolgersi ad un grosso centro ospedaliero o universitario dove potrà avere ampio margine di scelta.

mi tenga informato

cordiali saluti