Il presepe Lumbard

Ha fatto un po’ scalpore, ma poi non più di tanto, la decisione di un preside di una scuola dell’ hinterland milanese di abolire canti e rappresentazioni del Natale per non ledere?, offendere? la suscettibilità dei ragazzi appartenenti ad altre confessioni religiose, in particolari i musulmani che pare siano la maggioranza.

E’ una decisione stupida, degna del peggior oscurantismo culturale eppur presa da chi, bene o male, un minimo di acculturazione dovrebbe averla visto che, in qualche modo, è diventato preside.

La scuola pubblica è giusto che sia laica, ma in Italia non lo è mai stata e il volerlo sostenere ora svilisce il concetto perché esso appare solo conseguenza di paure che, se purtroppo realistiche, non possono sconvolgere ciò che esiste nella nostra cultura, nel nostro io, nelle nostre radici.

Disapprovo quindi quella decisione che sa tanto di snobismo culturale, di falsa democrazia, di sostanziale ignoranza.

Ma per l'idea che, con questi concetti espressi, io possa sembrar condividere le idee di Salvini e la Gelmini e cantare con loro “Tu scendi dalle stelle”, sarei tentato di approvare quel provvedimento.

Ma non lo faccio!

La sub-cultura di quei parlamentari che si esprime e si alimenta con sentimenti di odio razziale, di respingimenti, di rifiuto del diverso, se da una parte fa sorridere dall’altra fa inorridire pensando al seguito che essi possono avere tra le persone impaurite, presi dall’affanno delle misere pensioni, dal lavoro che non c’è, dalla paura di un futuro incerto.

Le contraddizioni che trapelano in ogni frase del leghista sono espressione di una assoluta mancanza di conoscenze, seppur (ma come ha fatto?) ha conseguito la maturità classica.

Ma la scuola oggi da almeno 40 anni non è più fucina di conoscenza e cultura, o quanto meno di un livello tale da giustificare il termine di <maturità> che, tra l’altro, in linea con la propria, mi pare che la Gelmini volesse cambiare.

Chissà se Salvini prima di mettere i Re Magi davanti alla capanna del Bambin Gesù, ha chiesto loro il permesso di soggiorno!

E chi ha paura della religione? La maggior parte degli Italiani di tutti i tempi sono nati, cresciuti, hanno studiato quella cristiana e cattolica e ciò non ha impedito le libere scelte di ognuno di essere o non essere laici.

E suscita ancor più sdegno la circolare del ministro Alfano che ha imposto a tutte le scuole di addobbarle con simboli del Natale, allineandosi con il più pericoloso integralismo religioso che diciamo di non approvare nelle altre religioni come quella islamica.

 

Ragazzi, che compagnia ha il Bambino nato in quella mangiatoia duemila anni fa!!!!

 

 

Data pubblicazione: 08 dicembre 2015

16 commenti

#1
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

"Chissà se Salvini prima di mettere i Re Magi davanti alla capanna del Bambin Gesù, ha chiesto loro il permesso di soggiorno!"

Ciao Giovanni,
mi hai fatto davvero sorridere...
Ilarità a parte, quante riflessioni amare, dolorose e vere, ci obblighi a fare con questo tuo blog.
Complimenti!

Un caro saluto.
Valeria.

#2
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Cara Valeria,
grazie per l'apprezzamento.
Dobbiamo pur sorridere, seppur amaramente, anche solo per "esorcizzare" l'ignoranza che da troppo pervade le nostre Istituzioni e chi indegnamente ci rappresenta.

Un caro abbraccio

Giovanni

#3
Ex utente
Ex utente

"una compagnia di persone che hanno oscurato,dimenticato le proprie origini a favore di ciò che meritatamente o no son diventati" -ancora una volta grazie e x rinfrescare un Po la conoscenza che i nostri politici dovrebbero avere, vorrei ricordare che negli ultimi anni il termine laico viene utilizzato per indicare un generico agnostico o ateo.questo uso è semanticamente errato perché deriva dal greco che significa"del popolo" e che nn possiede conoscenza filosofica-teologica prerogativa della casta sacerdotale,quindi si potrebbe distinguere in "laici credenti" e "laici non credenti".l'abuso del termine in sede politica,in funzione del sinonimo di "ateo " (chi propende per una netta separazione della vita con le istituzioni religiose) ha creato una certa confusione generando l'utilizzo del termine spregiativo "laicista" con un significato simile o opposto al termine spregiativo "clericale" per indicare persone che si definiscono laiche ma si comportano come anticlericali.laicista è anche colui che si professa laico senza esserlo(cioè del popolo),laicista dovrebbe essere anche una persona priva di pregiudizi ,che nn parla di presupposti aprioristici e non sfocia in prese di posizioni immodificabili.
buona giornata.

#4
Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

Se la decisione fosse stata davvero quella, concorderei sul fatto che sia assolutamente negativa. Ma è bene forse "sentire le due campane", anche se - purtroppo - quella mediatica suona sempre troppo più forte e gode nella "malapolitica" di amplificatori inopportuni.
Di seguito il link alla lettera del dirigente scolastico nella quale si evince che il "minimo di acculturazione" è in suo possesso:
http://download.repubblica.it/pdf/2015/locali/milano/circ_7_natale-signed.pdf

#5
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Beh! E' una lettera di circostanza, senza peso e scritta in buon italiano: almeno questo!

#6
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Grazie al gentile utente per la dotta e precisa spiegazione sulla etimologia del termine laico

#7
Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

Perché è "senza peso"?
Si tratta di una lettera circolare - con i caratteri del documento ufficiale - nella quale lo scrivente confuta quanto gli viene attribuito da qualche malaccorto tanto sollecito nel cavalcare il malessere popolare quanto superficiale nel sincerarsi della verità della notizia: non un buon giornalismo, insomma.
Risulta assai difficile pensare che il dirigente - consapevole della serietà del suo ruolo - abbia scritto il falso; d'altra parte dovrebbe risultare semplice, da parte delle autorità scolastiche, accertarlo.
Quindi il "peso", direi che ce l'ha!

#8
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

<< non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative programmate dal collegio docenti e dal consiglio di istituto;mi sono, viceversa, adoperato per sostenerle: tanto il concerto del 17 dicembre dei ragazzi della secondaria quanto
quello dei bimbi della primaria, in programma per il 21 gennai, oltre ai momenti di festa prenatalizia che si svolgeranno, come di consueto, in tutte le classi. Non esistono iniziative “cancellate” o “rinviate”. L’unico diniego che ho opposto riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani:cosa che continuo a considerare inopportuna.>>


Credo che ci sia una inchiesta del Provveditorato e/o del Ministero della P.I.
Va bene!Nega di aver spostato le manifestazioni a giorni lontani dal Natale (21 gennaio, mi pare), ma ritiene inopportuno insegnare ai bambini cristiani i canti di Natale.
Non spiega, però, perché non sia opportuno e cosa sarebbe opportuno, mentre avrebbe avuto molte opportunità di dedicarsi a migliorare la fatiscente scuola (se le immagini trasmesse non sono un fotomontaggio di una scuola dello Zambia)invece di pensare di annullare, direi rubare, quindi impedire il ricordo delle tradizioni di una infanzia che, come anche lui avrà avuto, come tutti noi abbiamo avuto e nei quali, laici o no, ci ritroviamo e alla cui nostalgia, durante la nostra vita, spesso ci rivolgiamo trovando conforto.
Confermo: una lettera senza peso perchè non spiega nulla, cerca di giustificarsi ed anche abbastanza patetica!(non ho mai tolto crocefissi anche perchè non c'erano)

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