Perché penso ancora a quel ragazzo ma non riesco a ricontattarlo?

Buongiorno, avevo già parlato di questo argomento qualche mese fa. Nonostante siano trascorsi dei mesi da allora mi viene ancora da pensare a un ragazzo che frequentai per poco più di 1 mese.
L'altro giorno sotto una sua foto una ragazza ha messo un commento ed io ho iniziato a farmi mille domande su chi possa essere questa ragazza...se sia una sua amica o la sua ragazza, sperando che non lo sia. Come ho detto ci siamo frequentati e basta. Ci siamo visti un mese, poi ho deciso di non frequentarlo più (per vari motivi tra cui il fatto che non sentivo quel trasporto giusto).
É come se, però, mi sentissi legata a lui, ma è una cosa strana. Non capisco perché ho pensato di ricontattarlo, ma non lo faccio mai. Rimando sempre. E questa insicurezza non è cosa buona, nel senso che mi viene da pensare che di lui posso farne a meno, ma allo stesso tempo, a volte, vorrei che ci fosse ma per colmare quei giorni in cui mi sento sola. E allora non sarebbe sbagliato cercarlo non perché mi interessa davvero, ma solo quando mi sento sola?
Che significa? Quello che non capisco è se sto sbagliando e dovrei ricercarlo oppure se è un momento di passaggio e che magari uscendo con un nuovo ragazzo tutto possa cambiare in meglio. Forse è solo perché non ho ancora trovato un nuovo ragazzo che mi colpisca davvero?
Non sono del tutto convinta di ricercarlo anche perché ci sono delle cose di lui che mi piacciono molto, ma altre che invece non mi piacciono.
Ho cercato di conoscere nuovi ragazzi, ma la cosa non è andata a buon fine.
Inoltre, credo che io istintivamente sia una persona a cui viene da scappare dalle relazioni, anche a causa del fatto che ho un carattere abbastanza indipendente e ho bisogno dei miei spazi. Credo anche che se però incontrassi una persona che mi piace davvero non farei tante storie e non scapperei.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
in quello c'è scrive c'è molta razionalizzazione ma poche tracce di un coinvolgimento emotivo, non c'è spontaneità ma quasi la ricerca di una strategia.
Leggo dal suo storico che ci scrive da circa sei anni forse è arrivato il momento di iniziare ad ascoltarsi davvero magari con l'aiuto di uno psicoterapeuta, al fine di fare chiarezza dentro di te riguardo ai tuo bisogni affettivi e alle tue modalità relazionali.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
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Grazie per la risposta Dottoressa.
È vero, rileggendo quello che ho scritto lo noto anch'io. Sono una persona che tende a razionalizzare, ma è anche vero che dall'altro lato sono molto sensibile.
Sono cambiata molto (e in meglio) rispetto alla prima volta che scrissi su questo portale, però ha ragione: forse è il caso che mi faccia aiutare da uno psicoterapeuta. Anche se pensavo che un argomento come questo fosse più semplice da affrontare, senza l'aiuto di un professionista...