Un paziente illustre del passato reso immortale dalle sue opere
Nel 1897 un uomo di 64 anni diventa itterico, nei mesi successivi perde progressivamente peso e deteriora progressivamente fino a morire.La sua vita era trascorsa sostanzialmente in buona salute se si eccettua un certo sovrappeso.Era un buon mangiatore e bevitore e amava fumare.
Si trattava di Johannes Brahms e la causa verosimile del decesso fu un cancro al pancreas.
Ai tempi la diagnosi era ovviamente meno facile da porre con i mezzi a disposizione ed il suo medico curante scrisse: ’dopo attenta valutazione per tre settimane, ho trovato un fegato ingrossato e le vie biliari ostruite’ diagnosi compatibile con una neoplasia del fegato, colecisti o pancreas. Non venne eseguita autopsia ma il tumore pancreatico fu la diagnosi più probabile considerati gli elementi e i mezzi allora a disposizione, in particolare l’abitudine al fumo considerato uno dei principali fattori di rischio noti.
Johannes Brahms era nato ad Amburgo nel 1833 figlio di un pianista e iniziò a esibirsi in pubblico come pianista a 10 anni. La composizione diventò la sua attività principale tuttavia fin da giovane e trascorse il resto della vita a Vienna frequentando abitualmente Robert Schumann e sua moglie Clara, nota pianista.
Se Brahms fosse vissuto ai tempi nostri, alla comparsa dell’ ittero sarebbero probabilmente state eseguite un’ecografia ed una TC addominale confermando la diagnosi ed eventualmente una ecoendoscopia per precisare l’ estensione della malattia ed eventualmente eseguire una biopsia.Sarebbero inoltre state considerate una risonanza magnetica, una colangiografia retrograda endoscopica ed una laparoscopia per identificare eventuali metastasi occulte.In caso di malattia localizzata sarebbe stato sottoposto ad intervento chirurgico di duodenocefalopancreasectomia probabilmente in un centro di riferimento, essendo stato dimostrato che la mortalità è inferiore.
Sarebbe infine stata suggerita una chemioterapia postoperatoria che ha dimostrato migliorare la sopravvivenza.
Purtroppo, anche ai nostri giorni, meno del 20% dei pazienti sono considerati operabili e candidati a resezione con una sopravvivenza di poco superiore rispetto ai tempi di Brahms e non siamo ancora in grado di fare una diagnosi precoce di questa malattia spesso letale.
Quando si ammalò Brahms erano già entrate nella pratica clinica le due fondamentali innovazioni che cambiarono radicalmente la chirurgia: l’ anestesia e l’ asepsi così come la chirurgia resettiva gastrica, la prima resezione pancreatica tuttavia fu eseguita solo nel 1909 da Kausch e codificata da Sir Allan Whipple nel 1940, troppo tardi per lui.
Il suo medico curante non rivelò la diagnosi sospettata all’ illustre paziente , il funerale fu un evento dell’ epoca e venne sepolto a Vienna vicino a Beethoven e Schubert.
Uno dei migliori amici di Brahms era stato Theodor Billroth, noto chirurgo dell’epoca e discreto musicista.
Provenivano entrambi dal nord della Germania ed entrambi si trasferirono a Vienna coltivando una importante amicizia e andando in vacanza insieme in Italia.
Vi era stima reciproca tra i due al punto che Brahms dedico a Billroth due quartetti. Billroth sarebbe sicuramente stato consultato al comparire della malattia di Brahms, ma non fu possibile poiché mori prima, nel 1894 per cause non precisate.