Non so come affrontare questa situazione

Gentilissimi Dottori,
vi scrivo perché è da diverso tempo che non mi sento bene. Già da quando avevo 20 anni pensavo che avrei dovuto intraprendere una psicoterapia, ma per questioni economiche ho sempre rimandato finché, nell'estate 2013, ho iniziato a soffrire d'ansia. Sicuramente è impossibile spiegare cosa mi abbia portato a stare così male, in maniera riduttiva posso dire che la rottura con il mio primo, unico ed ex ragazzo non mi abbia fatto stare bene, tutto è nato da lì, la rottura mi ha portato a pensare che quello che credevo sin da piccola - ovvero che prima o poi sarebbe arrivata una persona che mi avrebbe portata via dallo schifo in cui stavo e così non è stato e ciò mi ha destabilizzato - ovviamente è riduttivo, non stavo bene già da prima. Sono sempre stata sola, con pochi amici e con molta difficoltà ad aprirmi. Vengo da eventi familiari abbastanza traumatici, i miei litigano sempre in maniera violenta, papà alza le mani alla mamma, le chiedeva soldi, e tante altre cose. Oltretutto non va d'accordo con i parenti di mamma, e quando l'estate andiamo nel paese natale e ci sono i parenti di mamma, non immaginate lo stress. Io mi sento sempre poco tranquilla, come se da un momento all'altro debba succedermi qualcosa di brutto e orribile, soprattutto questa cosa l'ho spostata sul fisico e sono diventata ipocondriaca e ogni minimo sintomo mi fa sussultare. Ho sempre paura di morire, ho un costante bisogno che tutto vada bene. E poi è come se sentissi sempre un'ombra su di me, ovvero che qualcosa debba sempre andarmi storto.
Se ora vi scrivo è perché ho tentato di fare psicoterapia, però soprattutto per questioni economiche ho sempre interrotto. Ho trovato una brava psicologa che è riuscita, in un periodo in cui il panico era diventato tale che non riuscivo più ad uscire da casa, a farmi superare questa cosa. Il punto è che spesso ho ricadute, penso anche perché faccio le sedute una volta ogni tanto a seconda della mia disponibilità. Voi sicuramente mi direte, prova ad un consultorio, ho provato, il fatto è che molto probabilmente quando mi sono decisa ad andarci ero al limite, e le prime sedute (ne ho fatte 3) erano volte a conoscere la mia situazione familiare. Io in quel periodo iniziavo a soffrire di forti attacchi di panico (vi parlo di periodo fine 2014) e quindi indipendentemente dalla dottoressa, uscire di casa e arrivare fino all'asl mi faceva stare malissimo. Lei poi mi disse, che se era diventato così difficile giungere da lei, dovevo prendere magari un ansiolitico. Questa cosa, non mi piacque.
Ora sperimento nuovi sintomi, che non so se collegare allo stress, all'ansia o alla cervicale. Ieri ero uscita con un amico e d'improvviso mi ha stretto la testa, vedevo appannato. Insomma, mi sento proprio giù di morale e non so che fare.
Spero in una vostra risposta.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
l'ansia può avere vari sintomi per cui anche quelli che sperimenta come più recenti potrebbero esservi collegati.
I disturbi ansiosi in genere rispondono bene alla psicoterapia, ma deve scegliere un approccio e dargli il tempo di funzionare.

Molto efficace mi risulta l'indirizzo strategico breve, meglio se associato a quello della gestalt.
Con essi in genere la sintomatologia recede o presenta notevoli miglioramenti in tempi brevi.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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Disturbi psicologici e mente-corpo