Fibrillazione atriale sintomatica... qualche consi

Ho letto atentamente le risposte che ha dato ad un mio coetaneo, anch'io soffro di FA , purtoppo sintomatica, ad oggi sono quattro settimane consecutive.
Non mi era mai capitato prima, al massimo 24 36 ore.
Mi sono rivolto al Dr E MI HA CONSIGLIATO LA terapia farmacologica ed un calo ponderale, la prima mi sono rifiutato di conseguirla l'ultima sto seguendo una dieta personale. Sono alto 187 e peso 103kg.
Mio padre è in FA da circa vent'anni, fortunatamente per lui asintomatico, ho fatto tutte le analisi del caso e lo stesso Dr mi ha confermato che il cuore è sanissimo.
Non seguo nessuna terapia, ma ho la vaga sensazione che neanche i migliori cardiologi sappiano affrontare bene l'argomento.
puo' essere che con lo stato avanzato della medicina non ci siano alternative a quanto ho già appreso?
Preciso che data la mia alta emotività la sera bevo fino a che non mi addormento per sopperire al fastidio, vino.
Cosa mi consiglia oltre lo smettere di bere ed il calo ponderale, che tuttosommato non mi sembra da considerare patologico?
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Dr. Alessandro Iadanza Cardiologo, Cardiologo interventista 48
Gentile utente, La sua condizione clinica è ampiamente conosciuta ai cardiologi. Può essere efficacemente trattata e prevenuta. Ho pochi dettagli clinici per darle ulteriori consigli se non affidarsi alle cure di un cardiologo di fiducia. Le consiglio certamente di eseguire alcuni approfondimenti quale un ECOCARDIOGRAFIA ed il profilo endocrino tiroideo, se non già effettuati.
Le consiglio sicuramente di interrompere l'assunzione di alcoolici che possono essere un causa scatenante la FA.
Cordiali Saluti
Dott. IADANZA

Dr. Alessandro IADANZA

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Dr. Gabriele Di Gregorio Cardiologo, Medico del lavoro 15
Gentile signore, è indispensabile valutare innanzitutto la morfologia delle camere cardiache (la grandezza e la presenza di eventuali trombi) con un esame ecocardiografico. Non so se ha intenzione di seguire una terapia farmacologica antiaritmica, ma ricordo che esistono farmaci in grado di rallentare la risposta del cuore alle abnormi sollecitazioni derivanti dalla elevata frequenza atriale e quindi di ridurre sensibilmente il fastidio che Lei accusa. In ogni caso, bisogna cercare di evitare l'assunzione di alcool (scatenante!) e ritengo sicuramente opportuno affidarsi ad una buona cura con farmaci appropriati (ricordiamo che la farmacologia ci ha permesso di sconfiggere malattie una volta mortali). Dott. Gabriele Di Gregorio

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio la sollecita risposta è sono soddisfatto della vs. professionalità.
Rimango comunqe perplesso circa l'uso degli antiaritmici e anticoagulanti, anche perchè faccio uso di zoloft e prazaene e, mi pare che l'associazione non sia consigliata.
Un ulteriore richiesta, quelle che si osano fare solo in camera caritas, la bulimia del quale sono affetto da 20 anni è per Voi la causa? io penso di si.
Grazie e un augurio di Buona Pasqua.
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Dr. Gabriele Di Gregorio Cardiologo, Medico del lavoro 15
Gentile sig.re, la bulimia (termine forse improprio ma per semplicità lo continuo a utilizzare) potrebbe essere un sintomo di alterazioni metaboliche derivanti da eccesso di produzione di ormoni tiroidei, che potrebbe essere la causa, quantomeno scatenante, dell'aritmia. Per quanto riguarda la terapia farmacologica, prima di intraprenderla, ripeto, è necessario l'esame ecocardiografico per i motivi sopra esposti. Auguri ricambiati. Dott. Gabriele Di Gregorio
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 553 19 5
Mi associo ai pareri espressi dai colleghi, consigliandole di fare un controllo specialistico al più presto dal momento che essendo questa aritmia di recente insorgenza, da quanto mi pare di capire, merita di essere risolta prontamente, per evitare che si cronicizzi, costringendola quindi a terapie anticoagulanti per tutta la vita...!

cordialmente

Dr Actis Dato
Ospedale Molinette di Torino

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

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