Il lato oscuro del disturbo bipolare - Nero e bipolarismo

matteopacini
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
Molte persone a cui si diagnostica un disturbo bipolare, o una ciclotimia temperamentale, non si riconoscono in questa diagnosi poiché non ricordano fasi "euforiche", e soprattutto si descriverebbero come persone con un fondo malinconico, depressivo, un umore che li porta ad essere piuttosto solitari, schivi e che non sono a proprio agio in ambienti "festaioli".
Questo non deve ingannare, perché il bipolarismo non prevede un umore necessariamente euforico, i connotati del bipolarismo non riguardano uno o l'altro stato di umore di per sé, ma l'eccitabilità, la grandiosità e la concomitanza di aspetti negativi/malinconici con altri produttivi/esaltati.
Il "nero", lo "scuro" e il "triste" non sono quindi sinonimo di depressione, aridità, indifferenza. Interi filoni culturali che si fondano sul culto di estetiche negative (la morte, la distruzione, il non-senso delle cose) sono espressioni artistiche che richiamano la sensibilità e la creatività bipolare. In questa dimensione il nero non è l'assenza di colore, la morte non è l'assenza di vita, la tristezza non è l'assenza di spinta. Sono oscurità luminose, aldilà palpitanti, malinconie colorate. Si potrebbero citare molti nomi, da Tim Burton a Giacomo Leopardi, fino a tutto il filone gothic-dark e black-metal. Se pensiamo a Leopardi ad esempio, il fatto stesso che il suo pessimismo sia "cosmico" e "storico", definitivo e grandioso, introduce un elemento di grandiosità nel quadro negativo che dipinge della vita. Leopardi parla di siepi per parlare di infiniti che vi si aprono dietro, che sono il vero oggetto del suo interesse, o meglio della sua immaginazione.
Tecnicamente, questo aspetto è il corrispondente artistico-culturale di ciò che si chiama "the dark side of hypomania", cioè il lato oscuro dell'esaltazione.
Con questo termine non si indicano soltanto i gusti, le inclinazioni filosofiche o estetiche che esprimono l'esaltazione "scura" del bipolarismo, ma anche la parte distruttiva dell'esaltazione, che si può esprimere in maniera criminale o autodistruttiva. Questo può accadere in senso politico-eversivo, politico-bellicoso, così come in senso edonistico, mistico, antisociale non orientato in un senso particolare, o nel cosiddetto narcisismo maligno che porta alla soddisfazione tramite il soggiogamento degli altri.
Contrapposto al lato "solare" dell'ipomania, il lato "oscuro" gli è complementare.
Naturalmente, queso non significa che certi gusti, peraltro comuni e a volte di moda, debbano destare di per sé preoccupazione. La cosa da capire è che "non è tutta depressione quel che non luccica", e che una delle espressioni comuni dell'umore eccitato è quella "dark" o "ostile".
Data pubblicazione: 02 gennaio 2011

Autore

matteopacini
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1999 presso Università di Pisa.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Pisa tesserino n° 4355.

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