dolore ginocchio

Buongiorno, sono in runner, pratico allenamenti e qualche gara anche tre/quattro ore (maratone).
Da circa tre mesi, dopo un allenamento, ho forti dolori nella parte posteriore del ginocchio e non riesco più a correre, ho dolore quando impatto il piede sul terreno.

Ho effettuato una risonanza, questo il referto
Ci sono diffuse alterazioni involutive delle fibro-cartilagini meniscali più evidenti a livello del corno posteriore del menisco interno.
Tenue ispessimento cicatiziale del collaterale mediale, integro il LCL.
Lievi fenomeni reattivo- sinoviali peri-tendinei del LCA che tuttavia conserva il suo spessore e le sue inserzioni.
Conservate le angolazioni e le inserzioni del LCP.
Segni di discreta condropatia della cartilagine articolare femoro-rotulea.
Modesta falda di versamento sinoviale nei recessi rotuleo superiori.
Minima sovra distensione fluida della guaine sinoviali dei muscoli muscolo-tendinei postero-mediali.

Ho effettuato una visita ortopedica, mi sono state data delle pastiglie antiinfiammatorie, ma nessun effetto.
La seconda visita, sempre dallo stesso medico, mi ha consigliato 10 seduto di fisioterapia con un antiinfiammatorio e corrente mi sembra tecar o tens durata 1 ora, ho terminato le applicazioni ma nulla .

Vorrei fare anche della ginnastica per mantenere il tono e rafforzare i muscoli intorno al ginocchio ma non so se è il caso, se sforzando peggioro qualcosa.

Non riesco a capire se è un problema di tendini o menisco o altro. Il dolore lo sento quando piego il ginocchio nella parte posteriore, quindi quando mi piego, salgo e scendo le scale ecc. Camminare non mi dà fastidio e nemmeno fare bicicletta (anche sforzando).

E' possibile avere qualche consiglio ?
grazie, buon lavoro.
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Dr. Giorgio Rotundo Ortopedico, Medico legale 35
Il principio del rinforzo muscolare è corretto, tale approccio è condiviso. Le patologie di cui soffre sembrano di natura degenerativa/sovraccarico, pertanto verosimilmente l'approccio terapeutico sarebbe conservativo, al massimo sarebbe da valutare una eventuale terapia infiltrativa. Porter decidere qualunque strategia terapeutica, comunque, dovrebbe sottoporsi a nuova valutazione così da cercare la causa più probabile. Buona fortuna

Dott. Giorgio Rotundo