Uso prolungato di farmaci

Buongiorno,
ringrazio anticipatamente per le risposte che mi verranno fornite. In realtà forse sbaglio a non parlarne con il mio medico ma è per una questione di pudore, vergogna, anche se lui mi prescrive tutto quello che desidero senza porsi domande. Il problema è che dal 2004, in seguito alla morte di mia moglie, faccio un uso quotidiano di Zoloft e di Xanax da 1mg ed oramai sono un tossicodipendente, non riesco a farne a meno, ho provato ma le crisi di astinenza sono terribili. All'inizio sono stato seguito da uno Psicanalista ma poi ho fatto da solo, nascondendo la cosa a tutti. Aggiungo che conduco una vita sociale e lavorativa del tutto normale, ma come conseguenza è aumentata la mia pigrizia, e quindi il mio peso corporeo, soffro di amnesia, claustrofobia, vertigini e ho difficoltà di concentrazione. A tutto questo aggiungo che da un pò di tempo ho iniziato a bere, anche se solo di sera durante e dopo cena, a volte in maniera esagerata. Di giorno sono una persona assolutamente normale, ho un lavoro rispettabile, non prendo un goccio d'alcol e nessuno sospetterebbe mai quello che ho, a sera cambio totalmente. Vorrei tanto eliminare o ridurre la mia terapia ma, come dicevo prima per pudore, vergogna e forse anche orgoglio alla mia età, non vado da specialisti e non ne parlo con alcuno. Ultima cosa sulle mie condizioni di salute, ho una steatosi epatica e una ectasia dalla radice aortica. Sarei molto grato se qualcuno potesse darmi dei consigli approfonditi su cosa potrei fare o su cosa mi aspetta. Ancora grazie.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 392 1
gentile utente
è necessario che si sottoponga ad una visita specialistica presso un collega psichiatra per la valutazione della trerapia farmacologica e della condizione clinica per intraprendere una terapia mirata; il fai da te come sta facendo le può comportare solo problemi

Tommaso Vannucchi

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dr. Vannucchi,
sono convinto che Lei abbia ragione e La ringrazio per la risposta. Il problema è che devo trovare il coraggio di mettere da parte il mio orgoglio che mi impedisce di accettare il mio stato.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 392 1
quale orgoglio? Se avesse un problema al cuore non andrebbe dal cardiologo oppure se avesse un problema respiratorio (es asma) non andrebbe dal pnemologo? e così via , tenga presente che lo psichiatra non è uno stregone ma il medico dell'organo più importante che è il cervello
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dopo
Utente
Utente
Dr. Vannucchi, io ho una sorella che è una Sua collega ed esercita a Bologna ed è l'unica che, pur non avendone quasi mai parlato, ha capito la mia situazione e mi chiama spesso, anche se io le dico sempre che sto bene e comunque mi consiglia sempre di andare da uno Specialista. Mi sa che seguirò il Suo consiglio e quello di mia sorella.