Obesità e cancro colorettale: meglio magri, ma senza chirurgia!
Brutte notizie per gli obesi e gli ex obesi operati nella recente letteratura scientifica. Due recenti lavori apparsi in letteratura affrontano il problema del cancro colorettale in pazienti obesi.
Il primo, pubblicato su Gut ad opera di autori francesi ricorda che tra le diverse patologie associate all’obesità ed al sovrappeso, il cancro colorettale è presente ai primi posti: circa l’11% dei cancro colorettali in Europa sono in qualche modo correlati all’obesità, il rischio è soprattutto significativo negli uomini dove sembra aumentare dal 30 al 70% nei soggetti obesi rispetto ai normopeso mentre l’associazione è meno evidente nelle donne.
L’obesità poi pare essere associata ad una peggiore prognosi nei cancro operati, sia per la comparsa di recidive sia per la mortalità maggiore. Il meccanismo alla base dell’associazione è ancora oggetto di discussione ma probabilmente fattori metabolici ed un’alterata flora batterica intestinale sembrano essere i problemi principali.
Appare quindi evidente come sia consigliabile, per diverse ragioni, ottenere una riduzione del peso in eccesso nei soggetti obesi e sappiamo da tempo che la chirurgia bariatrica, in casi selezionati permette di raggiungere ottimi risultati che si mantengono nel tempo a differenza dei regimi dietetici.
Sorprendentemente tuttavia, quasi contemporaneamente, appare un altro lavoro su Annals of Surgery proveniente dal rinomato Karolinska Institute in Svezia che studia il rapporto tra pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica e cancro colorettale.
Sono stati considerati pazienti sottoposti nell’arco di 30 anni a chirurgia bariatrica e calcolata l’incidenza di cancri colorettali rispetto alla popolazione generale obesa non operata e non dimagrita per un totale di ben 77111 pazienti, 15095 dei quali operati.
La sorprendente conclusione è stata che, in proporzione, i cancri colorettali osservati nei pazienti operati sono stati più numerosi con una significatività statistica!
La chirurgia dell’obesità pare quindi essere associata con un aumentato rischio di sviluppare un cancro colorettale.
Che fare allora?
Meglio restare obesi ed essere ad alto rischio oppure farsi operare, diventare magri ma essere comunque ad alto rischio per il fatto che ci si è fatti operare?
Sembra un dilemma irrisolvibile, l’ovvia conclusione è che sarebbe meglio non diventare obesi oppure ottenere un adeguato calo ponderale senza ricorrere alla chirurgia, sappiamo tuttavia quanto entrambi gli obiettivi siano difficili da raggiungere nei soggetti interessati.
La seconda conclusione è quindi quella, una volta dimagriti grazie alla chirurgia, di sottoporsi a periodiche colonscopie con l’obiettivo di porre almeno diagnosi precoce che è sempre associata ad una miglior prognosi.
Riferimenti bibliografici:
- Bardou M. et al, Gut, 2013, mar, in print
- Derogar M. et al, Ann Surg, 2013, mar, in print