Prova da sforzo:deficit della riserva coronarica

Salve, faccio una brevessima premessa per inquadrare la mia situazione: Ipertesa in cura con lobidiur norvasc 10 e triatec 10, lieve prolasso mitralico, 2 fibrillazioni atriali di cui la prima intervenuta 1 anno fa dopo due giorni dalla chemioterapia (sono in cura per un tumore al seno e la chemio l'ho comunque conclusa 1 anno fa). Oggi ho fatto il test da sforzo a seguito della seconda fibrillazione avvenuta 1 mese fa. A voce il dottore mi ha detto che forse il test ha messo in luce la ragione di queste fibrillazioni riconducibile a qualche problema coronarico. Nello specifico: Ecg a riposo - normale. Capacità funzionale - corrispondente all'età. Variazione FC sotto sforzo - corrispondente all'età. Variazione PA sotto sforzo - a riposo ipertensione variazione moderata. Disturbi tipo angina pectoris - nessuno. Aritmia - nessuna. Variazione tratto ST: sottoslivellamento tratto discendente. Impressione complessiva: Test sotto carico positivo, suggerisce un'ischemia. Conclusioni: All'apice dello sforzo effettuato si evidenzia sottoslivellamento del tratto ST/T con inversione dell'onda T, che persiste in fase di recupero come da presenza di deficit della riserva coronarica inducibile da stress fisico profilo pressorio di tipo ipertensivo.
La settimana prossima andrò dal cardiologo anche perchè stamattina mi hanno messo l'holter cardiaco e dovrò avere i risultati. Recentemente ho fatto anche ecocardiogramma tutto ok a parte la lieve insufficienza sulla mitrale e la tricuspide che ho da una vita, praticamente da prima dei 20 anni. Ora ne ho 50. Comunque pur coi limiti di un consulto a distanza, è una cosa che posso risolvere farmacologicamente o bisognerà fare eventuale angioplastica? In effetti vorrei risolvere tutto coi farmaci perchè già ho il problema del tumore e per questa cosa prendo il letrozolo e enantone siringa una volta al mese. Oppure ci sono altri esami diagnostici da fare?Grazie infinite
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Non è assolutamente detto che le sue FA siano secondarie a un problema coronarico (la eventuale concomitanza non significa che ci sia un rapporto causa effetto)....e non è certo che lei abbia problemi coronarici da trattare con angioplastica. Per escluderlo deve fare una coronarografia.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
Dottore grazie infinite per la rapida risposta. Di nuovo grazie.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Non c'è di che. Se ritiene opportuno informarci sul proseguo lo faccia senza timori.
Cordialità
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Utente
Utente
Buonasera dottore, riflettevo su una cosa e cioè che il deficit delka riserva coronarica significa che le coronarie sono forse ostruite (spero di poco). Ho fatto un paio di mesi fa anche il doppler dei sovraortici ed è uscito praticamente perfetto non ci sono segni di ostruzione, carotidi libere. Mi chiedo è possibile avere le coronarie ostruite e le carotidi che invece stanno bene? Mi viene da pensare anche un altra cosa e cioè che forse chemio e radio fatte un anno fa possano aver danneggiato le coronarie tanto più che per la cura del tumore faccio una terapia anti estrogeni e sappiamo invece che gli estrogeni svolgono una funzione protettiva del cuore. In pratica mi domando il perché di questa cosa tanto più che non ho mai fumato mai avuto trigliceridi colesterolo o glicemia fuori norma. Unica cosa l' ipertensione. Come si può spiegare allora questo deficit della riserva coronarica?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Lei pensa, ma non ascolta.....legga le mie parole....le ho detto che per escludere che le sue coronarie siano ammalate deve fare una coronarografia...perchè non è detto che lei abbia una riduzione della riserva coronarica. Quanto emerso dal test potrebbe non rispecchiare la realtà se si tratta di un falso positivo....Le carotidi poi non c'entrano nulla.....
Non si fasci la testa prima di essersela rotta
Saluti
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Utente
Utente
Grazie dottore per i chiarimenti. Effettivamente la testa a volte si mette a girare e si fanno mille congetture e mille pensieri. Di nuovo grazie
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Utente
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Salve dottore La aggiorno sul prosieguo delle indagini dopo la prova da sforzo che aveva rilevato il sottoslivellamento del tratto ST-T come da deficit della riserva coronarica presente anche in fase di recupero. La prova da sforzo era quindi positiva per ischemia. Andai dalla cardiologa che mi segue che mi indicò di fare la scintigrafia miocardica, che ho fatto l'altro ieri e ho ritirato oggi. L'esito è negativo: Test da sforzo eseguito al cicloergometro fino ad un carico di lavoro di 75 Watts(frequenza cardiaca 145 bpm e pressione arteriosa 200/100 mmHg). Risultati: ventricolo sinistro di dimensioni normali,non sono presenti difetti della perfusione miocardica nelle rilevazioni dopo sforzo e nelle rilevazioni a riposo. Frazione di eiezione del ventricolo sinistro a riposo >60% e post-stress >60%. Conclusioni:normale la perfusione miocardica a riposo e dopo esercizio fisico massimale. La funzione sistolica del ventricolo sinistro è normale.
Ho parlato anche col medico nucleare facendo vedere la prova da sforzo che indicava ischemia. In effetti mi ha detto che è bene che la scintigrafia sia risultata negativa, ma mi ha detto di far valutare tutto al cardiologo. In effetti io ho capito che la scintigrafia uscita negativa non conferma la presenza di ischemia, ma forse nemmeno la esclude. Non so ora quali saranno i prossimi passi da seguire. Andrò dalla cardiologa il 26 ottobre. Lei pensa che questa scintigrafia negativa possa escludere questa ischemia? Grazie dottore.