Teleradiologia, cos'è?

Viviamo in un’epoca in cui lo sviluppo delle reti di telecomunicazione grazie all’ invenzione di internet e alla sua progressiva diffusione popolare ha coinvolto e spinto inesorabilmente, a volte superando le più rosee previsioni di avanzamento tecnologico, anche settori ultra specialistici della scienza medica.Fin anche la radiologia sta vivendo o forse sarebbe meglio affermare, subendo profondi mutamenti che non tutti, anche specialisti del settore, stanno cogliendo in tutta la sua reale dimensione.La Radiologia vive profondi cambiamenti e la Teleradiologia è l’ innovazione tecnologica che può e potrà sempre più influenzare l’atto medico radiologico

Introduzione

Viviamo in un’epoca in cui lo sviluppo delle reti di telecomunicazione grazie all’ invenzione di internet e alla sua progressiva diffusione popolare ha coinvolto e spinto inesorabilmente, a volte superando le più rosee previsioni di avanzamento tecnologico, anche settori ultra specialistici della scienza medica.

Fin anche la radiologia sta vivendo, o forse sarebbe meglio affermare subendo, profondi mutamenti che non tutti, anche specialisti del settore, stanno cogliendo in tutta la sua reale dimensione. La Radiologia vive profondi cambiamenti e la Teleradiologia è l’innovazione tecnologica che può e potrà sempre più influenzare l’atto medico radiologico. Questa affermazione è la conseguenza delle seguenti osservazioni:

- aumento mondiale della richiesta di indagini di diagnostica per immagini;

- ridotto numero di radiologi situazione aggravata da un’ iper-specializzazione (neuroradiologia, body, articolare ecc), per cui un dipartimento di imaging necessita di più figure professionali;

- progressivo passaggio da un supporto iconografico analogico ad uno digitale per scomparsa della pellicola sostituita da cd/dvd. Tale digitalizzazione delle immagini consente una facilità di trasmissione da un computer ad un altro mediante software dedicati sempre meno costosi e non più protetti da copyright.

Tali spontanei e rapidi cambiamenti che stanno rivoluzionando il lavoro del radiologo hanno giustamente richiamato l’attenzione delle varie società scientifiche con l'obiettivo di fornire regole di principio e di coordinamento nell’erogazione dei Servizi di Telemedicina, al fine di definire i requisiti strutturali ed operativi idonei a garantire il servizio nell’interesse e della collettività e degli operatori sanitari (SIRM linee guida alla Teleradiologia documenti 2004).

La telemedicina è un grande progresso, ma è giustificabile solo quando è applicata seguendo iter procedurali corretti e che prevedano un radiologo responsabile della esecuzione dell’indagine. E’ deontologicamente scorretto sottoporre un paziente ad un’indagine di diagnostica per immagini senza l’ausilio del medico specialista assistito da un tecnico radiologo.

La radiologia è una materia clinica dove il referto è la conclusione di un processo metodologico che inizia dall’anamnesi del paziente, dall’integrazione con altre indagini di imaging, da analisi bio-umorali eventuale confronto con esami precedenti e soprattutto si basa su due principi fondamentali delle leggi della protezionistica 187/00 e 230/95 ovvero il principio di giustificazione, inteso se l’esame deve essere fatto ed il principio di ottimizzazione, inteso come dose di radiazione minima da utilizzare.

Nella teleradiologia vengono rispettati tutti questi principi solo nel caso in cui vi è la collaborazione tra un radiologo nel reparto responsabile dello svolgimento dell’esame e di un collega dall’altra parte dell’etere che contribuisce mediante la refertazione, responsabile esclusivamente dell’interpretazione delle immagini.

Quindi la teleradiologia è un valido sussidio al lavoro di uno o più specialisti di un sezione di diagnostica per immagini ma non deve sostituire la figura del radiologo di reparto che è indispensabile durante l’esecuzione dell’esame la cui presenza costante deve essere garantita per tutelare la salute del paziente; la via informatica non può e non deve essere un surrogato dello specialista.

Altro importante criterio di correttezza e che venga rispettata la privacy del paziente mediante password tra le strutture collaboranti e che la firma del radiologo refertante sia vidimata elettronicamente per garantire validità legale all’atto medico.

 

Settori di sviluppo della Teleradiologia

Attualmente, nell’area dell’imaging diagnostico, sono tre i settori in forte espansione mondiale legati alla telecomunicazione.

Teleconsulto radiologico: attività di consulenza a distanza tra Medici, generalmente da due siti comunicanti su reti informatiche più o meno dedicate. L’utilizzo anche delle immagini richiede particolari attrezzature che ne consentano la trasmissione in maniera corretta. E’ possibile e realizzabile, peraltro, anche un teleconsulto interattivo tra vari medici, specialisti radiologi o medici nucleari e specialisti di altre discipline, con condivisione delle immagini e di ogni altra informazione clinico-anamnestica per la formulazione di un blend finale: la diagnosi.

Telediagnosi: si tratta di una diagnosi radiologica effettuata su immagini provenienti da distanza con la tecnologia che supporta la teleradiologia; tutti gli elementi anamnestici e clinici necessari per poter elaborare un referto conclusivo risultano obbligatoriamente allegati.
Come nel caso del teleconsulto, forse anche in modo più rigoroso, vanno elaborati dei protocolli operativi concordati e condivisi da tutti gli operatori coinvolti nella Telediagnosi, accettati e formalizzati con atti ufficiali.
Questi protocolli devono contenere tutte le modalità di attivazione, di accesso e di espletamento della Telediagnosi.

Teledidattica: si tratta di didattica a distanza, già collaudata in varie esperienze universitarie. Le tecnologie di comunicazione implicate possono essere diverse e possono consistere nella presentazione e discussione di casi clinici in remoto, in teleconferenza, nella consultazione di database di immagini (es.: http://www.eurorad.org) di serie omogenee di casi che mettono in grado il discente di avvalersi dell’esperienza di insegnanti indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dal tempo in cui possono rendersi disponibili.
Ciò permette l’apprendimento individuale come risultato di un processo formativo ed informativo di gruppo, con condivisione di obiettivi e valori e la volontà di mettere insieme esperienze individuali a vantaggio di tutti i medici che si collegano al sito di riferimento.

 

La nostra esperienza

Nel nostro Istituto abbiamo sviluppato un sistema di Teleradiologia mirata alla telediagnosi secondo le linee guida raccomandate dalla società italiana di radiologia medica (SIRM) e della società europea di radiologia (ESR).

La struttura tecnica è composta da un server dove le immagini provenienti da vari studi radiologici richiedenti la telediagnosi confluiscono in formato DICOM queste vengono catturate attualmente da 7 colleghi Radiologi distribuiti pressoché omogeneamente su tutto il territorio nazionale per essere refertate a cui, volta per volta, viene consegnata una password di visualizzazione.

Una volta refertate il radiologo le invia al server per poi essere trasferite dall’Istituto di partenza dove le risposte vengono stampate e allegate all’iconografia per essere consegnate al paziente. La scelta strategica di distribuire e non concentrare in un’unica sede le workstation di refertazione è legata essenzialmente alla volontà di coinvolgere medici specialisti radiologi in branche ultraselettive di studio come ad esempio la neuroradiologia, radiologia pediatrica, radiologia muscolo-scheletrica, radiologia addominale, di urgenza ecc. con la possibilità di selezionare un gruppo maggiore di specialisti.

Per nostra scelta cerchiamo di coinvolgere colleghi provvisti di un curriculum con almeno cinque anni di attività routinaria nell’area di interesse della sezione di studio a cui si dedica. La scelta di collaborare con radiologi di tutta Italia si impone anche per non incorrere in incompatibilità legata alla collocazione lavorativa degli specialisti (ospedaliera o non-ospedaliera) per avere uno staff legalmente in regola con le attuali normative al fine di garantire il servizio on line sia ad ospedali pubblici che a strutture accreditate o eroganti prestazioni in regime di solvenza su tutto il territorio Italiano.

Non esiste alcuna incompatibilità lavorativa né limitazione professionale per la refertazione di indagini effettuate in strutture radiologiche situate in stati Europei e nel resto del mondo unica richiesta da parte degli Istituti stranieri è che la refertazione venga attuata in lingua inglese.

 

Conclusioni

Pur mantenendo un ruolo complementare alla normale attività svolta dalla struttura richiedente il servizio di telediagnosi, la nostra iniziativa trova consenso anche da parte dei radiologi coinvolti nel progetto che comodamente da casa possono lavorare senza alcun spostamento e nei tempi a loro disposizione potendo essere sostituiti da altri colleghi collegati in rete.

Questo sistema informatizzato, oltre a ridurre i tempi di completamento delle indagini radiologiche permette anche di far fronte alla contingente carenza di organico di medici specialisti nei reparti di diagnostica per immagini con un costo inferiore rispetto alla presenza “reale” di un consulente esterno.

I limiti del sistema sono legati per quelle indagini che richiedono una valutazione comparativa con precedenti se questi sono in formato analogico (pellicola standard) e per le prestazioni operatore-dipendente come le ecografie o di indagini che prevedono una accurata preliminare visita come la mammografia.

 

Data pubblicazione: 13 giugno 2011

Autore

ruggierocalabrese
Dr. Ruggiero Calabrese Radiologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 92 presso PERUGIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Lecce tesserino n° 5444.

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